Ezio De Marchi

militare italiano

«Saluta tutti i commilitoni: Arrivederci a Trieste oppure all'Altro Mondo. Viva Trieste Italiana!»

Ezio De Marchi (Servola, 1º febbraio 1895Conca Meglenci, 9 maggio 1917) è stato un militare italiano, esponente dell'irredentismo italiano, che con Gaspardis e Bergamas, fu uno dei Tre Maestri triestini morti per l'Italia nel primo conflitto mondiale.

Ezio De Marchi
NascitaServola, 1º febbraio 1895
MorteConca Meglenci, 9 maggio 1917
Cause della morteCaduto in combattimento
Luogo di sepolturaCimitero di Sant'Anna (Trieste)
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
CorpoFanteria
Reparto61º Reggimento fanteria
Brigata "Sicilia"
Anni di servizio1915 - 1917
GradoSottotenente
GuerrePrima guerra mondiale
CampagneFronte italiano
Campagna di Albania
Decorazionivedi qui
fonti:[1]
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Biografia modifica

 
Insieme al reggimento

Figlio di Giovanni De Marchi e Maria Srebernik, nato nel rione di Servola il primo febbraio 1895, ebbe una giovinezza dedicata agli studi e all'alpinismo. Insegnante a Trieste e poi nel ricreatorio di Cittavecchia, De Marchi si imbarcò clandestinamente per Venezia nel '15 e si arruolò volontario il 24 maggio 1915.

Nel luglio 1915 fu ferito una prima volta ad una gamba da un proiettile esplosivo andando all'assalto delle trincee austriache sulle falde di ponente del Podgora davanti a Gorizia. La ferita lo immobilizzò per un anno ma ottenne finalmente di ritornare al fronte, col grado di sottotenente, nel 61º reggimento fanteria, in partenza per la Macedonia.[1]

Morì a Conca Meglenci nei pressi di Monastìr il 9 maggio 1917, sulla famosa "Quota 1050", nell'attacco comandato dal generale Carlo Petitti di Roreto, lanciandosi fuori dalla trincea. Le sue spoglie furono successivamente traslate nel cimitero di S. Anna a Trieste.[2]

Onorificenze modifica

— Conca Meglenci, 9 maggio 1917

Monumenti e dediche modifica

  • Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale Cimitero di Trieste.
  • Ad Ezio De Marchi è stata dedicata la scuola elementare di Servola e la via adiacente.[3]

Note modifica

  1. ^ a b Biografia Ezio De Marchi [collegamento interrotto], su biblioteche.comune.trieste.it. URL consultato l'11 aprile 2018.
  2. ^ I cimiteri di S. Anna e di Servola, su irsml.eu. URL consultato l'11 aprile 2018.
  3. ^ Scuola Elementare Ezio De Marchi di Servola, su digilander.libero.it. URL consultato l'11 aprile 2018.