Fabio Bargagli Petrucci
Fabio Bargagli Petrucci (Siena, 13 febbraio 1875 – Roma, 2 maggio 1939) è stato uno storico e politico italiano.
Fabio Bargagli Petrucci | |
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Sindaco di Siena | |
Durata mandato | 1923 |
Predecessore | Angelo Rosini |
Successore | Vittorio Martini |
Podestà di Siena | |
Durata mandato | 1926 – 1936 |
Predecessore | Vittorio Martini |
Successore | Mario Tadini Buoninsegni |
Dati generali | |
Partito politico | Destra storica/Associazione Amici de "Il Regno" (1896-1911) Associazione Nazionalista Italiana (1911-1923) Partito Nazionale Fascista (1923-1939) |
Biografia
modificaFabio Bargagli Petrucci era figlio del conte Pandolfo e di Elena Pannilini Forteguerri. Si laureò in Legge all'Università di Siena, il 5 luglio 1896, con una tesi sul canonista Federico Petrucci, suo avo. Nel 1902 sposò Luisa Vivarelli Colonna, da cui ebbe tre figli: Guido (1903-1989), Mario (1906-1923) e Franco (1908-1942) che morì sul fronte russo.
Aderì al Nazionalismo e sostenne la rivista di Enrico Corradini "Il Regno". Manifestò fin da giovane la sua vocazione per la storia e per l'arte. Nel 1903 fondò la "Società senese degli amici dei monumenti", della quale fu presidente, e nel 1904 promosse la mostra "Antica arte senese". Con Pier Ludovico Occhini fondò nel 1908 la rivista "Vita d'Arte", (pubblicata anche in inglese), che diede impulso al restauro e alla conservazione di testimonianze artistiche italiane, Collaborò al "Bullettino senese di storia patria" e alla "Rassegna d'arte senese".
Fu insegnante di Storia dell'arte e soprintendente dell'Istituto di Belle Arti di Roma. Si appassionava a problematiche relative alla tutela e alla conservazione dell'antico patrimonio artistico italiano; ma era anche attento al nuovo proliferare delle arti decorative. Fabio Bargagli Petrucci durante la prima guerra mondiale si arruolò volontario nei Lancieri di Novara, passò nel reggimento di cavalleria di Montebello, insieme ad Occhini, poi tra i bombardieri, con il grado di capitano. Fu decorato con due croci di guerra.
Eletto sindaco di Siena nel 1923, dal 1926 al 1936 ricoprì la carica di podestà, dimettendosi poi per motivi legati alla gestione del Monte dei Paschi di Siena. Promosse in questo periodo il restauro e al riordinamento del Museo Civico (Siena). Nel 1929 fondò l'Istituto Comunale di Arte e Storia (ora Accademia Senese per le Arti e le Lettere). Ha donato una collezione archeologica al Museo Civico di Siena.[1]
Opere
modificaLIbri
- "Le fonti di Siena e i loro acquedotti, note storiche dalle origini fino al MDLV", 2 volumi, Firenze, 1906
- "Montepulciano, Chiusi e la Val di Chiana senese", Bergamo, 1907
- "Pienza, Montalcino e la Val d'Orcia senese", Bergamo, 1911
- "Storia delle arti decorative e applicate", Bologna, 1936
- "Bombardieri. Dal Carso a Vittorio Veneto", Milano, 1939
Articoli
- Fabio Bargagli Petrucci, Francesco di Giorgio Martini operaio dei bottini di Siena, in Bullettino senese di storia patria, IX, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1902, pp. 227-236, SBN IT\ICCU\RML\0030217.
- Fabio Bargagli Petrucci, Arte e burocrazia, in Il Regno: rivista settimanale politica, artistica, letteraria, II, 19-21, 24, 29, Firenze, Tip. della Biblioteca di cultura sociale, 1904, SBN IT\ICCU\CFI\0332719.
- Fabio Bargagli Petrucci, La nuova legislazione artistica. Quel che ne pensa l'Italia, in Il Regno: rivista settimanale politica, artistica, letteraria, II, n. 45-47, Firenze, Tip. della Biblioteca di cultura sociale, 1904, SBN IT\ICCU\CFI\0332719.
- Fabio Bargagli Petrucci, Siena ai tempi di Dante, in Bullettino senese di storia patria, XXI, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1914, pp. 361-387, SBN IT\ICCU\RML\0030217.
Archivio
modificaIl "Fondo Bargagli Petrucci Fabio" è di proprietà della famiglia, ma sono in corso procedure per la donazione all'Archivio di Stato di Siena. Si presenta secondo l'ordinamento dato da Fabio Bargagli Petrucci e dai suoi eredi, ed è privo di lacune o perdite. Contiene documenti dal 1890 al 1939 e corrispondenze con personalità, fra cui Pier Ludovico Occhini, Enrico Corradini, Giuseppe Prezzolini, Giovanni Papini, Nazareno Mezzetti, Alfredo Bruchi. Inoltre, contiene appunti autografi, diari, agende e taccuini, testi di lezioni e conferenze. Sono comprese carte amministrative, di politica e di economica, relative all'attività pubblica di Fabio Bargagli Petrucci e alla gestione di beni di famiglia. Inoltre, stampe, foto e dipinti e riviste.
I libri della sua biblioteca sono alla Biblioteca comunale degli Intronati (archivio XX.53), insieme a suoi manoscritti.[2]
Note
modifica- ^ Per le note biografiche vedi: Fabio Bargagli Petrucci, su SIUSA Sistema informativo degli archivi di Stato. URL consultato il 17 marzo 2018.
- ^ Fondo Fabio Bargagli Petrucci, su SIUSA Sistema informativo degli archivi di Stato. URL consultato il 20 marzo 2018.
Bibliografia
modifica- Marco Falorni, Arte cultura e politica a Siena nel primo Novecento: Fabio Bargagli Petrucci (1875-1939), Monteriggioni, Il leccio, 2000, SBN IT\ICCU\CFI\0492982.
- Saverio Battente, Il nazionalismo senese tra conservazione e modernità. Alfredo Rocco e Siena: un mancato incontro, in L'occhio dell'archeologo: Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo '900, Cinisello Balsamo, Silvana, 2009, pp. 404-459, SBN IT\ICCU\RMS\2174296. A cura di Marcello Barbanera. Catalogo della mostra (Siena, 4 aprile-5 luglio 2009).
- Aspetti dell'arte e della cultura a Siena tra Otto e Novecento, in L'occhio dell'archeologo: Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo '900, Cinisello Balsamo, Silvana, 2009, pp. 47-51, SBN IT\ICCU\RMS\2174296. A cura di Marcello Barbanera. Catalogo della mostra (Siena, 4 aprile-5 luglio 2009).
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fabio Bargagli Petrucci
Collegamenti esterni
modifica- Fabio Bargagli Petrucci, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 92441789 · ISNI (EN) 0000 0000 8165 0005 · SBN RAVV024771 · LCCN (EN) nr94018676 · BNF (FR) cb144214245 (data) |
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