Marina Micciulla

pallamanista italiana

Marina Micciulla (Siracusa, 23 settembre 1986) è una pallamanista italiana.

Marina Micciulla
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Pallamano
RuoloPivot
Carriera
Squadre di club
2000-2006EOS Siracusa
2006-2007 Venus Marsala
2007-2009Messana
2009-2010Vigasio
2010-2011 Floridia
2011-2012 Hybla Major Avola
2012-2015Albatro Siracusa
2015 Scinà Palermo
2018-Aretusa
Nazionale
2009Italia (bandiera) Italia
 

Carriera

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Giocatore

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Inizia a praticare la pallamano nella gloriosa società dell'EOS Siracusa della presidente Maria Zocco. Con la formazione della sua città ha praticamente giocato in tutte le categorie conquistando anche diversi titoli a livello giovanile. Dopo la scomparsa dell’EOS[1], la Micciulla inizia a girovagare disputando eccellenti campionati di Serie A1 con le maglie della Venus Marsala, HC Messana e Vigasio[2][3], che gli permetteranno di indossare anche la maglia della rappresentativa azzurra. Nel 2010 torna a Siracusa, sponda HC Floridia, vincendo il campionato di Serie A2, per poi passare all'Hybla Major Avola sempre in seconda serie. Per un triennio ha fatto parte della società Albatro Siracusa, con cui ha disputato e vinto il campionato di Serie B regionale nella stagione 2013-2014. Nel 2015 indossa la casacca dello Scinà Palermo, voluta fortemente dal tecnico Salvo Cardaci, che in passato aveva allenato la Micciulla in Serie A1 a Messina, nella stagione 2008-2009[4][5]. Dal 2018 torna a giocare a Siracusa, alla Pallamano Aretusa, militando nel campionato di Serie A2.

Nazionale

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Nel luglio 2009 stata convocata nella rappresentativa azzurra, partecipando alle Universiadi di Pescara.

Palmarès

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Giocatore

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EOS Siracusa: 1999-2000
  1. ^ Annuario 1999-00 [collegamento interrotto], su figh.it. URL consultato il 26 novembre 2018.
  2. ^ Annuario 2000-01 [collegamento interrotto], su figh.it. URL consultato il 26 novembre 2018.
  3. ^ Annuario 2001-02 [collegamento interrotto], su figh.it. URL consultato il 26 novembre 2018.
  4. ^ Annuario 2002-03 [collegamento interrotto], su figh.it. URL consultato il 26 novembre 2018.
  5. ^ Annuario 2003-04 [collegamento interrotto], su figh.it. URL consultato il 26 novembre 2018.