Il facciatismo[1] è una pratica architettonica di costruzione nella quale la facciata di un edificio è costruita separatamente dal resto della costruzione. Più spesso si tratta della conservazione della sola facciata nella costruzione di un nuovo edificio addossato alla struttura prospettica.

Un primo esempio di facciatismo. L'antico edificio del commercio dell'University of Melbourne ha una facciata, ricollocata, di una banca di Collins Street, a Melbourne, che venne anteposta ad un "nuovo" edificio negli anni 1930.
Conservazione di una facciata del XIX secolo, Noordereiland, Rotterdam
Facciatismo al contrario: nuova costruzione con una facciata antica nascosta da una parete in calcestruzzo, nel progetto Dom-Römer a Francoforte sul Meno.

Storia modifica

Ci sono ragioni estetiche e storiche per la conservazione delle facciate di edifici. Il facciatismo può essere la risposta agli interni di un edificio divenuto inutilizzabile, ad esempio danneggiato dal fuoco. Nelle zone in via di sviluppo, tuttavia, la pratica viene a volte utilizzata da promotori immobiliari che cercano di riqualificare un sito come compromesso ai "conservazionisti" che desiderano conservare edifici di interesse storico o estetico. Esso può essere considerato come un compromesso tra conservazione storica e demolizione.

A volte c'è una linea netta tra aggiornamento, riuso, ricostruzione e facciatismo. A volte si notano edifici ristrutturati a tal punto che presentano soltanto il guscio esterno e vengono utilizzati per scopi diversi da quello a cui erano inizialmente destinati. Mentre questo è equivalente al facciatismo, la differenza è tipicamente quella di conservare il tetto e/o le strutture del pavimento, mantenendo un legame credibile alla costruzione originale. Al contrario, il facciatismo comporta, in genere, il solo mantenimento di una o due pareti che affacciano sulla strada, per pura estetica e a scopo decorativo.[2] Il facciatismo è una pratica dell'architettura postmoderna e raggiunse il suo picco nella seconda metà del XX secolo. La tecnica dà l'illusione di integrità dell'edificio originale separando visivamente il vecchio dal nuovo, contribuendo a mitigare gli effetti farseschi, come i pavimenti e le finestre non in fila o uno scontro drammatico di stili.

I critici etichettano la pratica come "farsa architettonica", sostenendo che a volte l'operazione si traduce nel fatto che una parte dell'edificio diventa una "follia".

Distribuzione e controllo delle misure modifica

Nonostante sia molto controverso e denunciato da molti conservazionisti come atto di vandalismo, il facciatismo viene utilizzato quando la domanda di nuovo sviluppo è schiacciante nella comunità che desidera la conservazione. Esso appare spesso nelle città in cui vi è una forte pressione per un nuovo sviluppo.

Mentre la pratica controversa del facciatismo è incoraggiata dai governi in alcune città (ad esempio Toronto, Sydney e Brisbane), è attivamente scoraggiata in altri (come Parigi e Melbourne).

Regolamenti internazionali modifica

La pratica di facciatismo è in conflitto con le regole internazionali dell'ICOMOS. La Carta di Venezia, all'articolo 7, stabilisce che: Un monumento è inseparabile dalla storia della quale è testimone e dal contesto in cui si trova. Lo spostamento di tutto o parte di un monumento non può essere permesso a meno che la salvaguardia di quel monumento lo richiede, o quando è giustificato da interesse nazionale o internazionale di fondamentale importanza.

Per nazione modifica

Australia modifica

In Australia, il Burra Charter contiene alcune regole che si occupano di facciatismo.

Melbourne modifica

Nel rapido sviluppo della città di Melbourne, il facciatismo si è sviluppato dai primi anni 1930. L'antico edificio del commercio dell'University of Melbourne è un eminente esempio di un edificio che è stato "trasferito" e anteposto ad una costruzione più recente.

L'edificio Olderfleet in Collins Street, Melbourne, venne conservato fino a 10 metri con una nuova torre sul retro
Un intero blocco di edifici di era vittoriana a Brisbane, conservati nella costruzione del Myer Centre

Con l'introduzione dei controlli sul patrimonio immobiliare, nel tardo XX secolo, diversi edifici di grandi dimensioni sono stati completamente "scorticati". Questi includono gli edifici T&G su Collins Street e l'Hotel Savoy in Spencer Street.

Brisbane modifica

A Brisbane, il facciatismo è incoraggiato dal Brisbane City Council. Un esempio è il Myer Centre che presenta un ampio facciatismo in diversi edifici, tra cui l'Hotel Carlton (1885), il New York Hotel (1860) e la Newspaper House. Altri edifici includono il progetto definitivo della facciata del Queensland Country Life Building (1888).

Canada modifica

In Canada, tutte le giurisdizioni a livello federale, provinciale, territoriale e comunale hanno adottato le Norme e linee guida per la conservazione dei luoghi storici in Canada, che non consiglia, anche se non in modo esplicito, il facciatismo come buona pratica di conservazione. In generale, i progetti che si sono avvicinati al facciatismo sono considerati aver perso la loro integrità e il loro valore.

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Paul Spencer Byard, The Architecture of Additions: Design and Regulation, W.W. Norton & Company, 1º gennaio 1998, pp. 105–, ISBN 978-0-393-73021-0.
  2. ^ Jonathan Richards, Facadism, Routledge, 12 novembre 2012, pp. 7–, ISBN 978-1-134-88952-5.

Bibliografia modifica

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