Eitel Federico di Prussia

soldato tedesco

Eitel Federico di Prussia (nome completo Wilhelm Eitel-Friedrich Christian Karl Prinz von Preußen[1]; Potsdam, 7 luglio 1883Potsdam, 8 dicembre 1942) membro della famiglia degli Hohenzollern, fu principe di Prussia[1].

Eitel Friedrich
Principe di Prussia
Stemma
Stemma
Nome completoin tedesco: Wilhelm Eitel-Friedrich Christian Karl
NascitaPalazzo di Marmo, Potsdam, 7 luglio 1883
MortePotsdam, 8 dicembre 1942
PadreGuglielmo II, Imperatore di Germania
MadreAugusta Vittoria di Schleswig-Holstein
ConsorteDuchessa Sofia Carlotta di Oldenburg

Famiglia d'origineModifica

Suo padre era l'imperatore Guglielmo II di Germania[1], figlio di Federico III di Germania e di Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, nata principessa reale del Regno Unito; sua madre era l'imperatrice Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg[1], figlia del principe Federico VIII di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg e della principessa Adelaide di Hohenlohe-Langenburg.

MatrimonioModifica

Il 27 febbraio 1907[1] Eitel Federico sposò la duchessa Sofia Carlotta di Oldenburg, figlia del granduca Federico Augusto II di Oldenburg e della principessa Elisabetta Anna di Prussia (1857−1895).

La coppia non ebbe figli e divorziò il 20 ottobre 1926[1].

OnorificenzeModifica

Onorificenze prussianeModifica

  Gran Maestro dell'Ordine di San Giovanni del baliaggio di Brandeburgo
  Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Rossa
  Cavaliere dell'Ordine della Corona (Prussia)
  Gran Commendatore dell'Ordine di Hohenzollern
  Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite
  Cavaliere della Croce di Ferro

Onorificenze straniereModifica

  Cavaliere dell'Ordine dell'Elefante (Danimarca)
— 19 novembre 1906
  Cavaliere dell’Ordine Imperiale del Doppio Dragone
  Cavaliere dell’Ordine della Corona wendica
  Cavaliere dell’Ordine del Leone dei Paesi Bassi
  Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine reale norvegese di Sant'Olav
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale di Santo Stefano d'Ungheria
  Cavaliere dell'Ordine del Leone e del sole
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Torre e della spada
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Romania)
  Cavaliere dell'Ordine della corona fiorata
  Cavaliere dell'Ordine della Casata reale di Chakri
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Thailandia)
  Cavaliere dell'Ordine di Osmanie
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona del Württemberg
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Sant'Enrico
  Cavaliere dell’Ordine supremo della Santissima Annunziata
  Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine reale vittoriano
  Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
— 1º dicembre 1904

AscendenzaModifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo I di Germania Federico Guglielmo III di Prussia  
 
Luisa di Meclemburgo-Strelitz  
Federico III di Germania  
Augusta di Sassonia-Weimar-Eisenach Carlo Federico di Sassonia-Weimar-Eisenach  
 
Marija Pavlovna di Russia  
Guglielmo II di Germania  
Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha  
 
Luisa di Sassonia-Gotha-Altenburg  
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha  
Vittoria del Regno Unito Edoardo Augusto di Hannover  
 
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
Eitel Federico di Prussia  
Cristiano di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg Federico Cristiano II di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
 
Luisa Augusta di Danimarca  
Federico VIII di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
Luisa Sofia di Danneskiold-Samsøe Cristiano Corrado di Danneskiold-Samsøe  
 
Giovanna Kaas di Mur  
Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg  
Ernesto I di Hohenlohe-Langenburg Carlo Ludovico I di Hohenlohe-Langenburg  
 
Amalia Enrichetta di Solms-Baruth  
Adelaide di Hohenlohe-Langenburg  
Feodora di Leiningen Emilio Carlo di Leiningen  
 
Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld  
 

NoteModifica

  1. ^ a b c d e f Darryl Lundy, Genealogia del principe Eitel Federico di Prussia, su thepeerage.com, thePeerage.com, 21 marzo 2007. URL consultato il 2 giugno 2010.

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Collegamenti esterniModifica

Controllo di autoritàVIAF (EN37728981 · ISNI (EN0000 0000 1386 2882 · GND (DE119540789 · BNF (FRcb149760992 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-37728981