Frankie Adams

Frankie Adams (Savai'i, 3 gennaio 1994) è un'attrice neozelandese di origine samoana, nota principalmente per il ruolo di Roberta "Bobbie" Draper nella serie TV The Expanse.

Biografia

Frankie Adams nasce nell'isola di Savai'i nelle Samoa ed è la più grande di tre sorelle.^[1]

Carriera

Il primo ruolo di Frankie Adams, all'età di 16 anni, è stato quello di Ula Levi nella soap opera Shortland Street. Ha avuto ruoli anche nella serie televisiva Wentworth e nel film One Thousand Ropes.^[2]

Nel 2016 ottiene il ruolo di Roberta "Bobbie" Draper nel cast principale della serie The Expanse, a partire dalla seconda stagione.^[3]^[4]^[5]

Filmografia

Cinema

One Thousand Ropes, regia di Tusi Tamanese (2017)
Macchine mortali (Mortal Engines), regia di Christian Rivers (2018)
Chi segna vince (Next Goal Wins), regia di Taika Waititi (2023)

Televisione

Shortland Street – serie TV, 278 episodi (2010-2015)
Wentworth – serie TV, 2 episodi (2016)
The Expanse – serie TV, 43 episodi (2017-2022)
Ascolta i fiori dimenticati (The Lost Flowers of Alice Hart), regia di Glendyn Ivin – miniserie TV (2023)

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Frankie Adams è stata doppiata da:

Paola Majano in The Expanse
Valentina Stredini in Ascolta i fiori dimenticati

Note

^ (EN) Kelly Bertrand, Shortland Street star's family sacrifice, su Now To Love, 7 marzo 2012. URL consultato il 6 gennaio 2021.
^ (EN) Kiwi actor Frankie Adams cast in US space drama, su Radio New Zealand, 15 aprile 2016. URL consultato il 6 gennaio 2021.
^ (EN) Cher Martinetti, Exclusive: The Expanse's Ty Franck & Daniel Abraham reveal a major cast addition for Season 2, su Blastr, 14 aprile 2016. URL consultato il 6 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2017).
^ (EN) Denise Petski, The Expanse casts Frankie Adams as Bobbie Draper, su Deadline Hollywood, 14 aprile 2016. URL consultato il 6 gennaio 2021.
^ (EN) Liz Shannon Miller, The Expanse Season 3 Review: Syfy’s Bold Space Drama Still Refuses to Pull Its Punches, su IndieWire, 11 aprile 2018. URL consultato il 6 gennaio 2021.