Kim Fields

attrice statunitense

Kim Fields (New York, 12 maggio 1969) è un'attrice statunitense. Il suo nome completo è Kim Victoria Fields. Sposata con Johnathon Franklin Freeman fra il 1995 e il 2001, è stata in quel periodo accreditata con il nome di Kim Fields Freeman. È stata alla fine degli anni settanta la prima attrice bambina afroamericana a raggiungere il successo negli Stati Uniti in ruoli non stereotipati. Da allora ha conosciuto una lunga carriera al cinema e alla televisione.

Kim Fields

Biografia

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Kim Fields è nata a New York nel 1969, nel pieno della lotta per i diritti civili negli Stati Uniti, con la comunità afroamericana impegnata a contestare l'immagine stereotipata che di essa è stata data al cinema e in tv[1]: attori bambini come Steven Perry, Marc Copage, George Spell, Kevin Hooks, Erin Blunt e poi anche Todd Bridges e Gary Coleman si trovavano in prima fila in questa battaglia. La situazione era particolarmente difficile per le bambine afroamericana, il cui modello esclusivo era stato quello di "Topsy", la piccola schiava de La capanna dello zio Tom (1853), personaggio che al di là delle buone intenzioni dell'autore abolizionista Harriet Beecher Stowe si era trasformato in una pietosa caricatura, cui le poche attrici bambine afroamericane del passato (da Dorothy Morrison a Jannie Hoskins e Hannah Washington) si erano dovute loro malgrado adattare.[2]

Kim Fields è arrivata al successo con la sitcom L'albero delle mele, andata in onda sulla NBC fra il 1979 e il 1988. In questa serie ha interpretato il ruolo della studentessa Tootie Ramsey, teenager spiritosa e pettegola. Nella prima stagione è stata costretta a recitare sui pattini a rotelle in quanto non era abbastanza alta da garantire le giuste angolazioni nelle riprese; un'altra delle sue caratteristiche principali era l'apparecchio portato ai denti per qualche stagione. Pur avendo all'epoca meno di 14 anni, Kim ha dimostrato la sua precoce abilità nel recitare in situazioni drammatiche: il suo personaggio si imbatte in un fotografo pedofilo (ep. 2x14, Strane sessioni fotografiche), fa abuso di alcolici (ep. 3x01, Problema alcoolico), si lascia andare a crisi di fanatismo per il proprio idolo dello spettacolo (ep. 3x15, Starstruck), incontra una ragazza-squillo che vuole farla entrare nel giro della prostituzione (ep. 3x17, Fuga)

Nel 1979 ha interpretato il ruolo di Lidya Haley in Radici - Le nuove generazioni.

Nel 1980 ha interpretato nel film TV I figli del divorzio il ruolo drammatico di Denise, una giovane ginnasta che, a causa della separazione dei genitori, inizia a fare abuso di alcolici finendo così per rovinare la sua carriera.

Fra il 1993 e il 1998 ha interpretato il ruolo di Regine Hunter nella sit-com Living Single, mai trasmessa in Italia.

Nella sua carriera ha partecipato inoltre come guest star ad alcuni episodi di altre serie di successo, come Mork & Mindy, Il mio amico Arnold e Willy, il principe di Bel-Air.

Nel maggio 2007, sei anni dopo il divorzio dal primo marito, ha partorito un figlio, Alexander Sebastian, frutto della relazione con Christopher L. Morgan con cui si è poi sposata il 31 luglio dello stesso anno.

È laureata in scienze della comunicazione con specializzazione in giornalismo e produzione TV presso l'Università Pepperdine.

Riconoscimenti

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Filmografia

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Televisione

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Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Kim Fields è stata doppiata da:

  • Ilaria Stagni ne L'albero delle mele, The Facts of Life Goes to Paris, The Facts of Life Down Under, Quattro amiche, nuovi amori

Curiosità

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  • Kim Fields fu contattata, nel 1986, da una produzione televisiva indipendente italiana che la voleva come protagonista di una serie TV a episodi fantascientifica dal titolo Space Invaders, basata sul noto videogame, ma l'accordo fu annullato poco prima delle riprese dell'episodio pilota, per mancanza di fondi sufficienti a coprire le spese di produzione.
  1. ^ Donald Bogle, Toms, Coons, Mulattoes, Mammies & Bucks: An Interpretive History of Blacks in American Films (New York: Continuum, 1973, rev. 2001).
  2. ^ Robin Bernstein, Racial Innocence: Performing American Childhood from Slavery to Civil Rights, New York University Press, 2011.

Bibliografia

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  • (EN) David Dye, Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p. 75.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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