Luigi Gallo (militare)

militare italiano, medaglia d'oro al valor militare

Luigi Gallo (Roma, 1915Battaglia di Nibeiwa, 9 dicembre 1940) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Luigi Gallo
NascitaRoma, 1915
MorteBattaglia di Nibeiwa, 9 dicembre 1940
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoRegio corpo truppe coloniali della Libia
RepartoIII Gruppo motorizzato, Raggruppamento sahariano "Maletti"
Anni di servizio1932-1941
GradoTenente in s.p.e.
ComandantiPietro Maletti
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nord Africa
BattaglieInvasione italiana dell'Egitto
Comandante di17ª Compagnia cannoni anticarro da 47/32
Decorazionivedi qui
Studi militariRegia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Biografia modifica

Nacque a Roma nel 1915, figlio di Arturo, di professione medico, e di Lucia Sogliano.[2] Figlio di ufficiale medico, Conseguita la maturità classica presso il Liceo di Conversano, si arruolò nel Regio Esercito iniziando a frequentare il 26 ottobre 1933 la Regia Accademia Militare di fanteria e Cavalleria di Modena uscendone due anni dopo con il grado di sottotenente dell'arma di fanteria.[1] Frequentato il corso di applicazione d'arma a Parma fu assegnato al 17º Reggimento fanteria a Cesena e dopo pochi mesi, il 18 settembre 1937, si trasferiva con il reggimento, facente parte del XXI Corpo d’armata di nuova formazione, a Derna in Cirenaica.[1] Promosso tenente nell'ottobre successivo chiese, ed ottenne, il trasferimento nel Regio corpo truppe coloniali della Libia. Assegnato al XVIII Battaglione indigeni fu per oltre un anno istruttore del I Reparto paracadutisti indigeni della Libia.[1] Frequentato in Italia il 22º Corso di osservazione aerea nel 1939, ritornava in Africa Settentrionale Italiana e all'inizio delle ostilità con la Francia e la Gran Bretagna assunse il comando della 17ª Compagnia cannoni anticarro da 47/32 del Raggruppamento sahariano "Maletti".[1] Cadde in combattimento ad Alam el Nibeiwa il 9 dicembre 1940, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze modifica

«Forgiatore di audaci paracadutisti libici, distinto per i suoi arditissimi lanci, passato al comando di una compagnia cannoni da 47/32 dislocata in caposaldo sito in zona desertica, l’organizzava e addestrava a duri cimenti con singolare perizia ed inesausto ardore bellico conseguendo, in successive aspre azioni offensive contro mezzi blindati, risultati concreti, esclusivamente in virtù di capacità di comando e spiccato valore personale. In tragica situazione, determinata da poderoso attacco di ingenti forze corazzate e autotrasportate, sostenute da imponenti bombardamenti aerei e terrestri, reagiva con tenacia indomita, benché l’intrepido reparto fosse fatto segno, quale unico mezzo anticarro del caposaldo, a violento micidiale fuoco di ogni calibro. Sconvolta ogni difesa, decimate le unità laterali, pressato alle minime distanze e infine circondato, eroico superstite, persisteva nella titanica azione. Intimata gli la resa, protraeva la cruenta impari lotta con stoica fermezza, cadendo infine mortalmente colpito, sul pezzo arroventato da lui strenuamente difeso. Sublime esempio di preclari virtù militari, col sacrifizio estremo ha tenuto in grande onore il prestigio delle armi d’Italia. A.S., novembre - dicembre 1940.[3]»
— Decreto del Capo Provvisorio dello Stato del 22 giugno 1949.

Note modifica

Annotazioni modifica


Fonti modifica

  1. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 487.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Gallo, Luigi, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

  • Gallo, Luigi, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.