George Marshall
George Catlett Marshall (Uniontown, 31 dicembre 1880 – Washington, 16 ottobre 1959) è stato un generale e politico statunitense.
George Catlett Marshall | |
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3º Segretario della Difesa degli Stati Uniti | |
Durata mandato | 21 settembre 1950 – 12 settembre 1951 |
Presidente | Harry Truman |
Predecessore | Louis A. Johnson |
Successore | Robert A. Lovett |
50º Segretario di Stato degli Stati Uniti | |
Durata mandato | 21 gennaio 1947 – 20 gennaio 1949 |
Presidente | Harry Truman |
Predecessore | James Francis Byrnes |
Successore | Dean Gooderham Acheson |
Dati generali | |
Partito politico | Indipendente |
Università | Virginia Military Institute e United States Army Command and General Staff College |
Professione | Generale delle Forze Armate statunitensi |
Firma | ![]() |
George Catlett Marshall | |
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Nascita | Uniontown (Pennsylvania), 31 dicembre 1880 |
Morte | Washington, 16 ottobre 1959 (78 anni) |
Luogo di sepoltura | Cimitero nazionale di Arlington |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti |
Forza armata | ![]() |
Anni di servizio | 1902-1959 |
Grado | Generale dell'esercito |
Guerre | Guerra filippino-americana Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale Guerra civile cinese Guerra di Corea |
Campagne | Fronte occidentale (1914-1918) Operazione Beleaguer |
Battaglie | Offensiva della Mosa-Argonne |
Comandante di | Capo di stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti 5th Brigade 3rd Infantry Division Fort Moultrie District I Civilian Conservation Corps 8th Infantry Regiment 15th Infantry Regiment |
Decorazioni | ![]() Legion d'Onore |
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Grande organizzatore e stratega militare, assunse nel 1939 la carica di Capo di Stato maggiore dell'Esercito degli Stati Uniti, mantenendo l'incarico per tutta la seconda guerra mondiale e divenendo il principale consigliere militare del presidente Franklin Delano Roosevelt, che riponeva piena fiducia nelle sue capacità.
Pur non assumendo mai comandi operativi sul campo, Marshall, personalità austera e autorevole che godeva di grande prestigio all'interno delle forze armate, diresse dagli Stati Uniti lo sforzo bellico globale del paese e svolse un ruolo decisivo per il potenziamento dell'esercito americano che si trasformò nel corso del conflitto in una potente ed efficiente macchina da guerra completamente motorizzata in grado di vincere sia in Europa che sul fronte del Pacifico.
Dopo la seconda guerra mondiale, come segretario di stato del presidente Harry Truman, legò il proprio nome ad un piano per la ricostruzione post-bellica in Europa, passato alla storia come Piano Marshall.
BiografiaModifica
Nacque in una famiglia del ceto medio di Uniontown, Pennsylvania e studiò presso il Virginia Military Institute. Dopo il diploma entrò nell'Esercito degli Stati Uniti e gli vennero assegnati diversi incarichi negli Stati Uniti e nelle Filippine: qui prese parte alla guerra filippino-americana prima come comandante di plotone e poi come comandante di compagnia.
Durante la prima guerra mondiale si occupò di pianificare operazioni e addestramenti della 1st Infantry Division. In seguito lavorò al fianco del generale John J. Pershing, comandante dell'American Expeditionary Forces, e la sua collaborazione fu di importanza vitale per la riuscita dell'offensiva della Mosa-Argonne. Divenne generale di brigata nel 1936 e capo di Stato Maggiore generale nel 1939.
In questa carica riorganizzò profondamente le forze armate statunitensi nella prospettiva della guerra, ed esercitò una grande influenza sulla condotta delle operazioni in tutti gli scacchieri bellici del mondo.
Nel 1941 entrò a far parte della Massoneria come membro "a vista" (cioè senza cerimonia rituale d'iniziazione) per intervento del Gran Maestro della Gran Loggia del District of Columbia[1].
Partecipò anche alle conferenze interalleate di Casablanca, Jalta e Potsdam, in cui vennero decise le grandi linee strategico-politiche della guerra. Dopo la vittoria tentò, senza successo, una mediazione tra Mao Zedong e Chiang Kai-shek per evitare la guerra civile in Cina.
Nel 1947 fu chiamato dal presidente Harry Truman alla segreteria di Stato, e fu allora che, in un discorso all'Università Harvard, offrì agli Stati europei il finanziamento di quel programma di ricostruzione economica che passò alla storia come piano Marshall. Il piano fu accettato solo dai paesi dell'Europa Occidentale, che contribuirono a formularlo nei dettagli.
Nel 1950, nominato da Truman segretario della Difesa degli Stati Uniti d'America in seguito allo scoppio della guerra di Corea, rimase in carica un anno. Nel 1953 gli fu conferito il premio Nobel per la pace. Fu anche decorato della Legion d'Onore.
Morì nel 1959 e venne sepolto nel Cimitero nazionale di Arlington in Virginia.
OnorificenzeModifica
Onorificenze statunitensiModifica
Medaglia d'oro del Congresso | |
— 22 marzo 1946 |
Army Distinguished Service Medal con foglia di quercia | |
Silver Star | |
Philippine Campaign Medal | |
Medaglia interalleata della vittoria con quattro barrette di campagna | |
Army of Occupation of Germany Medal | |
American Defense Service Medal | |
American Campaign Medal | |
World War II Victory Medal | |
National Defense Service Medal | |
Onorificenze straniereModifica
Premio Nobel per la pace | |
«Ideatore del Piano Marshall» — Oslo, 1953 |
Gran Croce dell'Ordine al Merito Militare (Brasile) | |
Gran Croce dell'Ordine al Merito (Cile) | |
Ordine al Merito Militare di I Classe (Cuba) | |
Gran Croce dell'Ordine di Boyacá (Colombia) | |
Cavaliere di I Classe dell'Ordine di Abdon Calderón (Ecuador) | |
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
Croix de guerre 1939-1945 (Francia) | |
Medaglia del centenario della Liberia (Liberia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Ouissam Alaouite (Marocco) | |
Medaglia della solidarietà sociale di II Classe (Panama) | |
Cavaliere di Gran Croce con spade dell'Ordine di Orange-Nassau (Paesi Bassi) | |
Grand'Ufficiale dell'Ordine del Sole del Perù (Perù) | |
Medaglia al valore d'argento (Regno del Montenegro) | |
Cavaliere di Gran Croce con spade dell'Ordine di Giorgio I (Regno di Grecia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno d'Italia) | |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia (Regno d'Italia) | |
Cavaliere di Gran Croce Onorario dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) | |
Ordine di Suvorov di I Classe (URSS) | |
NoteModifica
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a George Marshall
- Wikiquote contiene citazioni di o su George Marshall
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su George Marshall
Collegamenti esterniModifica
- Marshall, George Catlett, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Vittorio Gabrieli, MARSHALL, George Catlett, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- MARSHALL, George Catlett, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Marshall, George Catlett, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) George Marshall, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) George Marshall, su nobelprize.org.
- Opere di George Marshall, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di George Marshall, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) George Marshall, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 66479870 · ISNI (EN) 0000 0001 2281 1128 · LCCN (EN) n79109883 · GND (DE) 118731211 · BNF (FR) cb12021217c (data) · J9U (EN, HE) 987007274963505171 · NDL (EN, JA) 00524183 · CONOR.SI (SL) 96746595 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79109883 |
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