Gerhard Urain

fondista austriaco

Gerhard Urain (Rottenmann, 30 agosto 1972) è un ex fondista austriaco.

Gerhard Urain
Nazionalità Bandiera dell'Austria Austria
Altezza 187 cm
Peso 84 kg
Sci di fondo
Squadra SC Rottenmann
Termine carriera 2005
 

Biografia modifica

Carriera sciistica modifica

In Coppa del Mondo debuttò il 12 dicembre 1992 a Ramsau am Dachstein (77°) e ottenne l'unico podio il 9 dicembre 2000 a Santa Caterina Valfurva (2°).

In carriera prese parte a due edizioni dei Giochi olimpici invernali, Nagano 1998 (14° nella 10 km, 43° nella 30 km, non conclude la 50 km, 16° nell'inseguimento) e Salt Lake City 2002 (41° nella 15 km, 23° nella 30 km, 4° nella staffetta), e a quattro dei Campionati mondiali (5° nella staffetta a Thunder Bay 1995 e a Lahti 2001 i migliori risultati).

Altre attività modifica

Ritiratosi nel 2005, entrò a far parte dei quadri tecnici della nazionale austriaca. In tale veste fu coinvolto nello scandalo doping che travolse la squadra in occasione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, quando i carabinieri rinvennero una grande quantità di sostanze e attrezzature illecite nelle stanze degli austriaci al villaggio olimpico. Urain fu squalificato a vita dal Comitato Olimpico Austriaco assieme a tredici colleghi[1]. In seguito assunse incarichi dirigenziali presso la Fischer, importante azienda austriaca produttrice di attrezzatura sportiva invernale[2].

Palmarès modifica

Coppa del Mondo modifica

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 30º nel 2001
  • 1 podio (a squadre[3]):
    • 1 terzo posto

Campionati austriaci modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Austrian ski federation bans 14 officials for life after Turin doping scandal, in ESPN.com, 29 maggio 2007. URL consultato il 2 ottobre 2012.
  2. ^ Fondo: Northung prolunga con Fischer [collegamento interrotto], in Skitime.it, 30 maggio 2010. URL consultato il 2 ottobre 2012.
  3. ^ Fino al 2000 dati parziali per le prove a squadre.
  4. ^ ÖSV-Siegertafel, su oesv.at. URL consultato il 2 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2016).

Collegamenti esterni modifica