Jenny Bassani

pittrice e scrittrice italiana (1924-2004)

Jenny (Eugenia) Bassani (Ferrara, 1924Firenze, 9 settembre 2004[1]) è stata una pittrice e scrittrice italiana.

Biografia modifica

Nata da una famiglia agiata della borghesia ebraica ferrarese, era figlia del medico Angelo Enrico Bassani (1885-1948) e di Dora Minerbi (1883-1987), musicista e figlia dello scienziato Cesare. Suo fratello maggiore era il celebre scrittore Giorgio. Fu quest'ultimo, notando la propensione di Jenny per l'arte, a inviarla a prendere lezioni private di disegno e pittura presso alcuni suoi amici, giacché la frequenza delle scuole pubbliche le era impedito a causa delle disposizioni antisemite vigenti in Italia a partire dal 1938. La sua figura compare anche tra i personaggi minori della vasta saga Il romanzo di Ferrara.

Jenny fu quindi allieva nel disegno e nella decorazione da Laura Bassani Fink[2] e successivamente dello scultore Roberto Rebecchi (che nel 1941 ritrasse il fratello di Jenny sia in gesso che bronzo[3][4]), del pittore Galileo Cattabriga[5] e dell'anziano docente Angelo Longanesi-Cattani. Le prime opere furono vedute della campagna ferrarese, ritratti, interni di abitazioni come ad esempio l'Interno di casa Cattabriga (1942) conservato presso la pinacoteca comunale di Bondeno o Veduta di Quacchio (1943).[2]

Trasferitasi in Toscana dopo la guerra, si perfezionò presso l'Accademia di belle arti di Firenze, frequentando i corsi di Giovanni Colacicchi e componendo da allora principalmente nature morte.

Sposatasi con il chirurgo livornese Rodolfo Liscia, ebbe tre figli tra cui Dora, futura storica dell'arte, continuando a dipingere su tela; contemporaneamente si dedicò alla decorazione di ceramiche,[6][2] alcune delle quali pervenute al Centro Studi Bassaniani con sede in Casa Minerbi-Del Sale a Ferrara.

Stimolata dal fratello maggiore Giorgio, Jenny coltivò anche la scrittura: nel 1997 pubblicò a Signa il libro autobiografico L'anzulòn e La storia passa dalla cucina (Pisa, 2000), ricettario di cucina ebraica illustrato da lei stessa. È rimasta sinora inedita una raccolta di racconti autobiografici a seguito della sua morte, avvenuta nel 2004.[2]

Note modifica

  1. ^ LETTERATURA: MORTA JENNY BASSANI, ISPIRO' AL FRATELLO I 'FINZI CONTINI', su www1.adnkronos.com. URL consultato il 9 maggio 2021.
  2. ^ a b c d Monica Benini e Lucio Scardino, "Jenny Bassani" in Verso Ferrara... Quaranta pittori ferraresi del '900, catalogo della mostra, Galleria MB arte, 1°/3/2008 - 30/4/2008, Ferrara, Liberty house, 2008, pp. 18-19.
  3. ^ Laura Gavioli ed Elisa Rebecchi (a cura di), Roberto Rebecchi - sculture dipinti incisioni, Urbana (PD), Collana La Boa, 2007, pp. 11 e 19.
  4. ^ Annamaria Andreoli, Franca De Leo et al, Giorgio Bassani: il giardino dei libri, catalogo della mostra, Biblioteca Nazionale Centrale, Roma, 2/12/2004 - 27/1/2005, Roma, De Luca, 2004, pp. 122 e 158.
  5. ^ Gianni Cerioli, Lucio Scardino, Galileo Cattabriga. Le montagne, Ferrara, 2007, pp. 30-31.
  6. ^ Per ogni cosa una stagione. Oggetti di liturgia domestica ebraica, Santa Croce sull'Arno, 2004, pp. 54-56.

Bibliografia modifica

  • Per ogni cosa una stagione. Oggetti di liturgia domestica ebraica, catalogo della mostra, Santa Croce sull'Arno, 2004
  • Isabella Cattania, Addio Jenny, ultima dei Bassani in Il Resto del Carlino, cronaca di Ferrara, 10 settembre 2004
  • Lucio Scardino, Giorgio Bassani e gli artisti ferraresi 1935-1955, in La carta e la tela, atti del convegno, Ravenna, 2020
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