Domenico Cersosimo

economista e politico italiano

Domenico Cersosimo (Laino Borgo, 1º gennaio 1952) è un economista e politico italiano, vicepresidente della Giunta Regionale della Calabria dal 2008 al 2010.

Domenico Cersosimo

Vicepresidente della
Regione Calabria
Durata mandato28 aprile 2009 –
29 marzo 2010
PresidenteAgazio Loiero
PredecessoreNicola Adamo
SuccessoreAntonella Stasi

Dati generali
Partito politicoIndipendente del PD

Biografia modifica

Laureato in Scienze economiche e sociali nel 1978, è stato ricercatore in Politica economica presso la facoltà di Economia dell'Università della Calabria; successivamente professore associato di Economia applicata (2001-2007) presso la medesima facoltà, dal gennaio 2007 è professore straordinario (prima fascia) di Economia applicata presso la facoltà di Scienze Politiche dell'ateneo calabrese, co-progettista del master in Manager delle politiche di sviluppo e coesione, qualificatosi in una graduatoria promossa nell'ambito di un progetto del Formez e della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Membro del direttivo dell'Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali, è stato coinvolto nell'azione politica dalla Giunta Regionale di centrosinistra che dal 2005 è alla guida della Calabria, dal presidente Agazio Loiero che il 30 novembre 2007 gli attribuisce le deleghe alla Cultura, Istruzione, Università e Ricerca Scientifica. Il 22 gennaio 2008[1] viene nominato vicepresidente della Giunta Regionale.

Attività nella Giunta Regionale modifica

Tra le principali iniziative promosse e realizzate da Domenico Cersosimo durante la sua attività nella Giunta Regionale Calabrese si possono ricordare:

Impegno politico modifica

Alla fine del 2009 è fondatore, insieme a Silvio Greco[2], del movimento Slega la Calabria.

Note modifica

  1. ^ Loiero nomina Cersosimo vicepresidente. Spaziante alla Sanità[collegamento interrotto], ildomanionline.it
  2. ^ Regione Calabria - Silvestro Greco, su regione.calabria.it. URL consultato il 30 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN69155117 · ISNI (EN0000 0000 8149 1577 · SBN CFIV090905 · LCCN (ENn97101236 · GND (DE139550232 · BNF (FRcb144727902 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n97101236