Juan Alonso Pimentel de Herrera

duca di Benavente, viceré di Valencia e Napoli
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Juan Alonso Pimentel de Herrera, conte di Benavente (Villalón de Campos, battezzato il 29 giugno 1553Madrid, 7 novembre 1621), fu viceré del regno di Napoli dal 1603 al 1610[1] e viceré di Valencia dal 1598 al 1602.

Juan Alonso Pimentel de Herrera
El Greco, ritratto del Duca di Benavente, 1600 circa. Bayonne, Musée Bonnat.

Viceré di Napoli
Durata mandato6 aprile 1603 –
11 luglio 1610
MonarcaFilippo III di Spagna
PredecessoreFrancisco Ruiz de Castro
SuccessorePedro Fernández de Castro

Viceré di Valencia
Durata mandato1598 –
1602
MonarcaFilippo II di Spagna
Filippo III di Spagna
PredecessoreFrancisco Gómez de Sandoval
SuccessoreGiovanni de Ribera

Biografia modifica

Figlio secondogenito del conte Antonio Alonso Pimentel y Herrera de Velasco e di María Luisa Enríquez Guzmán, nel 1576 in seguito alla morte del padre ereditò i titoli di V duca di Benavente, Grande di Spagna, VIII conte di Mayorga e III conte di Villalón. Era anche comandante di Castrotorafe e inoltre ebbe l'onore di essere il Maggiordomo anziano della regina Elisabetta di Borbone. In seguito, nel 1598, venne nominato Viceré di Valencia sostituendo così il celebre duca Francisco Gómez de Sandoval y Rojas Valido del Re di Spagna Filippo III d'Asburgo; incarico che detenne siano al 1502 dove gli succedette l'arcivescovo di Valencia Giovanni de Ribera. Nell'aprile dell'anno successivo venne nominato Viceré di Napoli succedendo così al Conte Francisco Ruiz de Castro, ove durante il suo Governo il Duca Juan Alonso Pimentel de Herrera Promosse lavori pubblici e dovette inoltre su richiesta del governo spagnolo aumentare le tasse. Il nuovo sovrano dovette difendere ancora i territori del Mezzogiorno dalle incursioni navali turche e sedare le prime rivolte contro il fiscalismo che nella città di Napoli cominciavano a minacciare il palazzo. Per prevenire le aggressioni ottomane condusse una guerra contro la città di Durazzo, distruggendo la città in cui trovavano asilo i pirati turchi e albanesi. A Napoli tentò di combattere il banditismo, in quegli anni sempre più in crescita, anche contro le disposizioni di papa Gregorio XIV, che gli valse il confronto con il cardinale Ottavio Acquaviva d'Aragona, all'epoca arcivescovo di Napoli. l viceré al rientro in Spagna nel giugno del 1610, portò con sé due opere del Caravaggio[2], una delle quali, la Crocefissione di Sant'Andrea, è esposta al museo di Cleveland.[3] il duca Juan Alonso Pimentel de Herrera morì il 7 novembre 1621.

Matrimonio e Figli modifica

il Duca Juan Alonso Pimentel de Herrera sposo nel 1559 in prime nozze la Contessa Catalina Vigil de Quiñones, figlia del Conte Luis Vigil de Quiñones; la coppia ebbe i seguenti Due Figli:

  • Antonio Alonso Pimentel y Quiñones, VII Conte di Luna e IX Conte di Mayorga.
  • María Pimentel y Quiñones, sposo il Marchese Luis Fajardo y Requeséns.

in seguito alla morte della Seconda moglie, nel 1582 sposo in seconde nozze Mencía de Zúñiga y Requesens, figlia del Celebre Ammiraglio Spagnolo Luis de Zúñiga y Requesens e di Gerónima Gralla; e la coppia ebbe i seguenti Undici Figli:

Onorificenze modifica

Note modifica

  1. ^ Nobili napoletani, su nobili-napoletani.it. URL consultato il 13 maggio 2016.
  2. ^ AA.VV., Caravaggio, Giunti, 1998, ISBN 3-598-11421-4. ISBN 978-3-598-11421-2.
  3. ^ Opera, su clevelandart.org, Museo di Cleveland. URL consultato il 13 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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