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Il governo Orban II è il ventiquattresimo esecutivo della Repubblica di Romania dopo la rivoluzione romena del 1989, il quinto dell'VIII legislatura.

Governo Orban II
StatoBandiera della Romania Romania
Capo del governoLudovic Orban
(Partito Nazionale Liberale)
CoalizionePNL
LegislaturaVIII
Giuramento14 marzo 2020
Dimissioni7 dicembre 2020
Governo successivo23 dicembre 2020
Orban I Cîțu

Cronologia del mandato modifica

Incarico modifica

Il precedente governo Orban I, sostenuto dal Partito Nazionale Liberale (PNL), fu sfiduciato dal parlamento il 5 febbraio 2020, in seguito ad un tentativo di riforma della legge elettorale per le amministrative che fu contestato dall'opposizione, rappresentata principalmente dal Partito Social Democratico (PSD)[1][2][3].

Nonostante la fine del suo governo, il 6 febbraio il presidente della repubblica Klaus Iohannis incaricò nuovamente lo stesso premier uscente Ludovic Orban di formare un nuovo esecutivo, con l'obiettivo di seguire la previsione costituzionale che disciplinava l'organizzazione di elezioni anticipate, realizzabili solamente nel caso in cui il parlamento avesse respinto consecutivamente due premier proposti dal capo di Stato (art. 89 della costituzione della Romania)[4]. Il PSD si appellò contro la nomina alla Corte costituzionale, che il 24 febbraio deliberò l'incostituzionalità della designazione di Orban, in quanto il presidente avrebbe dovuto indicare un primo ministro in grado di formare una nuova maggioranza e non invocare intenzionalmente le procedure di scioglimento del parlamento[5][6]. Il 25 febbraio, vista la decisione della corte e scaduto il termine di 15 giorni previsto dal regolamento delle camere per l'investitura di un nuovo governo, Orban rassegnò le proprie dimissioni dall'incarico di primo ministro designato[7].

Il 26 febbraio Iohannis indicò quale nuovo premier il ministro delle finanze Florin Cîțu, sempre in area PNL, in un nuovo tentativo di sciogliere le camere[8]. Il 12 marzo la Corte costituzionale si espresse su un ricorso formulato dall'avvocato del popolo contro un'ordinanza di governo che avrebbe reso possibile l'organizzazione di elezioni anticipate in giugno, riducendo da 90 a 50 giorni dallo scioglimento delle camere il termine per la data di nuove elezioni. I giudici decretarono illegittima la legge, rendendo impossibile la celebrazione del voto parlamentare in estate, come desiderato dal PNL e dalla presidenza della repubblica[9]. Alla luce dei nuovi eventi politici e dell'esplosione della pandemia di COVID-19 in Romania, il 12 marzo, stesso giorno previsto per il voto d'investitura, Cîțu rinunciò al ruolo di premier designato, lasciando il posto ad una figura che sarebbe stata in grado di costruire una maggioranza politica[10][11].

Il 13 marzo Iohannis incaricò ancora una volta Ludovic Orban[12] che, visto il contesto di crisi dovuto alla gestione dell'emergenza sanitaria in atto, che aveva colpito direttamente tre parlamentari PNL e aveva costretto all'isolamento domiciliare lo stesso premier[13], il 14 marzo riuscì ad ottenere l'investitura da parte del parlamento (286 voti favorevoli e 23 contrari), con il sostegno persino del PSD, che riconobbe la necessità di un governo titolare[14][15]. La squadra di governo, confermata integralmente rispetto al precedente esecutivo, prestò giuramento al presidente della Romania nella stessa giornata. La cerimonia ebbe luogo osservando speciali misure di sicurezza per evitare la diffusione dell'epidemia, quali l'utilizzo di guanti e disinfettanti e il rispetto della distanza tra gli individui[14][16]. Subito dopo il giuramento il presidente della repubblica dichiarò l'istituzione dello stato d'emergenza nel paese a partire dal 16 marzo[17].

Critiche alle nomine della squadra di governo modifica

Il presidente del PSD Marcel Ciolacu affermò che il suo partito aveva votato l'investitura del governo solamente per senso di responsabilità e che, superata l'emergenza sanitaria, sarebbe tornato a condurre un'opposizione totale contro il PNL[14][18]. Il leader di PRO Romania, Victor Ponta, dichiarò che il suo gruppo aveva votato contro l'investitura del governo, in segno di protesta contro la gestione della crisi da parte di Orban e del ministro della salute Victor Costache[19].

Gestione della pandemia di COVID-19 modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Pandemia di COVID-19 del 2020 in Romania.

Il 9 marzo il paese sospese tutti i voli da e per l'Italia e introdusse l'obbligo di quarantena per i viaggiatori provenienti dai paesi maggiormente colpiti dall'infezione[20]. Il governo chiuse le scuole e le università già l'11 marzo[21], la federazione calcistica stabilì la sospensione del campionato il 12 marzo[22], mentre il 16 marzo la proclamazione dello stato d'emergenza per trenta giorni da parte del capo di Stato diede all'esecutivo maggiori poteri[17]. Il 17 marzo una prima ordinanza militare trasferì tutte le forze di polizia locale sotto il controllo diretto del ministero degli interni e sbloccò fondi e procedure per l'assunzione diretta di personale medico[23]. Il 21 marzo il ministero degli interni presentò una seconda ordinanza militare, che impose limiti alla circolazione nelle ore notturne, dispose la cessazione di diverse tipologie di attività economiche nei centri commerciali e chiuse le frontiere ai cittadini stranieri non residenti[24]. Il 24 marzo il ministero pubblicò un'ulteriore ordinanza che estendeva i limiti alla circolazione all'intera giornata, obbligando i cittadini a giustificare i motivi per cui si trovavano in strada, mentre le persone oltre i 65 anni sarebbero potute uscire di casa solamente nella fascia oraria 11-13[25].

Il 19 marzo il governo rese note le prime misure di sostegno a imprese e cittadini. Oltre a rinviare le scadenze di numerose dichiarazioni fiscali previste per il mese di marzo e sospendere le operazioni di pignoramento, lo Stato si sarebbe fatto carico dei costi legati alla cassa integrazione dei dipendenti, ai permessi di malattia per la quarantena e l'isolamento e agli speciali permessi concessi ai genitori costretti a rinunciare alle giornate di lavoro per accudire i figli. Fu annunciato il rimborso dell'IVA alle imprese per 9 miliardi di lei e maggiorato di 5 miliardi il fondo di garanzie e prestiti per le piccole e medie imprese[26][27][28].

Il 25 marzo il ministro della salute Victor Costache annunciò che l'intera popolazione di Bucarest sarebbe stata sottoposta al test per la COVID-19, sul modello adottato dalla Corea del Sud[29]. La dichiarazione, tuttavia, colse di sorpresa il primo ministro, per le scarse possibilità di effettiva realizzazione della misura[30][31]. Il 26 marzo, quindi, Costache presentò le proprie dimissioni, risultato anche delle polemiche dei giorni precedenti scaturite dalla grave mancanza di materiale medico essenziale negli ospedali e dal caos generale nella gestione della situazione da parte del ministero[31]. Il caso più lampante di cattiva amministrazione fu quello dell'ospedale distrettuale di Suceava, diventato un focolaio di infezione e costretto alla chiusura, con il trasferimento dei pazienti in altre strutture[32][33]. Orban indicò in sostituzione di Costache il segretario di stato Nelu Tătaru, già a capo del gruppo di lavoro del ministero della salute per la gestione della crisi di coronavirus[31][34][35].

Attività del governo modifica

Il mandato fu caratterizzato dalla gestione della crisi sanitaria, che ebbe ripercussioni su numerose iniziative dell'esecutivo. Giunto quasi alla fine della legislatura, il 6 novembre 2020 il governo presentò un rapporto sulle proprie realizzazioni. Il PNL si vantò di aver rivisto l'OUG 114/2019 emanata dal precedente governo, eliminando le accise su carburanti, riducendo le imposte sui contratti di lavoro part-time e cancellando le sovrattasse per le compagnie del settore bancario, energetico e delle telecomunicazioni[36].

Tra i piani d'investimento, il partito sottolineò di aver lanciato il più grande programma degli ultimi trent'anni «Ricostruiamo la Romania» («Reclădim România»), che nel solo 2020 avrebbe avuto un valore del 7% del PIL[36][37]. In base alle stime del governo nei primi dieci mesi dell'anno erano state versate nell'economia risorse supplimentari per 68 miliardi di lei. 38 miliardi (pari al 3,4% del PIL) per misure di sostegno alle aziende e ai loro dipendenti colpiti dalla crisi economica scaturita dalla pandemia, e 30 miliardi (pari al 2,9% del PIL) per programmi di garanzia in favore delle aziende che necessitavano liquidità[36]. A questi si aggiungevano altri 8,9 miliardi per spese direttamente legate alla gestione della crisi sanitaria[36]. La maggior parte delle misure fu finanziata con fondi europei. Secondo il governo nel periodo novembre 2019-ottobre 2020 erano stati percepiti dalla Commissione europea contributi per 6 miliardi di euro[36].

Il 26 novembre 2020 fu presentato anche il piano nazionale di recupero e resilienza (Planul național de Redresare și Reziliență), valutato 30 miliardi di euro nei successivi due anni[38].

L'impatto dell'epidemia ebbe comunque un effetto sull'economia paese. Secondo i dati preliminari del governo il PIL nel 2020 si contrasse del 3,8% (a fronte di una crescita nel 2019 di circa il 4%), mentre il deficit pubblico arrivò a toccare l'8,6% del PIL[39]. Per evitare l'aggravarsi della situazione della spesa pubblica, nell'agosto 2020 il governo varò un'ordinanza d'urgenza che prevedeva una maggiorazione delle pensioni del 14% a partire dal mese successivo, a fronte del 40% previsto dalla legge adottata dal parlamento nel 2019[39][40]. La Corte costituzionale riconobbe la validità della legge per la maggiorazione del 40%, ma la norma rimase senza applicazione[41]. Il ministro delle finanze Cîțu dichiarò che, se fosse entrata in vigore, le agenzie di rating avrebbero declassato la Romania al livello junk[39].

Elezioni del 2020 e dimissioni di Orban modifica

Le elezioni locali del settembre 2020 ebbero effetto sulla squadra di governo. Il ministro dell'ambiente Costel Alexe, eletto presidente del consiglio del distretto di Iași, infatti, abbandonò l'incarico governativo il 5 novembre. Al suo posto fu indicato Mircea Fechet[42].

L'impatto maggiore, tuttavia, venne dalle successive elezioni parlamentari del mese di dicembre. Lo spoglio del voto, che vedeva il PSD in vantaggio sul PNL di quasi 5 punti, restituì un risultato molto distante dalle previsioni del partito. In seguito ad un colloquio con il capo di Stato Klaus Iohannis, nella sera del 7 dicembre l'inattesa sconfitta elettorale spinse Ludovic Orban a rassegnare le proprie dimissioni da primo ministro[43][44][45][46]. Pur rinunciando al ruolo, Orban avrebbe in ogni caso fatto parte della delegazione del partito nelle negoziazioni per la formazione di un nuovo governo di centro-destra[46]. In sua sostituzione fu indicato provvisoriamente il ministro della difesa Nicolae Ciucă[47].

Nelle sue prime dichiarazioni il nuovo premier ad interim affermò che nell'immediato il governo si sarebbe concentrato sulla gestione della pandemia, sull'applicazione della strategia nazionale per la vaccinazione, sulla chiusura del bilancio per il 2020 e sulla preparazione di quello per il 2021[48].

Sostegno parlamentare modifica

Il governo Orban II fu un monocolore minoritario PNL, sostenuto esternamente anche da altre forze parlamentari. Al momento dell'investitura il partito disponeva di 82 deputati su 329 (pari al 24,9% dei seggi alla camera dei deputati della Romania) e di 31 senatori su 136 (pari al 22,8% dei seggi al senato della Romania)

Al momento del voto di fiducia del 14 marzo 2020, il sostegno parlamentare al governo si poteva riassumere come segue:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati Maggioranza PSD (132), PNL (82), USR (27), UDMR (21), Minoranze etniche (17), PMP (15), Indipendenti (14)
308 / 329
Opposizione PRO (21)
21 / 329
Senato Maggioranza PSD (70), PNL (31), USR (13), Indipendenti (13), UDMR (9)
136 / 136
Opposizione
0 / 136

Composizione modifica

Carica Titolare Partito
Primo ministro Ludovic Orban (fino al 7 dicembre 2020)[47] PNL
Nicolae Ciucă (ad interim; dal 7 dicembre 2020)[47]
Vice Primo ministro Raluca Turcan PNL
Ministro dell'istruzione e della ricerca Monica Anisie PNL
Ministro dell'economia, dell'energia e del commercio Virgil Daniel Popescu PNL
Ministro degli affari esteri Bogdan Aurescu Ind.
Ministro degli affari interni Marcel Vela PNL
Ministro della difesa nazionale Nicolae Ciucă PNL[49][50]
Ministro delle finanze Florin Cîțu PNL
Ministro del lavoro e della protezione sociale Violeta Alexandru PNL
Ministro dei lavori pubblici, lo sviluppo e l'amministrazione Ion Ștefan PNL
Ministro dell'ambiente, delle acque e delle foreste Costel Alexe (fino al 5 novembre 2020)[42] PNL
Mircea Fechet (dal 5 novembre 2020)[42]
Ministro dei trasporti, delle infrastrutture e delle comunicazioni Lucian Bode PNL
Ministro della giustizia Cătălin Predoiu PNL
Ministro dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Adrian Oros PNL
Ministro della salute Victor Costache (fino al 26 marzo 2020)[35] PNL
Nelu Tătaru (dal 26 marzo 2020)[35]
Ministro della cultura Bogdan Gheorghiu PNL
Ministro della gioventù e dello sport Ionuț Stroe PNL
Ministro dei fondi europei Ioan Marcel Boloș PNL

Note modifica

  1. ^ (RO) Orban, gata să dea OUG pentru alegeri în două tururi, în raport de CCR, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă România, 29 gennaio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  2. ^ (RO) Moțiunea de cenzură: Tensiuni, strategii, negocieri. Scenariu de blat PSD-PNL, su hotnews.ro, HotNews, 4 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  3. ^ (RO) Primul pas spre anticipate - Guvernul a fost demis la moțiunea de cenzură / Orban: Cât de curând românii vor fi chemați să decidă soarta României / Ce urmează după votul de azi din Parlament, su hotnews.ro, HotNews, 5 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  4. ^ (RO) Dora Vulcan, Klaus Iohannis: „Îl desemnez pe domnul Ludovic Orban să formeze un nou guvern și să se prezinte în parlament”, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă România, 6 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  5. ^ (RO) Comunicatul CCR: Desemnarea lui Ludovic Orban nu e constituţională. Președintele trebuie să facă o nouă desemnare, su digi24.ro, Digi 24, 24 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  6. ^ (RO) Robert Kiss, CCR a publicat motivarea deciziei prin care a fost blocată desemnarea lui Orban. Dizolvarea Parlamentului, aproape imposibilă, su digi24.ro, Digi 24, 10 marzo 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  7. ^ (RO) Ludovic Orban renunță la calitatea de premier desemnat. Klaus Iohannis cheamă partidele la discuții - programul consultărilor, su digi24.ro, Digi 24, 25 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  8. ^ (RO) C. D., Klaus Iohannis l-a desemnat premier pe Florin Cîțu / O nouă încercare de a forța anticipatele, su hotnews.ro, HotNews, 26 febbraio 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  9. ^ (RO) Curtea Constituțională a respins Ordonanța de Urgență pentru anticipate, su digi24.ro, Digi 24, 12 marzo 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  10. ^ (RO) Irina Olteanu, Florin Citu a renuntat la mandat, cu doar cateva minute inainte de votul care cel mai probabil i-ar fi trecut Guvernul, su ziare.com, Ziare, 12 marzo 2020. URL consultato il 13 marzo 2020.
  11. ^ (RO) OFICIAL: Florin Cîțu și-a depus mandatul. Klaus Iohannis va face astăzi declarații de presă, su digi24.ro, Digi 24, 12 marzo 2020. URL consultato il 12 marzo 2020.
  12. ^ (RO) Irina Olteanu, Iohannis il desemneaza tot pe Orban premier. Prim-ministrul e in izolare, su ziare.com, Ziare, 13 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
  13. ^ (RO) Trei politicieni PNL, testați pozitiv pentru coronavirus, după ședința Biroului Politic - Scenariul 3 este activ, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă România, 14 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
  14. ^ a b c (RO) Guvernul Orban 2 a fost învestit. Voturile PSD au fost decisive. Măsuri speciale pentru depunerea jurământului, su digi24.ro, Digi 24, 14 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
  15. ^ (EN) Romania’s PM-designate steps aside to let current PM get new mandate, su romania-insider.com, Romania Insider, 12 marzo 2020. URL consultato il 14 marzo 2020.
  16. ^ (RO) Teodor Bobei, Guvernul Orban a depus jurământul de învestire la Palatul Cotroceni, su mediafax.ro, Mediafax, 14 marzo 2020. URL consultato il 15 marzo 2020.
  17. ^ a b (RO) Valentina Postelnicu, România intră în stare de urgență de pe 16 martie. Iohannis: „Avem nevoie de voi, dragi români”, su libertatea.ro, Libertatea, 14 marzo 2020. URL consultato il 15 marzo 2020.
  18. ^ (RO) Ciolacu: Azi am dat o șansă PNL să facă bine pentru oameni, de mâine ne întoarcem și facem opoziție totală, su digi24.ro, Digi 24, 14 marzo 2020. URL consultato il 15 marzo 2020.
  19. ^ (RO) M. A., Guvernul Orban III a primit votul de învestitură, su bursa.ro, Bursa, 14 marzo 2020. URL consultato il 15 marzo 2020.
  20. ^ (RO) Zborurile intre Romania si Italia au fost suspendate. Restrictii si la granita terestra pentru cei care vin din patru tari, su ziare.com, Ziare, 9 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  21. ^ (RO) Toate școlile din România vor fi închise începând de miercuri până pe 22 martie, cu posibilitatea de prelungire a măsurii, su digi24.ro, Digi 24, 9 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  22. ^ (RO) Amir Kiarash, Coronavirus. Fotbalul se opreşte în România: Comunicatul oficial al federaţiei, su adevarul.ro, Adevărul, 12 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  23. ^ (RO) Valentina Postelnicu, Starea de Urgenţă: Ministerul de Interne preia coordonarea măsurilor pentru stoparea coronavirusului. Poliţia Locală trece în subordinea MAI, su libertatea.ro, Libertatea, 16 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  24. ^ (RO) Ordonanță militară: Fără grupuri mai mari de 3 persoane pe străzi. Părăsirea domiciliului între orele 22-6 fără motiv, interzisă, su digi24.ro, Digi 24, 21 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  25. ^ (RO) DOCUMENT. Ordonanța militară 3. Condițiile și perioadele în care pot ieși din casă persoanele peste 65 de ani, su digi24.ro, Digi 24, 24 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  26. ^ (RO) Mediul de afaceri, sprijinit cu măsuri economice în criza coronavirusului. CARE sunt acestea, su digi24.ro, Digi 24, 21 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  27. ^ (RO) Statul va plăti 75% din șomajul tehnic. Crește cu 5 miliarde plafonul de creditare pentru IMM-uri, iar TVA-ul va fi rambursat, su digi24.ro, Digi 24, 19 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  28. ^ (RO) Premierul Ludovic Orban explică măsurile economice luate de Guvern, su euractiv.ro, Euractiv, 19 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  29. ^ (RO) Victor Costache: Toți bucureștenii vor fi testați pentru coronavirus, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă, 25 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  30. ^ (RO) Elena Petre, Ministrul Sănătății Victor Costache și-a dat demisia în plină criză coronavirus, su libertatea.ro, Libertatea, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  31. ^ a b c (RO) Ludovic Orban i-a cerut lui Victor Costache să-și dea demisia. Noul ministru al Sănătății - Nelu Tătaru, su digi24.ro, Digi 24, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  32. ^ (RO) Spitalul din Suceava se închide, iar pacienții internați vor fi transferați. După 48 de ore ar putea fi redeschisă Unitatea de Urgențe, su digi24.ro, Digi 24, 25 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  33. ^ (RO) Suceava, focar de coronavirus, su mediafax.ro, Mediafax, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  34. ^ (RO) Ludovic Orban îl propune pe Nelu Tătaru ministru al Sănătății în locul lui Victor Costache, care a demisionat, su romania.europalibera.org, Radio Europa Liberă, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  35. ^ a b c (RO) Alina Neagu, Cine este Nelu Tătaru: Medic chirurg, liderul PNL Vaslui, principalul comunicator și cel mai vizibil oficial din Ministerul Sănătății în mandatul lui Victor Costache, su hotnews.ro, HotNews, 26 marzo 2020. URL consultato il 26 marzo 2020.
  36. ^ a b c d e (RO) C. P., Raportul de activitate după un an de guvernare: De la eliminarea prevederilor controversate din OUG 114 la lupta cu coronavirusul, su economie.hotnews.ro, HotNews, 6 novembre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  37. ^ (RO) Alexandra Ciordas, Ionel Dancă, șeful Cancelariei Premierului Ludovic Orban: Planul de Relansare Economică ”Reclădim România” este cel mai mare pachet de sprijin pentru economie alocat vreodată de România, su hotnews.ro, HotNews, 28 ottobre 2020. URL consultato il 28 ottobre 2020.
  38. ^ (RO) R. M., Planul național de Redresare și Reziliență, lansat în dezbatere publică / Klaus Iohannis: Vom implementa un nou model de dezvoltare, bazat pe investiții, inovare și competitivitate, su hotnews.ro, HotNews, 26 novembre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  39. ^ a b c (RO) Ionuț Tudorică, Un an de la demiterea guvernului Dăncilă. Ce a promis și ce a făcut guvernul Orban în bizarul an 2020, in Economica, 6 ottobre 2020. URL consultato il 29 settembre 2022.
  40. ^ (RO) Punctul de pensie crește cu 14 la sută de la 1 septembrie. La ce sumă va ajunge, potrivit proiectului de rectificare bugetară, in Digi 24, 14 agosto 2020. URL consultato il 29 settembre 2022.
  41. ^ (RO) CCR: Legea prin care se majorează cu 40% punctul de pensie – constituţională, in Economica, 13 gennaio 2021. URL consultato il 29 settembre 2022.
  42. ^ a b c (RO) Costel Alexe a demisionat din Guvern. Mircea Fechet este noul ministru al Mediului, su stirileprotv.ro, Pro TV, 5 novembre 2020. URL consultato il 3 dicembre 2020.
  43. ^ Romania: si dimette il premier liberale Orban, su ansa.it, ANSA, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  44. ^ (RO) Adriana Duțulescu, Surse: Orban a fost chemat la Cotroceni. Se decide soarta lui ca prim-ministru. Klaus Iohannis face declarații la ora 18:00, su digi24.ro, Digi 24, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  45. ^ (RO) Adriana Duțulescu, Lui Ludovic Orban i s-a transmis că nu va mai fi premier, su digi24.ro, Digi 24, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  46. ^ a b (RO) Ludovic Orban și-a dat demisia din funcția de prim-ministru, su digi24.ro, Digi 24, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  47. ^ a b c (RO) Nicolae Ciucă a fost numit prim-ministru interimar, su digi24.ro, Digi 24, 7 dicembre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  48. ^ (RO) I. H., Nicolae Ciucă, primele declarații în calitate de premier interimar, su hotnews.ro, HotNews, 8 dicembre 2020. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  49. ^ (RO) Ministrul apărării, Nicolae Ciucă, s-a înscris în PNL și va candida pentru Senat, su digi24.ro, Digi 24, 18 ottobre 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  50. ^ Originariamente indipendente, Nicolae Ciucă si iscrisse al PNL il 18 ottobre 2020.