Mucuna pruriens

specie di pianta della famiglia Fabales

Mucuna pruriens (L.) DC. è una pianta della famiglia delle Fabacee (o Leguminose)[1].

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Mucuna pruriens
Infiorescenza
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Fabidi
Ordine Fabales
Famiglia Fabaceae
Sottofamiglia Faboideae
Tribù Phaseoleae
Genere Mucuna
Specie M. pruriens
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Famiglia Fabales
Genere Mucuna
Specie M. pruriens
Nomenclatura binomiale
Mucuna pruriens
(L.) DC.

È un legume nativo dell'Africa tropicale e dell'Asia, ampiamente naturalizzato e coltivato. La pianta è conosciuta localmente con molti nomi facenti spesso riferimento al prurito ed alla irritazione, che è recata dal contatto con le foglie ed i baccelli. Ha valore d'uso agricolo e orticolo ed ha una gamma di proprietà medicinali.

Descrizione modifica

La pianta è un arbusto rampicante volubile (si avvolge ai supporti come i fagioli) annuale con fusti che possono raggiungere oltre 15 m di lunghezza.[senza fonte] Quando la pianta è giovane è quasi completamente ricoperta di peli, ma allo stato adulto diviene pressoché glabra. Le foglie sono tripennate, ovali od obovate, a volte romboidali, i bordi delle fogliole sono spesso fortemente scanalati con apici appuntiti.

I fiori sono raccolti in grappoli pendenti lunghi da 10 a 32 cm, i fiori sul grappolo di norma sono piuttosto numerosi, (minimo 3-5). I piccioli fiorali sono brevi e nascono all'ascella di piccole foglie del grappolo. I petali violacei o bianchi sono lunghi da 2,5 fino a 3,8 cm.

I baccelli si sviluppano sull'asse del grappolo con una lunghezza da 4 a 13 cm, ed una larghezza da 1 a 2 cm. Ogni baccello ha fino a sette semi. La buccia del baccello è molto pelosa con peli fitti di colore giallo arancio.

I semi sono appiattiti di forma ellissoide, quasi rotondi (da 1 a 1,5 cm asse minore, fino a 1,9 cm asse maggiore, per uno spessore da 0,4 a 0,7 cm. Il peso secco dei semi è da 55 a 85 g per 100 semi.

L'ilo (la base del funicolo che collega la placenta al seme) è circondata da un evidente arillo.

L'imponente effetto irritante e pruriginoso dei peli è dovuto ad un alcaloide, la mucunaina.

Usi modifica

M. pruriens è una pianta da foraggio diffusa nelle zone tropicali. A tal fine, l'intero pianta è somministrata agli animali, come fieno secco o sotto forma di semi. Il fieno secco contiene il 11-23% di proteine grezze (con il 35-40% di fibre grezze), i semi (fagioli) secchi contengono fino a 25-30% di proteine grezze.[senza fonte]

La pianta è coltivata in Benin (Africa), ed in Vietnam (Asia) per la limitazione biologica della Imperata cylindrica, considerata gravemente infestante.[senza fonte]

Per contro in alcuni parchi naturali della Florida la Mucuna è ritenuta invasiva, dato che occupa terreno smosso e disturbato marginale, in sostituzione della flora naturale.

I semi secchi, tostati sono stati usati come succedaneo del caffè.

La pianta è commestibile per l'uomo dopo cottura (sia i germogli freschi, che i fagioli).[senza fonte] I germogli o i semi devono essere messi a macerare in acqua per mezz'ora, 48 ore prima della cottura e l'acqua di cottura deve essere cambiata più volte. La presenza della L-dopa in quantità massiccia è tossica, con la macerazione e l'eliminazione dell'acqua di cottura si ottiene il percolamento della L-dopa e la trasformazione in prodotto adatto al consumo umano.

Il consumo senza trattamento è ammesso per tutti gli animali ruminanti, mentre non è ammesso (tossico) per tutti gli altri animali non ruminanti (cavalli, maiali, pollame).

Usi medicinali modifica

La pianta, e soprattutto i semi, contengono la L-dopa (levodopa) aminoacido intermedio alla via metabolica umana per la dopamina. A causa di tale proprietà preparati standardizzati della pianta sono stati proposti per il trattamento della malattia di Parkinson.[2]

Note modifica

  1. ^ (EN) Mucuna pruriens, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 maggio 2023.
  2. ^ (EN) Katzenschlager, R. et al., Mucuna pruriens in Parkinson's disease: a double blind clinical and pharmacological study, in Journal of Neurology Neurosurgery and Psychiatry, 75 (12), 2004, pp. 1672-7, DOI:10.1136/jnnp.2003.028761.

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