Impostor Factory

videogioco del 2021

Impostor Factory è un videogioco d'avventura, creato e sviluppato dal programmatore indie canadese Kan "Reives" Gao e il suo team di sviluppo, Freebird Games. È il settimo titolo prodotto dal team, ed è il sequel di Finding Paradise nonché l'ultimo titolo principale della saga cominciata da To the Moon.[1] Il gioco è stato pubblicato su Steam il 30 settembre 2021, e come i suoi predecessori è stato prodotto tramite motore grafico RPG Maker XP per Microsoft Windows, macOS e Linux.

Impostor Factory
videogioco
PiattaformaMicrosoft Windows, macOS, Linux
Data di pubblicazioneMondo/non specificato 30 settembre 2021
GenereAvventura, Avventura grafica, Thriller
OrigineCanada
SviluppoFreebird Games
PubblicazioneFreebird Games
MusicheKan Gao
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputMouse, tastiera
Motore graficoRPG Maker (Windows)
MKXP (MacOS, Linux)
SupportoDownload,
Distribuzione digitaleSteam
Requisiti di sistemaMinimi: Windows 98, CPU Intel Pentium III 800MHz, RAM 512 MB, Scheda audio compatibile DirectSound, HD 100 MB
Fascia di etàPEGI: 12 · USK: 12
Preceduto daFinding Paradise

Rispetto a To the Moon e Finding Paradise i protagonisti che il giocatore guiderà durante il gioco non saranno i dottori Eva Rosalene e Neil Watts, ma un nuovo personaggio chiamato Quincy Reynard, che partecipa ad una misteriosa festa, dove tra gli invitati fa la conoscenza con una donna chiamata Linry.

Quincy giunge nella villa lussuosa di Warden Haynes e Alise Yu, proprietari della Fondazione Yu-Haynes, specializzata nelle Neuroscienze cognitive, per partecipare ad una festa con illustri e facoltosi invitati, organizzata dai due dottori per presentare una loro nuova creazione. L'uomo durante la festa fa la conoscenza con Lynri, che gli rivolge una serie di domande e frasi criptiche e vaghe. In seguito, mentre vaga per la villa, Quincy si imbatte improvvisamente nei cadaveri dissanguati dei dottori Haines e Yu davanti al loro studio; nel panico per questa cruenta scena, il giovane si chiude in bagno per lavarsi le mani dal sangue toccato. Quando, tuttavia, esce dal bagno Quincy scopre che i due dottori sono ancora vivi e il sangue è scomparso dalla scena del delitto; cercando, poi, di parlare con Lynri dell’accaduto, ella rivela di non ricordarsi di lui né di avergli mai parlato in precedenza. Poco dopo, tuttavia, mentre è ancora con la donna, Quincy si accorge della presenza di una seconda Linry intenta a salire le scale, e seguendola, finisce nello studio dei due dottori, ritrovandoli nuovamente senza vita in una pozza di sangue. Spaesato e scosso da questi continui ritrovamenti, ad un certo punto Quincy finisce per essere sospettato dagli altri invitati di essere il colpevole del doppio omicidio, e dopo essere scappato, si chiude di nuovo dentro il bagno; qui, ricordando ciò che era successo in precedenza, si lava nuovamente le mani nel lavandino, e dopo aver fatto ciò, uscendo dal bagno, vede che i due dottori sono ancora una volta tornati in vita e nessuno ricorda più nulla. Teorizzando che il lavandino gli permette di viaggiare indietro nel tempo, quando l’omicidio si ripete, Quincy coinvolge Lynri rivelandole la sua teoria sul lavandino e interrogandola sull’esistenza della sua presunta sosia. La donna, seppure scettica sul suo discorso, convince l’uomo a testare i “poteri” del lavandino; ma, dopo che i due tentano di lavarsi le mani contemporaneamente per viaggiare assieme nel tempo, Quincy appena riapre gli occhi scopre di essere da solo. Visitando la villa, dopo essersi accorto che gli altri invitati sono spariti, ben presto si ritrova circondato da innumerevoli cadaveri dei dottori Haynes e Yu sparsi in tutti i corridoi e le stanze, e dopo essersi chiuso nuovamente in bagno scioccato, alla fine Quincy viene raggiunto da Lynri, che risolve la situazione e gli confessa la verità: i due si trovano all’interno di un realtà virtuale da lei sviluppata, e anche lui è un’entità di sua creazione; inoltre gli spiega che il lavandino non è una “macchina del tempo”, ma in realtà ogni qualvolta che lui si era lavato le mani, contemporaneamente lei aveva resettato il mondo, per risolvere l’anomalia dei corpi dissanguati. In seguito Lynri, mentre indaga sulle anomalie e sul fatto che Quincy, rispetto agli altri, non era stato mai resettato dalla simulazione, mantenendo le memorie ad ogni nuova iterazione, decide di spedirlo all’interno di un’altra simulazione, per rispondere a tutti i suoi dubbi.

Quincy, avventurandosi in quella simulazione, capisce ben presto che in essa avanza lungo un tunnel delle memorie della vita di Lynri. Scopre dunque che quella, fin da quando era bambina, era affetta da una malattia neurodegenerativa rara, che ha compromesso le sue aspettative di vita, e le aveva impedito di fare attività troppo fisicamente dispendiose per il suo corpo, causando perdite di conoscenza improvvise. Suo padre, comunque, una notte decide di portarla con sé in un campo di lavande, dove in precedenza Lynri aveva uno dei suoi svenimenti, e tramite un cannocchiale si mettono ad osservare le stelle. Quando poi il padre le chiede se preferirebbe essere una lavanda o una stella, la bambina afferma che, pur preferendo le lavande, vorrebbe diventare una stella così da poter fare ammirare agli altri la bellezza dei fiori viola. Nel corso degli anni, a causa della malattia, Lynri si dedica intensamente ai suoi studi, in particolare negli anni universitari dove si inserisce nell’ambito delle neuroscienze, alla ricerca di un metodo di codificazione e modifica delle memorie umane, tramite computer. In questo periodo, inoltre, Lynri, mentre studia in biblioteca per il suo dottorato, fa la conoscenza del vero Quincy Reynard, uno studente di scienze umane, che le racconta di amare viaggiare per il mondo, seguendo gli insegnamenti di sua nonna, che lo aveva cresciuto, di godersi la vita giorno dopo giorno. Di contro Lynri gli dice di aver fatto già da tempo la scelta di dedicare completamente se stessa alla ricerca per lasciare un segno nel mondo, e nonostante sia tentata dal viaggiare e godersi la vita in maniera spensierata, è spaventata dall’incertezza e l’effimerità della vita, rivelandogli dunque la verità della sua condizione medica. Quincy, tuttavia, una sera invita Lynri ad un appuntamento in cui le fa fare un “viaggio” lungo una strada di ricostruzioni improvvisate dei monumenti più importanti al mondo, per poi dirle che accetta che lei debba dedicarsi ai suoi fondamentali obiettivi di vita, e che lui avrebbe fatto di tutto per “mostrarle il mondo, portandolo da lei”, restando al suo fianco, per continuare a spronarla e darle una ragione per andare avanti. Convinta dalle parole del ragazzo, lui e Lynri cominciano a frequentarsi fino a diventare una coppia. Successivamente, durante le celebrazioni della loro laurea, la ragazza viene raggiunta da due assistenti dei dottori Haynes e Yu, che annunciano che questi ultimi erano rimasti colpiti dal colloquio tenuto da loro in precedenza e, soprattutto, dai risultati della ricerca che aveva utilizzato come tesi di laurea, e hanno deciso di invitarla alla festa nella loro villa. Giunta qui, dunque, Lynri riceve dai due dottori l’offerta di entrare a far parte della Fondazione Yu-Haynes per approfondire le sue ricerche su un’interfaccia mnemonica diretta uomo-macchina, favorita dallo sviluppo del prototipo di un macchinario che la Fondazione presenta durante la festa. Così dunque Lynri entra a far parte della Fondazione, lavorando nel centro di ricerca segreto posto al di sotto della villa, mentre Quincy decide di seguirla, trasferendosi assieme a lei in un appartamento vicino alla villa, deciso a sostenerla per questa sua grande occasione di vita. Nel corso del tempo, tuttavia, le attività di Lynri alla Fondazione Yu-Haynes diventano sempre più grandi e impegnative, anche a causa di una dimostrazione che lei e gli altri scienziati devono fare del modulo dell’interfaccia per gli investitori della società. Ciò porta la donna a trattenersi giorno dopo giorno sempre di più a lavoro, tornando tardi a casa e non riuscendo a trovare più tempo da trascorrere con Quincy; quando poi un giorno Lynri rivela al marito di voler accettare l’invito della dottoressa Yu di trasferirsi momentaneamente in una residenza all’interno del laboratorio sotterraneo, così da poter dedicare più tempo alle sue ricerche, si scatena un battibecco tra i due che rischia di incrinare la loro relazione. Successivamente, però, dopo essere arrivata alla villa, scopre la presenza della polizia, arrivata lì dopo che Louie Clegg, uno dei suoi colleghi e collaboratori del progetto, aveva perso la vita dopo aver testato il macchinario per l’interfaccia mnemonico al suo posto, a causa dell’arrivo anticipato degli investitori. La donna, dopo aver ascoltato la scioccante notizia, decide di abbandonare il suo lavoro alla Fondazione Yu-Haynes, e tornata a casa dice a Quincy di aver deciso di vedere il mondo assieme a lui.

Nel corso dell’anno successivo Linry e Quincy viaggiano in tanti posti, visitando tanti monumenti come la Torre Eiffel, la Grande Muraglia e le piramidi di Giza, finché a un certo punto non si scopre che la donna è rimasta incinta. La notizia destabilizza la coppia, in particolare Lynri, spaventata dai fattori d’ereditarietà della sua malattia che potrebbero mettere a rischio la vita del bambino; alla fine, però, malgrado le insicurezze di entrambi, Quincy la convince a costruire una famiglia assieme, e continuare quindi la gravidanza, scoprendo poi che il bambino sarà un maschietto, che decidono di chiamare Tobias. Qualche mese dopo, tuttavia, mentre prepara assieme a Quincy la stanza del bambino, Lynri accusa un malore che le fa perdere conoscenza. Giunta in ospedale, lei e Quincy scoprono che la sua malattia si è improvvisamente aggravata, e si sarebbe dovuta sottoporre quanto prima ad un’operazione per salvarle la vita, che però sarebbe stata fatale per la vita del bambino nel grembo. Posti dunque alla devastante scelta di continuare la gravidanza, perdendo però la possibilità di effettuare la terapia nei tempi ideali, condannando Lynri ad una morte imminente, oppure salvare la sua vita tramite l’operazione, di contro però dovendo effettuare un parto prematuro, che avrebbe compromesso la vita di loro figlio, alla fine i due scelgono quest’ultima opzione. Così, dunque, l’operazione ha successo e Lynri riesce a tornare sana, mentre il piccolo Tobias, nonostante riesca a sopravvivere al parto prematuro, è costretto durante tutti i suoi anni di vita a stare sulla sedia a rotelle, e a respirare solo tramite bombole d’ossigeno, finché una sera non muore tra le braccia del padre Quincy. ll dolore causato dall’evento crea una spaccatura nella coppia, con Lynri che decide di tornare alla Fondazione Yu-Haynes, immergendosi totalmente nel lavoro e nella attività di ricerca, vivendo all’interno delle residenze del laboratorio. Anni dopo, dunque, ultimata l’interfaccia per il macchinario, ella sviluppa la simulazione, usando l’entità mnemonica di Quincy del loro primo appuntamento, inserendola nella memoria della festa di introduzione nella Fondazione Yu-Haynes.

Terminato il suo “viaggio” nel tunnel delle memorie di Lynri, il Quincy “virtuale” viene raggiunto dalla donna che dapprima gli chiede se, in base a ciò che ha visto, la ritiene egoista, in particolare dopo avergli rivelato che con gli anni aveva deciso di distaccarsi dal vero Quincy e aveva ignorato ogni suo tentativo di ricongiungersi. In risposta “Quincy”, pur ammettendo che alcune delle sue azioni sono state egoistiche, le dice che nessuno, al suo posto, avrebbe potuto prendere le difficili decisioni che era stata costretta ad affrontare. Successivamente, quindi, Lynri coinvolge il Quincy virtuale in una serie di test in cui alla fine riesce a verificare che gli omicidi dei dottori Haynes e Yu (così come degli altri personaggi) avviene ogni qualvolta viene simulata la presentazione del prototipo del macchinario mnemonico, e né lui né Lynri sono presenti nella stanza dove avviene. Decisa ad arrivare al cuore di queste anomalie, Lynri incarica Quincy di recarsi nel laboratorio sotterraneo per osservare il nucleo di computazione, mentre lei si scollega dalla macchina per fare verifiche esterne. Giunto lì, mentre Quincy, come suggeritogli dalla donna, osserva l’accensione e l’attivazione del nucleo, improvvisamente vede una serie di giganteschi tentacoli irrompere nella stanza e attaccare e distruggere il computer. Dopo che Lynry raggiunge Quincy nel laboratorio, i due vengono approcciati dall’ “anomalia” che aveva distrutto il nucleo, e che si rivela essere Faye, che racconta loro la verità: ella è un’ intelligenza artificiale, introdotta da Neil Watts per gestire la simulazione in cui sia Quincy sia Lynri sono in realtà entità da lei create. Durante tale simulazione, tuttavia, Lynri, e altre sue varianti, avevano a loro volta creato ulteriori simulazioni per “ricreare” Quincy, e dunque hanno creato un numero eccessivo di tangenti, sovrapposte una sopra l'altra, che rischiano di far collassare e distruggere l’intera simulazione. Per tale motivo Faye, col ruolo di “custode” di quel mondo, è dovuta intervenire nella loro, così come in altre precedenti tangenti sotto la loro, rivelando che il loro era lo strato più alto e lontano dalla simulazione “primaria”. Malgrado ciò, essa rivela loro che la loro tangente è in realtà quella più vicina per eventi accaduti all’ “originale”, rivelando che la vita di Lynri era andata esattamente nello stesso modo, fino al momento in cui era stata costretta a scegliere tra la sua vita e quella del suo bambino. Nella realtà la donna aveva scelto di posticipare la propria terapia, per portare avanti regolarmente la gravidanza e far nascere il figlio senza alcun problema; inoltre lei e Quincy avevano deciso di abbandonare il nome Tobias e dargli il cognome di Linry, rivelando dunque che loro figlio è lo stesso Neil Watts. La terapia di Lynri, però, non era stata efficace per salvarla, concedendole solamente di poter vivere qualche anno per poter vedere il figlio crescere, relegata a letto o sulla sedia a rotelle; prima di morire, poi, era tornata alla villa della Fondazione per lasciare nel macchinario alcuni dei suoi ricordi, con la speranza che nel futuro ci sarebbe stato un modo per decriptarli. Ed infatti Neil, dopo aver scoperto, poco dopo la morte della madre, di aver ereditato da quest’ultima la sua malattia, ha seguito il suo stesso percorso di vita, dedicandosi intensamente agli studi di neuroscienze, fino a superare e perfezionare le sue ricerche. Rifiutato dalla Fondazione Yu-Haynes, non intenzionata ad assumerlo dopo ciò che era successo alla madre, Neil alla fine era riuscito, grazie anche all’aiuto della collega e amica Eva Rosalene, ad essere assunto nella ‘’Sigmund Agency’’, dove oltre ad occuparsi della sua attività di modifica delle memorie di pazienti moribondi, aveva trovato un modo per avanzare la tecnologia delle scoperte di Lynri e decriptare le sue memorie, e ha creato il macchinario che aveva dato origine alla simulazione dove si trovano attualmente. Come intuisce la stessa Linry, l’intento della simulazione è creare un mondo virtuale dove le memorie di qualsiasi individuo deceduto potessero sopravvivere lì, e permettere alle copie virtuali degli stessi di vivere e rivivere tutti i possibili scenari alternativi delle scelte della loro vita.

In seguito Faye rivela loro che la loro tangente è andata oltre i limiti degli eventi preimpostati, e per questo, tramite un grosso aeroplanino di carta li conduce sulla “Luna”, distrugge il loro mondo, e quello delle loro versioni alternative, che alla fine vengono ricongiunte in una sola coppia di Linry e Quincy. Successivamente l’intelligenza artificiale apre un portale in cui concede ai due, in base ai dati raccolti dalle loro precedenti interazioni, di vivere in una nuova simulazione, dove avrebbero ottenuto il loro lieto fine. Malgrado l’iniziale contrarietà di Lynri, che lamenta la futilità della loro esistenza e della loro realtà, avendo visto, afferma, tutto ciò che c’era da vedere, alla fine Quincy la convince a superare i propri dubbi e paure, e a seguirlo nella nuova “linea temporale”. In questa realtà Lynri viene curata dalla sua malattia, e vive una vita normale e serena con Quincy, crescendo assieme amorevolmente loro figlio Neil, e vedendolo legarsi a Eva, finché i due non si sposano, ed hanno a loro volta una figlia. E così Quincy e Lynri, divenuti ormai anziani, dopo aver vissuto la loro vita ideale in cui hanno potuto essere genitori e nonni, rivedono un’ultima volta Faye che prima di “cancellarli”, raggiunto il termine della loro simulazione, rivela che loro figlio Neil aveva assistito alle loro memorie e alla loro vita all’interno della simulazione, così da assicurarsi che i due avessero ottenuto la vita felice che tanto avevano sognato.

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Dopo il termine della simulazione, Neil all’interno della “sala di controllo” virtuale si confronta con Faye sui risultati della simulazione, finché non è costretto a scollegarsi dal macchinario. Viene, infatti, raggiunto al suo appartamento da Eva e gli altri suoi colleghi della ‘’Sigmund Agency’’ che lo invitano ad uscire con loro. Dopo aver visto Neil uscire fuori dall’appartamento, Eva tenta di chiudere la porta d’ingresso che egli aveva lasciato aperta, ma prima che possa farlo, la porta si chiude violentemente, come se qualcuno dall’interno l’avesse chiusa

Modalità di gioco

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  Lo stesso argomento in dettaglio: To the Moon § Modalità di gioco.

Come i titoli precedenti della saga, Impostor Factory è un gioco in cui le azioni che il giocatore saranno molto ridotte, e incideranno poco e nulla nell’avanzamento della trama. Il giocatore avrà il compito principale di muovere Quincy Reynard con i tasti direzionali o quelli WASD, e in alcune occasioni, col mouse può interagire con alcuni elementi o personaggi dei vari scenari di gioco. Nell’avanzare nelle memorie del passato di Lynri torna il sistema dei "link mnemonici", piccole sfere che hanno la funzione di "memento", e che devono essere raccolte interagendo con alcuni elementi dei luoghi, per oltrepassare alcune barriere, e procede alla successiva memoria. Tale procedimento, rispetto a To the Moon e Finding Paradise, è stato semplificato, con la mancanza dei puzzle e i minigiochi presenti nei suddetti titoli.

Sviluppo

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Lo sviluppo di Impostor Factory è stato annunciato per la prima volta da Kan Gao il 9 marzo 2019 sul suo profilo Youtube, tramite un video in cui è stato mostrato il menù di gioco assieme alla sua traccia musicale, ed una prima immagine di presentazione del gioco. [2] Qualche mese dopo, il 29 novembre, l'autore fa uscire un trailer dai toni scherzosi, in cui il gioco viene rinominato To the Moon 3, al termine del quale però annuncia l'uscita dello stesso per la fine del 2020 e lo presenta come uno dei titoli principali della saga.[3] Il primo, effettivo, trailer di Impostor Factory viene pubblicato, sempre sul canale Youtube di Kan Gao, il 5 agosto 2020, in cui vengono mostrate le prime immagini di gioco, e viene messo in evidenza il personaggio di Lynri come focale per la trama. [4] In seguito la data di uscita del gioco riceverà ulteriori ritardi: dapprima a novembre dello stesso anno, in un altro video Youtube, Kan Gao annuncia che per alcuni problemi tecnici il gioco sarebbe arrivato nella primavera del 2021.[5]; a luglio 2021, poi, nella hub notizie di Steam dedicata al gioco, l'autore si scusa nuovamente per il ritardo, affermando che il motivo di ciò è legato soprattutto al lavoro di localizzazione del gioco, e annuncia dunque che Impostor Factory sarebbe stato pubblicato entro Settembre dello stesso anno non solo in lingua originale inglese, ma in contemporanea tradotto anche in italiano, cinese, tedesco, francese, spagnolo, coreano, russo, portoghese[6] (e, a gennaio 2024, anche in turco).[7] Infine, dunque, il gioco ha fatto il suo debutto su Steam il 30 settembre 2021.[1]

Accoglienza

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Valutazioni professionali
Testata Giudizio
Everyeye.it 8/10
Eurogamer 8/10
SpazioGames.it 8.1/10
IGN 9.3/10
Multiplayer.it 8/10

Impostor Factory ha ricevuto fin dalla sua uscita elogi unanimi da parte della critica videoludica, che definisce il gioco l’ennesimo capolavoro della serie, dopo To the Moon e Finding Paradise. Come, infatti, afferma il portale Eurogamer “ Impostor Factory è una fiaba bella e triste”, che rispetto ai suoi predecessori riesce a migliorare l’alternanza tra momenti seri e drammatici, con altri più leggeri e divertenti, con numerose citazioni pop e alla cultura meme. Incontrano un buon riscontro anche i nuovi personaggi di Quincy e Lynri, che riescono a sopperire la mancanza delle “interazioni frizzanti” di Eva Rosalene e Neil Watts dei giochi precedenti. [8] Oltre ad essere elogiata la brillante scrittura di Kan Gao, apprezzata all’unanimità anche il comparto della colonna sonora, che Everyeye.it afferma riesce “ad alzare esponenzialmente il valore del lavoro di Kan Gao e crea il perfetto trasporto per le vicende” [9], e la veste grafica dei luoghi e gli sfondi che, malgrado i limiti del motore RPG Maker, Spaziogames.it afferma “abbraccia con amore scenografie dalla squisita fattura al pixel, capace di suscitare il dolce ricordo delle creazioni che sempre nei ‘90 spopolavano nelle sale giochi”. [10] Sebbene, poi, i critici siano più o meno concordi sul passo indietro e la semplificazione estrema dell’aspetto del gameplay rispetto ai titoli principali precedenti, alcuni di essi, come IGN, fanno notare che questo può essere visto come un punto di forza del gioco in quanto “esprime in maniera più efficace la propria filosofia con una narrazione che va dritta al punto, senza perdersi in filler e minigiochi che spezzano il ritmo”. [11]

Oltre a ciò, Impostor Factory ha ricevuto comunque qualche giudizio critico e commento negativo, con i recensori che in generale lo definiscono inferiore ai suoi predecessori, in quanto, a citare Everyeye.it, “Non ha la destabilizzante potenza di To The Moon, né l’equilibrio celebrale di Finding Paradise ”, creando uno squilibrio nell’approfondimento degli spunti introdotti nella narrazione. [9] Al di là, poi, delle critiche alla ridotta interattività e le azioni del giocatore, qualche feedback negativo è arrivato anche sulla parte finale di gioco, definita da Multiplayer.it ingarbugliata e che “non lascia lo stesso impatto emotivo dei suoi predecessori”.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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