Le voci di qualità (per brevità, VdQ) sono voci che hanno dimostrato di essere di buona qualità, soprattutto in termini di affidabilità dei contenuti, ma che non raggiungono ancora (o è improbabile che possano raggiungere) una qualità pari a quella delle voci in vetrina.
Per essere considerata "di qualità", una voce deve rispettare dei precisi criteri: essere ben scritta, accurata, adeguatamente approfondita, neutrale, stabile e corredata, ove possibile, da immagini o altri file multimediali significativi e dotati di appropriate licenze d'uso.
Oltre a quanto già sottolineato, la caratteristica basilare delle "voci di qualità", al di là di ogni misura in termini di quantità e di kilobyte, è quella di essere perfettamente verificabili, in quanto dotate di fonti di ineccepibile qualità a supporto delle informazioni riportate; ciò significa che anche voci non estremamente lunghe, purché riportino un'informazione corretta ed esauriente, possono ambire al riconoscimento di "voce di qualità". Se, da un lato, le "voci di qualità" non sono esaustive come le voci da vetrina, esse non devono però omettere alcun aspetto rilevante dell'argomento.
Una stella argentata nella parte in alto a destra della voce indica che quella voce è attualmente riconosciuta "di qualità"; un'altra piccola stella argentata nell'elenco degli interlink indica che quella voce è "di qualità" in un'altra lingua (per l'elenco completo, è possibile consultare la pagina Wikipedia:Voci di qualità in altre lingue).
La procedura per far diventare o per rimuovere una voce "di qualità" è, dal maggio 2013, la stessa di quelle segnalate per la vetrina: saranno i singoli partecipanti alla discussione e alla successiva valutazione a stabilire, cercando di raggiungere un ampio consenso, se la voce rispetta i criteri per diventare di qualità o meno. La segnalazione per l'inserimento è attivabile da chiunque sia in possesso dei requisiti di voto sugli utenti, quella per la rimozione da chiunque possieda i requisiti di voto sulle pagine.
Le istruzioni per proporre che ad una voce venga attribuita o tolta la stella d'argento sono in questa pagina.
Attualmente, delle 1 909 582voci di Wikipedia, 545 sono considerate di qualità: ciò significa che lo 0,029%, o in altri termini una voce ogni 3 504, si trova in questa lista. Altre 573 sono in vetrina.
Il diritto canonico della Chiesa cattolica (in latinoius canonicum) è l’insieme di norme giuridiche di diritto positivo o naturale, regolamenti e documenti dottrinali formulati da una legittima autorità ecclesiastica al fine di regolare l'attività della Chiesa cattolica e dei suoi fedeli nonché le sue relazioni con la società esterna. Non va confuso con il diritto ecclesiastico, che è il diritto con cui gli stati regolano i loro rapporti con i credenti e con le varie confessioni religiose, mentre con il termine più ampio di "diritto canonico" si intende il diritto che regola qualsiasi Chiesa cristiana.
Il diritto canonico è un sistema giuridico autonomo e universale, che opera senza limiti territoriali e si adatta alle esigenze storiche, pur mantenendo immutabili i suoi principi divini. Il dibattito sulla sua natura (pubblica, privata o universale) si lega alla sua finalità soprannaturale. La Chiesa, istituzione con carattere divino e umano, ha prerogative di indipendenza e sovranità, giustificando la propria legislazione come necessaria per perseguire la missione affidatale da Cristo. Esso si fonda su norme divine (immutabili e universali) e umane (create dalle autorità ecclesiastiche), integrate in un unico ordinamento. La relazione tra diritto divino e umano è armoniosa, con il primo come fondamento. Inoltre, il diritto canonico bilancia rigorosità ed economia per garantire flessibilità e perseguire la salvezza dell’anima. Tra i più importanti principi su cui il diritto canonico si basa, quello dell'equità (aequitas canonica) risulta fondamentale per adeguare le norme ai casi particolari, attenuando così la rigidità del diritto positivo per perseguire fini superiori, come la salvezza dell'anima. Strumenti come dispensa, dissimulatio, tollerantia ed epicheia garantiscono flessibilità nell'applicazione delle norme senza compromettere giustizia ed uguaglianza. Questi istituti permettono una giustizia temperata da prudenza e misericordia, adattandosi alle esigenze spirituali dei fedeli.
ruota i punti nel piano in senso antiorario di un angolo rispetto all'origine di un sistema di riferimento cartesiano bidimensionale. Per ruotare un punto nel piano con coordinate standard , si deve moltiplicare la matrice per il vettore colonna, ottenendo:
Se e rappresentano le coordinate finali di un vettore, dove è il coseno e è il seno, allora le equazioni precedenti diventano l'identità trigonometrica. Infatti, una matrice di rotazione può essere letta come le formule di addizione trigonometriche in forma di matrice. Un modo per comprenderlo è ipotizzare di avere un vettore con un angolo di 30° rispetto all'asse e ruotarlo di altri 45°. Si ottengono le coordinate del punto finale del vettore a 75°.
Gli esempi riportati si applicato alle rotazioni attive di vettori in senso antiorario in un sistema di coordinate destrorso (con in senso antiorario rispetto a ) mediante pre-moltiplicazione (con la matrice sulla sinistra). Se uno di questi viene modificato (per esempio, ruotando gli assi in luogo dei vettori, si ha una trasformazione passiva), in quel caso si dovrebbe usare l'inversa della matrice di esempio, che coincide con la sua trasposta.
Poiché la moltiplicazione di matrici non ha effetto sul vettore nullo (le coordinate dell'origine), le matrici di rotazione descrivono le rotazioni attorno all'origine, fornendo una descrizione algebrica di tali rotazioni e sono ampiamente utilizzate per calcoli in geometria, fisica e computer grafica. In alcuni testi, il termine rotazione viene generalizzato includendo le rotazioni improprie, con determinante −1 (invece di +1). Questi combinano rotazioni proprie con riflessioni (che invertono l'orientamento). In altri casi, dove le riflessioni vengono trascurate, la dicitura vera e propria può essere omessa. Qui verrà fatta quest'ipotesi.
L'insieme di tutte le matrici ortogonali di dimensione con determinante +1 è una rappresentazione di un gruppo noto come gruppo ortogonale speciale, un esempio è il gruppo di rotazione tridimensionale . L'insieme di tutte le matrici ortogonali di dimensione con determinante +1 o −1 è una rappresentazione del gruppo ortogonale (generale) .
Aderente alla Riforma protestante, sebbene le sue trasposizioni siano state oggetto di critiche già degli autori a lui contemporanei, che le giudicarono troppo letterali, rozze ed imparziali, a Lauro si deve il merito di aver ultimato la traduzione in lingua volgare di numerosi testi sia classici che scientifici. I suoi lavori ebbero una notevole diffusione, non solo tra i letterati veneziani della sua epoca, ma in tutta Italia, tanto che alcune sue traduzioni vengono ancora oggi ristampate in nuove edizioni.
Ictalurus punctatus (Rafinesque, 1818), noto anche come pesce gatto punteggiato, channel, pesce gatto maculato o pesce gatto americano, è una specie di pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia degli Ictaluridi e all'ordine dei Siluriformi. Si tratta di una specie originaria della parte orientale del Nord America che è stata estesamente introdotta in numerosi paesi a clima tropicale o temperato caldo in tutti i continenti abitati, quasi sempre con gravi conseguenze sull'ittiofauna locale. In Europa ha formato popolazioni stabili principalmente nella parte meridionale del continente dove ha mostrato una grave invasività soprattutto in Spagna, Portogallo e Italia. Nell'areale originario ha una grande importanza per la pesca e l'acquacoltura grazie alle carni considerate di ottima qualità.
Gli arabi israeliani (in araboالعرب الإسرائيليين?, al-ʿArab al-Isrāʾīliyyīn; in ebraicoערבים ישראלים?, ʿAravīm Yīśreʾēlīm), chiamati anche arabi del '48, arabi dell'interno o palestinesi israeliani, costituiscono una minoranza di etnia araba in Israele, discendente dagli arabi palestinesi residenti in quello che divenne territorio israeliano e che non presero parte all'esodo palestinese del 1948. Nel gruppo vengono spesso inclusi anche gli arabi palestinesi di Gerusalemme Est e gli arabi siriani delle alture del Golan, i quali detengono lo status di residenti permanenti e il diritto alla cittadinanza israeliana, mentre ne vengono esclusi gli ebrei arabi. Nel 2022 risiedevano in Israele 2 037 000 arabi, costituenti circa il 21% della popolazione.
Sottoposti per anni alla legge marziale, gli arabi vennero poi parzialmente integrati nella vita politica e sociale israeliana, anche se gran parte della comunità risulta svantaggiata dal punto di vista socioeconomico rispetto alla maggioranza degli ebrei israeliani. La minoranza araba in Israele è molto eterogenea: dal punto di vista religioso, è formata in prevalenza da musulmanisunniti, da minoranze cristiane di varie confessioni e da drusi. Gli arabi in Israele vivono perlopiù segregati dagli ebrei, essendo concentrati in propri insediamenti, distribuiti principalmente in Galilea, nel Triangolo e nel Negev; una cospicua minoranza degli arabi vive in varie città miste. Gli arabi dispongono di strutture educative separate e la lingua araba domina in ogni ambito sociale in seno alla comunità.
Gran parte della minoranza araba in Israele si identifica con i palestinesi, anche se tra i drusi il senso di appartenenza allo Stato di Israele è tendenzialmente più forte. Nell'ambito della politica nazionale, gli arabi votano per lo più partiti di identità araba e i clan ricoprono un ruolo fondamentale nell'ambito della politica locale. In virtù della mancata integrazione, ampie tensioni sono scaturite in più occasioni tra la minoranza araba e le autorità israeliane. Gli arabi israeliani di religione musulmana e cristiana non sono soggetti alla coscrizione militare nelle forze di difesa israeliane, al contrario degli uomini drusi.