Gaia Aprea

attrice italiana

Gaia Aprea (Roma, 24 maggio 1972[1]) è un'attrice italiana.

Biografia modifica

Figlia di Bruno Aprea, pianista e direttore d’orchestra, si è iscritta all’Accademia nazionale d'arte drammatica, docente il regista Mario Ferrero, dove si è diplomata nel 1994. Dopo alcuni anni di importanti scritture (Glauco Mauri, Luca Ronconi, Theodoros Terzopoulos), nel 2000 ha iniziato a collaborare con il Teatro Stabile del Veneto, prevalentemente con il regista Luca De Fusco[2].

Nel 2004, poco più che trentenne, ha ricevuto il Premio E.T.I. Gli Olimpici del Teatro come Miglior attrice emergente[3]. Nel 2005, per la prima volta ha interpretato il monologo in versi Giovanna d'Arco di Maria Luisa Spaziani, che sarà ripreso più volte nel corso degli anni confermandola come attrice di talento: «Una grazia leggera eppure consapevole e matura che, unita a un talento poliedrico diviso tra recitazione e bel canto, fa di Gaia Aprea una delle giovani interpreti più interessanti e duttili della nostra scena.»[4].

Nel 2000 lo spettacolo Peines de cœur d'une chatte francaise regia di Alfredo Arias, di cui è stata protagonista, ha vinto il premio Moliere a Parigi come miglior spettacolo musicale.

Nel 2011 ha iniziato la collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli partecipando alla realizzazione de L'opera da tre soldi con Massimo Ranieri e Lina Sastri[5].

Nel 2018 è arrivato per lei un altro importante riconoscimento: il Premio Le Maschere del Teatro italiano come Miglior attrice protagonista per Sei personaggi in cerca d'autore[6].

Vita privata modifica

È stata sposata con l'attore e regista Massimo Popolizio. Si sono separati nel 2021.

Teatro modifica

Televisione modifica

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ (FR) Jean Louis Perrier, Gaia Aprea, Minette Romaine, su Le Monde, 9 dicembre 1999.
  2. ^ Gaia Aprea teatrostabileveneto.it
  3. ^ Consegnato 'Gli Olimpici del Teatro - Eti - Premio ETI teatro.it, 4 ottobre 2004
  4. ^ Laura Novelli, Gaia Aprea ci guida dentro la vita e l'anima di Giovanna d'Arco, su il Giornale, 6 settembre 2005.
  5. ^ Emanuela Ferrauto, L'opera da tre soldi, su dramma.it.
  6. ^ Simona Buonaura, Premio "Le Maschere del Teatro Italiano 2018", ecco i vincitori, su sipario.it, 10 settembre 2018.

Collegamenti esterni modifica