László Mednyánszky
László József Boldizsár Euszták Mednyánszky (in slovacco: Ladislav Jozef Baltazár Eustach Medňanský, in latino Ladislaus Josephus Balthasar Eustachius Mednyánszky; Beckov, 23 aprile 1852 – Vienna, 17 aprile 1919) è stato un pittore ungherese.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/34/Ladislav_Medny%C3%A1nszky.jpg/220px-Ladislav_Medny%C3%A1nszky.jpg)
Di origine aristocratica, ha trascorso gran parte della sua vita di artista viaggiando per l'Europa alternando lunghi periodi di isolamento, con altri in cui si mescolava con le persone di tutti i ceti sociali - nobili, artisti, contadini e soldati - molti dei quali divennero i soggetti dei suoi dipinti. Le sue più importanti opere raffigurano paesaggi naturali, mendicanti e persone al lavoro, in particolare della sua regione d'origine.
Biografia
modificaNacque a Beckov, nell'attuale Slovacchia, all'epoca parte del Regno d'Ungheria, da Eduard Mednyánszky e Maria Anna Mednyánszky (nata Szirmay), entrambi ricchi proprietari terrieri. Discendeva da una nobile famiglia con ascendenze slovacche, ungheresi e polacche. Una delle sue nonne, Eleonora Richer era di origine francese. La sua lingua madre era comunque l'ungherese e non è neanche sicuro sapesse parlare in slovacco. Nel 1861 si trasferì con la famiglia a Strážky, nel castello di suo nonno, Baltazar Szirmay, vicino a Spišská Belá, nel nord-est della Slovacchia, dove trascorse l'adolescenza. Questi luoghi sarebbero diventati lo sfondo per molte sue opere.
Dopo gli studi superiori a Kežmarok, vicino a casa sua, Mednyánszky si iscrisse all'Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera nel 1872-1873. Insoddisfatto di Monaco, si trasferì a Parigi per frequentare l'École des Beaux-Arts. Dopo la morte del suo professore, Isidore Pils, nel 1875, lasciò l'École e cominciò a dipingere in proprio a Montmartre. Tornò a Strážky dopo il 1877 per continuare a dipingere, e successivamente viaggiò molto in Europa: prima in Alta Ungheria, sua terra natale, poi visitò Budapest, Vienna, Parigi. Nell'autunno del 1877 soggiornò a Szolnok, città che era punto di riferimento degli artisti ungheresi dell'epoca, in seguito fece un lungo viaggio in Italia dal 1878. Negli anni successivi visse sempre tra Parigi e Strážky: continuò sempre a lavorare pur avendo esposto una sola volta nel 1897 presso la galleria di Georges Petit. Negli anni tra il 1905 e il 1911 ha vissuto a Budapest, per poi trasferirsi a Vienna.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, Mednyánszky era di nuovo a Budapest. Lavorò come corrispondente di guerra sulle linee austro-ungariche in Galizia, in Serbia e in Alto Adige e rimase gravemente ferito al fronte. Nella primavera del 1918 tornò a Strážky per riprendersi dalle ferite riportate in guerra, ma la sua salute non migliorò e dopo aver trascorso ancora qualche mese di lavoro a Budapest, morì nella primavera del 1919 a Vienna.
L'opera
modificaLe opere di Mednyánszky si riconoscono in gran parte nella tradizione impressionista, con influenze provenienti dal Simbolismo e dall'Art Nouveau. Le sue opere raffigurano scene di paesaggi naturali nelle diverse stagioni e suoi soggetti preferiti sono i poveri, i contadini e gli operai. Lo sfondo preferito delle sue opere sono i paesaggi della sua terra, la Slovacchia, dai Carpazi alla Grande pianura ungherese. Dipinse anche i ritratti di suoi parenti e amici, e di molti soldati mentre era corrispondente di guerra.
Molte sue opere sono attualmente esposte nella Galleria Nazionale Slovacca di Bratislava e al castello di Strážky, che è stato donato allo stato dalla nipote Margita Czóbel nel 1972 e oggi è sotto l'amministrazione della stessa Galleria Nazionale. Dal 1992 questo castello ospita un'esposizione permanente delle sue opere.
Altre opere si trovano a Budapest presso la Galleria Nazionale Ungherese. Un gran numero delle sue opere è tuttavia andato distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Galleria d'immagini
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Vecchio Mendicante (ca 1880)
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Pescatore (1890)
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Alberi gelati (1892)
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Porte di Ferro sul Danubio (1900)
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Colline a primavera (1903)
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Cortile d'inverno (1910)
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Accampamento
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Foresta con le croci
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In Serbia (1914)
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Cercando i pidocchi (ca 1915)
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Soldati (ca.1914)
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Attacco Aereo
Bibliografia
modifica- Marcel Cornis-Pope, John Neubauer, History of the literary cultures of East-Central Europe: junctures and disjunctures in the 19th and 20th centuries, John Benjamins Publishing Company, 2006.
- Simon, Andrew L. (1998). Made in Hungary: Hungarian Contributions to Universal Culture. ISBN 0966573420
- Simons, Mary (2 October 1988). "Budapest As a City Of Museums". The New York Times. Retrieved 13 May 2008.
- Genocchio, Benjamin (11 January 2004). "ART REVIEW; Foreigners in Strange Lands, But at Home in the World". The New York Times. 13 May 2008.
- Katarína Bajcurová, Iveta Ledecká (a cura di), Il modernismo slovacco. La Patria e il Mondo (catalogo della mostra), Musei San Domenico, Forlì, 2016.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su László Mednyánszky
Collegamenti esterni
modifica- (DE) László Mednyánszky (XML), in Dizionario biografico austriaco 1815-1950.
- (EN) Opere di László Mednyánszky, su Open Library, Internet Archive.
- Slovak art collections [collegamento interrotto], su webumenia.sk.
- Opere di László Mednyánszky, su hung-art.hu.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 52585539 · ISNI (EN) 0000 0000 8382 8073 · Europeana agent/base/54003 · ULAN (EN) 500031642 · LCCN (EN) n83204828 · GND (DE) 123004071 · BNE (ES) XX1027617 (data) · BNF (FR) cb155234181 (data) · CONOR.SI (SL) 41738339 |
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