Elia I di Périgord
Elia I de la Marche, Helie in francese (prima metà del X secolo – Villebois, 975), fu Conte di Périgord dal 974 circa alla sua morte; fu il capostipite del casato di La Marche nella contea di Périgord.
Elia I | |
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Conte di Périgord | |
In carica | 974 circa - 975 circa |
Predecessore | Bosone I de La Marche[1] |
Successore | Adalberto I |
Nascita | prima metà del X secolo |
Morte | Villebois, 975 |
Dinastia | La Marche |
Padre | Bosone I de La Marche |
Madre | Emma di Périgord |
Origine
modificaSecondo il Miracula Sancti Benedicti Elia era figlio primogenito del conte di conte di Marche, Bosone I il Vecchio[2] e della moglie (come ci riferisce la Cronaca di Ademaro di Chabannes'[3]) Emma di Périgord, figlia (nel testo è definita erroneamente sorella) di Bernardo I, conte di Angoulême e di Périgord (come ci riferisce la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, al capitolo XVIII[4]) e della prima moglie Berta.
Secondo il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou Bosone era figlio del conte di Charroux, Sulpicio[5] mentre della madre non si conoscono né il nome né gli ascendenti (secondo lo storico francese, specializzato nella genealogia dei personaggi dell'Antichità e dell'Alto Medioevo, Christian Settipani poteva essere una figlia del Visconte di Limoges, Adalberto e di sua moglie Deda[6]).
Biografia
modificaDi Elia si hanno scarse notizie: secondo la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Elia (viene citato assieme al fratello Adalberto) succedette alla zio (fratellastro di sua madre, Emma) Rainulfo di Périgord, conte di Angoulême e di Périgord[7]; nel paragrafo 25 della Cronaca di Ademaro di Chabannes' Elia viene citato come conte di Perigord (Helias Petragoricensi comite)[8].
Suo padre Bosone, conte de La Marche, dal 955 circa (in un documento, datato 958, del Bulletin de la Société archéologique et historique du Limousin, Bosone viene citato come Bosonis marchionis[9]) secondo il paragrafo XVI del Miracula Sancti Benedicti spinse Elia ad attaccare il visconte Geraldo di Limoges[10], e dopo aver ottenuto con doni e con preghiere l'approvazione del suo signore, il conte di Poitiers e duca d'Aquitania, Guglielmo Braccio di Ferro o Fortebraccio, lo mise sotto assedio nel castello di Brousse (Creuse)[2]; in soccorso di Geraldo accorse il figlio Guido, che riuscì a sconfiggere e mettere in fuga gli assedianti[11]; secondo Ademaro di Chabannes, Elia aveva catturato ed accecato Ebulo, trentanovesimo successore di Marziale di Limoges nella Diocesi di Limoges[8], per cui aveva dovuto combattere contro Geraldo e suo figlio Guido, e dopo averli, in un primo tempo, sconfitti, fu poi battuto e catturato assieme a suo fratello Adalberto[8] ed imprigionati a Montignac[8], e con l'approvazione di Guglielmo Braccio di Ferro o Fortebraccio, Elia avrebbe dovuto essere accecato[8]; Elia riuscì a fuggire dalla prigionia e decise di fare un pellegrinaggio a Roma[8]; ma poco dopo trovò la morte a Villebois, sulla via di Roma[8]; la morte di Elia, nel 975, a Villebois, viene ricordata anche dagli Ademari Historiarum liber III[12], che ricordano anche che il fratello di Elia, Gausberto] ( † prima del 997, in quella data un altro fratello, Bosone II, garantì dei privilegi all'abbazia di Uzerche, anche in suffragio della sua anima[13]), fu fatto accecare dal conte di Poitiers e duca d'Aquitania, Guglielmo Braccio di Ferro o Fortebraccio, al posto di Elia[12]. Dato che Elia non aveva eredi, gli succedette nel Perigord il fratello secondogenito Adalberto[7].
Discendenza
modificaDi Elia non si conosce alcuna discendenza[14].
Note
modifica- ^ per diritto di matrimonio
- ^ a b (LA) Miracula Sancti Benedicti, par. XVI, pag 119
- ^ (LA) Chronique / Ademar de Chabannes, par. 34, pag 156
- ^ (LA) Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Cap. XVIII. De morte Willelmi.
- ^ (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, anno MXLVII, pag 396
- ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Conti de La Marche - BOSON I "le Vieux"
- ^ a b (LA) Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Cap. XIX. De successione Focaudi Episcopi.
- ^ a b c d e f g (LA) Chronique / Ademar de Chabannes, par. 25, pag 147
- ^ (LA) Bulletin de la Société archéologique et historique du Limousin, doc. VIII, pagg 25 - 27
- ^ (LA) Miracula Sancti Benedicti, par. XVI, pagg 118 e 119
- ^ (LA) Miracula Sancti Benedicti, par. XVI, pagg 119 e 120
- ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IV, Ademari Historiarum liber III, par. 28, pag 128 Archiviato il 14 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye d'Uzerche (Corrèze), doc. 46, pag 78
- ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Conti de La Marche - HELIE I
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou.
- (LA) Chronique / Ademar de Chabannes.
- (LA) Bulletin de la Société archéologique et historique du Limousin.
- (LA) Historia Pontificum et Comitum Engolismensium.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IV.
- (LA) Miracula Sancti Benedicti.
- (LA) Cartulaire de l'abbaye d'Uzerche (Corrèze).
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Conti de La Marche - HELIE I, su fmg.ac. URL consultato il 16 marzo 2016.