Martín Sastre

regista e artista uruguaiano

Martín Sastre (Montevideo, 13 febbraio 1976) è un regista e artista uruguaiano vincitore del Premio ALMA alla migliore sceneggiatura e la Biznaga d'argento al miglior film al Festival di Malaga 2011[1].

Martín Sastre (a destra) e Natalia Oreiro durante la première di Miss Tacuarembó a Montevideo 2010

Biografia modifica

Martín Sastre è nato nell'Ospedale Britannico di Montevideo, città dove è cresciuto e ha cominciato a studiare cinema all'età di 8 anni.[2]

Percorso artistico modifica

Nel 2002 fu premiato con la borsa di studio della Fundación Carolina per risiedere a Madrid dove realizzò la Trilogia Iberoamericana, una trilogia di video formata da Videoart: The Iberoamerican Legend, Montevideo: The Dark Side of the Pop y Bolivia 3: Confederation Next.

Nel 2003 crea The Martin Sastre Foundation for the Super Poor Art sotto lo slogan Adotta un artista latinoamericano, permettendo così l'esistenza di mecenati disposti e favorire l'entrata al circuito internazionale dell'arte a giovani artisti latinoamericani attraverso donazioni via internet.[3]

Nel 2004 fu premiato con il Premio per Giovani Artisti concesso dalla Comunidad de Madrid dentro de Fiera d'Arte Contemporaneo ARCO[4] e il suo video Bolivia 3: Confederation Next, dove lotta contro l'artista statunitense Matthew Barney, viene selezionato per rappresentare Uruguay nella Biennale di San Paolo.[5]

Nel 2005, Sastre presenta alla Biennale di Venezia l'opera Diana: The Rose Conspiracy, un cortometraggio dove l'artista immagina di aver scoperto che la Principessa Diana morta a Parigi nel 2007, in realtà vive nascosta in un quartiere della periferia di Montevideo.[6] Nello stesso anno, la Fondazione Martín Sastre concede una borsa di studio a tre artisti tedeschi della Bauhaus di Weimar per vivere a Montevideo attraverso il programma Essere un Artista Latinoamericano.[7]

Nel 2008, gli viene conferito il Premio Fundación Faena e realizza il video Cosa pretende lei da me? (¿Qué pretende Usted de mi?) un messaggio di tutta Argentina diretto al Fondo Monetario Internazionale che vede come protagonista l'attrice e sex simbol latinoamericana, Isabel Sarli.[8] Nello stesso anno comincia la produzione del suo primo lungometraggio, Miss Tacuarembó. Il film vede la presenza dell'attrice e cantante Natalia Oreiro come protagonista.[9]

U from Uruguay modifica

U From Uruguay, conosciuto anche come Il profumo di Pepe, è un'opera concettuale di un profumo artigianale realizzato dall'artista con essenze estratte dai fiori coltivati dal Presidente d'Uruguay José Mujica. Il 90% del ricavato della vendita all'asta del profumo è stato destinato alla creazione del primo Fondo Nazionale d'Arte Contemporanea a favore degli artisti latinoamericani.

La fragranza fu realizzata pochi mesi più tardi che l'artista raccogliesse assieme a Mujica e sua moglie, la senatrice Lucía Topolansky, crisantemi ed erbe silvestri autoctone dell'Uruguay nella fattoria Rincón de Cerro, luogo dove risiedono il presidente e la consorte.

Della fragranza U From Uruguay esistono unicamente tre flaconi in tutto il mondo, il primo appartiene al presidente Mujica mentre il secondo si trova in mano del suo creatore. L'unico esemplare in vendita fu battuto all'asta il 31 maggio 2013 durante l'inaugurazione del padiglione dell'IILA (Istituto Italo-Latino Americano) durante la 55ª Biennale di Venezia.[10]

U From Uruguay è stato acquistato per 50.000 dollari dell'imprenditore argentino Alan Faena grazie all'intervenzione dell'artista argentina Marta Minujín come ambasciatrice.

La offerta finale di Minujín ha trasformato il flacone da 33 millilitri di U from Uruguay si convertisse nel profumo più caro del mondo, superando così la fragranza Imperial Majesty creata nel 1872 a richiesta della Regina Vittoria d’Inghilterra del valore di 1400 dollari il millilitro, fabbricata attualmente da Clive Christian.

U From Uruguay è l'inizio di un progetto intorno alla figura del Presidente Mujica e il suo sdoppiamento come icona globale di un mondo che osserva il futuro con incertezza.

Cinema modifica

Nel marzo del 2010, Sastre comincia a girare il suo primo film intitolato Miss Tacuarembó; la pellicola arrivò in Spagna nel maggio 2011, mentre non fu mai proiettata in Italia. Il cast di Miss Tacuarembó include Natalia Oreiro, Mike Amigorena, Mirella Pascual, Rossy de Palma, Diego Reinhold e Sofía Silvera e Mateo Capo nel ruolo di Natalia e Carlos da bambini.

Trama modifica

Natalia, una bambina che cresce durante gli anni ottanta, influenzata dalla telenovela Cristal e dal film Flashdance, nella lontana e piccola cittadina di Tacuarembó (Uruguay), scopre che essere incoronata Miss Tacuarembó è l'unica possibilità di lasciarsi alle spalle il suo noioso popolo natale per emigrare a una grande città e convertirsi in una stella. Però, la vita che condurrà da adulta la vedrà diventare una cantante in un parco d'attrazione a tema religioso a Buenos Aires (Cristo Park), molto lontano dai suoi sogni di infanzia.

Filmografia modifica

  • Miss Tacuarembó, 2010
  • Ángel, 2013

Videografia modifica

  • 2000 The E! True Hollywood Story, Heidiboy Channel
  • 2001 Masturbated Virgin I, Masturbated Virgin II, Sor Kitty: The Missonary Nun
  • 2002 Videoart: The Iberoamerican Legend, The Iberoamerican Videoart Awards
  • 2003 The Martin Sastre Foundation, Nadia walks with me
  • 2004 Montevideo: The Dark Side of the Pop, La Mano en el Fuego, Bolivia 3: Confederation Next
  • 2005 Diana: The Rose Conspiracy
  • 2006 Freaky Birthday: When Robbie became Martin
  • 2007 Lala meets Barney, Fiebre Forever
  • 2008 Kim x Liz, Madonna meets Sor Kitty (Latins do it better)
  • 2009 ¿Qué pretende Usted de mí? Mensaje de la Argentina al Fondo Monetario Internacional

Mostre individuali modifica

2010:Miss Tacuarembo

Mostre collettive modifica

Note modifica

  1. ^ 'Miss Tacuarembó' y 'Boleto al paraiso' ganan en ZonaZine y Territorio Latino. SUR.es
  2. ^ Videobrasil, su sescsp.org.br. URL consultato il 2009 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  3. ^ Martín Sastre Videoart gallery, su martinsastre.com. URL consultato il 2009.
  4. ^ Martín Sastre ganó primer premio - Cultura - 14 de febrero de 2004, su larepublica.com.uy. URL consultato il 2009 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2007).
  5. ^ 26ª Bienal de São Paulo, 2004: Artistas (versión para imprimir), su universes-in-universe.de. URL consultato il 2009.
  6. ^ Vídeo do artista Martín Sastre revive Lady Di em favela uruguaia - 24/08/2005 - Reuters - Entretenimento, su diversao.uol.com.br. URL consultato il 2009 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2006).
  7. ^ Martin Sastre Foundation: Be a latinamerikan artist (Stipendium), su acc-weimar.de. URL consultato il 2009 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2009).
  8. ^ Martín Sastre recibió el Premio F a las Artes - Cultura - 13 de mayo de 2008, su larepublica.com.uy. URL consultato il 2009.
  9. ^ Revista Caras, su caras.uol.com.ar. URL consultato il 2009 (archiviato dall'url originale il 20 agosto 2008).
  10. ^ Adnkronos, su adnkronos.com. URL consultato il 3 febbraio 2016.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN171296916 · ISNI (EN0000 0001 2040 5134 · Europeana agent/base/57285 · LCCN (ENno2011098357 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011098357