Filippo Coarelli
Filippo Coarelli (Roma, 9 giugno 1936) è un archeologo italiano, già docente di Storia romana e di Antichità greche e romane all'Università di Perugia. È stato allievo di Ranuccio Bianchi Bandinelli.
Biografia modifica
Dopo aver inizialmente frequentato la facoltà di giurisprudenza, si dedica all'archeologia.
Ancora studente partecipa ad operazione di scavo presso le mura di Alatri, a Monteleone Sabino e a Begram in Afghanistan. Si è occupato di topografia antica di Roma e dell'Italia antica, utilizzando sia le fonti antiche che i dati archeologici ed utilizzando anche altre metodologie, come quelle dell'antropologia culturale, allo scopo di ricostruire i diversi aspetti del passato.
Si laurea in archeologia nel 1961, all'università di Roma con Ranuccio Bianchi Bandinelli e poco dopo diviene suo assistente.
È stato redattore, dalla sua fondazione (1967), della rivista Dialoghi di Archeologia, creata e diretta da Bianchi Bandinelli.
Tra il 1968 e il 1973 è stato ispettore archeologo presso la Ripartizione Antichità e Belle Arti del comune di Roma e, in seguito, assistente presso l'università di Siena e poi presso l'università di Perugia.
Dal 1978 dirige gli scavi della colonia latina di Fregellae, presso Isoletta d'Arce (Frosinone). Dal 2003 è direttore scientifico degli scavi al Santuario di Diana a Nemi, in collaborazione con Giuseppina Ghini della Soprintendenza ai Beni Archeologici del Lazio. Dal 2006 è direttore scientifico degli scavi di Villa San Silvestro di Cascia (PG).
Dal 1980 al 2008 è stato professore ordinario di "Storia Romana", ha insegnato "Antichità greche e romane", "Antichità romane" e "Religioni del Mondo Classico" presso il Corso di Laurea in scienze dei Beni Archeologici e Antropologici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Perugia.
Nel 1983 ha condotto per la Rai, il ciclo dedicato all'era antica di "La straordinaria storia dell'Italia".
Nel 2003 è stato insignito dal Presidente della Repubblica Italiana (Carlo Azeglio Ciampi) della Medaglia d'oro ai Benemeriti della cultura e dell'arte.
È membro dell’Academia Europaea, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Académie des Inscriptions et de Belles Lettres, della British Academy, della Société des Antiquaires de France, dell’Istituto di Studi Etruschi.
Attualmente è professore emerito dell'Università degli Studi di Perugia.
Onorificenze modifica
Opere principali modifica
- Guida archeologica di Pompei (1976).
- Fregellae (1981).
- (curatore) Dictionnaire méthodique de l'architecture grecque et romaine (1985).
- Il foro romano, 2 volumi, Roma 1986, ed. Quasar
- I santuari del Lazio in età repubblicana (1987).
- Il foro boario: dalle origini alla fine della repubblica, Roma 1988, ed Quasar.
- Numerosi contributi a Lexicon Topographicum Urbis Romae, E. M. Steinby, ed. (Quasar).
- Da Pergamo a Roma: i Galati nella città degli Attalidi (1995).
- Il Campo Marzio: dalle origini alla fine della Repubblica (1997).
- Fregellae. 1. La storia, la città, il territorio (1998).
- La Colonna Traiana, Roma 1999, ed. Colombo.
- The Colosseum (2001). ISBN 88-86359-34-9
- La Colonna di Marco Aurelio, Roma 2008, ed.Colombo. ISBN 978-88-86359-97-9
- Storia dell'arte romana. Le origini di Roma, Milano, ed. Jaca Book. ISBN 978-88-16-60448-3
- Palatium. Il Palatino dalle origini all'impero, Roma 2012, ed Quasar. ISBN 978-88-7140-478-3
Collegamenti esterni modifica
- Coarèlli, Filìppo, su sapere.it, De Agostini.
- (FR) Filippo Coarelli, su aibl.fr, Académie des inscriptions et belles-lettres.
- Opere di Filippo Coarelli, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (FR) Pubblicazioni di Filippo Coarelli, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- Intervista biografica a Coarelli sul sito dell'AIAC, su aiac.org. URL consultato il 31 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).
- Curriculum sul sito dell'università di Perugia, su www-b.unipg.it (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2006).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 108823968 · ISNI (EN) 0000 0001 2147 1379 · SBN CFIV016663 · BAV 495/74576 · LCCN (EN) n81003565 · GND (DE) 133667588 · BNE (ES) XX1070596 (data) · BNF (FR) cb118971204 (data) · J9U (EN, HE) 987007303989405171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81003565 |
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