Naufragio
Il naufragio è la perdita totale di una nave o di una imbarcazione per cause accidentali cui può far seguito, anche se non necessariamente, la sua completa sommersione. Sono pertanto esclusi gli atti di guerra per i quali si usa il termine generico "affondamento"[1].
Tipologie di sinistri marittimi cause di naufragioModifica
Tra le varie tipologie di sinistri marittimi che possono essere causa di perdita totale della nave, si hanno:
ArenamentoModifica
Fermare una barca con la chiglia appoggiata sul fondo sabbioso
AvariaModifica
Un cedimento o perdita nello scafo può provocare l'allagamento e quindi il venire a mancare della spinta idrostatica. Il problema è particolarmente rilevante nelle imbarcazioni in legno. Un guasto ai motori o al timone può rendere la nave ingovernabile e quindi indirettamente condurre al naufragio per esempio in seguito a collisione con gli scogli.
CollisioneModifica
FallaModifica
IncaglioModifica
IncendioModifica
InstabilitàModifica
Se la dislocazione delle masse è tale per cui il centro di massa si porta al di sopra del metacentro, l'imbarcazione può facilmente inclinarsi lateralmente. Se le aperture non a tenuta d'acqua vengono a trovarsi sotto la linea di galleggiamento, può verificarsi un allagamento.
Il rischio era (ed è tuttora) particolarmente presente in quelle imbarcazioni nelle quali lo stivaggio si opera senza l'uso dei container. In tal caso se i materiali depositati nella stiva non sono stati ben rizzati possono spostarsi anche violentemente, in seguito al moto ondoso, e causare l'inclinazione della nave.
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Molti incidenti sono occorsi in seguito ad errori dell'equipaggio, che hanno causato o non evitato la collisione con rocce, iceberg (famoso è il caso del RMS Titanic) o altre navi. In epoca moderna la presenza di mezzi di navigazione tecnologici come GPS, radiofari, Radar e sonar, uniti al notevole dettaglio sulla stima della posizione degli ostacoli, ha notevolmente aumentato la precisione della navigazione. In passato la navigazione basata sulla triangolazione e sulla bussola magnetica era più esposta al rischio di collisioni. Tuttavia, la navigazione in acque basse è considerata pericolosa anche al giorno d'oggi.
Eventi meteorologiciModifica
Cattive condizioni meteorologiche pericolose per la navigazione possono essere il vento forte, la ridotta visibilità dovuta a nebbia o il freddo intenso. Il vento agisce sollevando le onde, le quali rendono ancora più pericolosa la navigazione in acqua basse e stressano le strutture dello scafo. Per ridurre l'impatto delle onde sulle fiancate la nave deve procedere trasversalmente alle creste delle onde. La spinta del vento sottopone a sforzi anche le strutture superiori delle navi, in particolare le alberature e le vele. Il vento può facilmente portare l'imbarcazione fuori rotta e provocare l'impatto con scogli e altre navi.
Il freddo intenso rende le strutture metalliche più fragili e meno resistenti. La formazione di blocchi di ghiaccio può ridurre la stabilità della nave.
Attacchi mariniModifica
Anche se rarissimi, vi sono stati casi di affondamenti causati da attacchi da parte della fauna marina, come sembra essere stato quello della baleniera Essex.
I naufragi più famosiModifica
- Baleniera Essex - 20 novembre 1820, 2 morti (a bordo) 14 morti (nelle lance di salvataggio)
- Tayleur - 21 gennaio 1854, 380 morti
- Central America - 11 settembre 1857, circa 425 morti
- Lady Elgin - 7 settembre 1860, circa 400 morti
- Sultana (esplosione sul fiume Mississippi) - 27 aprile 1865, circa 1.700 morti
- RMS Atlantic - 1º aprile 1873, 546 morti
- General Slocum (incendio sull'East River) - 15 giugno 1904, 1021 morti
- Principessa Jolanda - 22 settembre 1907, nessun morto (affondata durante il varo)
- RMS Titanic - 15 aprile 1912, 1.503-1.523 morti
- Empress of Ireland - 30 maggio 1914, 1.012 morti
- Eastland - 24 luglio 1915, 845 morti
- Príncipe de Asturias - 5 marzo 1916, 1.245 morti.
- Iolaire - 1º gennaio 1919, almeno 205 morti
- Principessa Mafalda - 25 ottobre 1927, 314 morti
- Oria - 12 febbraio 1944, colto da una tempesta naufraga presso Capo Sunio, 4.000 prigionieri di guerra italiani morti
- Princess Victoria 31 gennaio 1953, 132 morti
- Novorossiysk - 29 ottobre 1955, 608 morti
- Andrea Doria - 26 luglio 1956, 45 morti
- Marina D'Aequa - 29 dicembre 1981, 30 morti
- Admiral Nachimov - 31 agosto 1986, 423 morti
- Herald of Free Enterprise - 6 marzo 1987, 134 morti
- Moby Prince - 10 aprile 1991, 140 morti
- Estonia - 28 settembre 1994, 852 morti
- Achille Lauro - 2 dicembre 1994, 2 morti
- F174 - 25 dicembre 1996, 289 morti
- Katër i Radës - 28 marzo 1997, almeno 85 morti
- Kursk - sottomarino nucleare russo, 12 agosto 2000, 118 morti
- Costa Concordia - 13 gennaio 2012, 32 morti
- Sewol - traghetto sudcoreano, 16 aprile 2014, 295 morti, 9 dispersi
- ARA San Juan (S-42) - sottomarino argentino, 15 novembre 2017, 44 morti
- Rodi - motopeschereccio italiano, 23 dicembre 1970; 10 morti
NoteModifica
BibliografiaModifica
Fonti normative italianeModifica
- Regio decreto 8 luglio 1938, n. 1415, in materia di "Approvazione dei testi della legge di guerra e della legge di neutralità" aggiornato.
- Regio decreto 5 settembre 1938, n. 1823, in materia di "Norme di procedura per i giudizi davanti al Tribunale delle prede" aggiornato.
- Regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, in materia di "Codice della navigazione" aggiornato.
- Decreto del presidente della Repubblica 28 giugno 1949, n. 631, in materia di "Regolamento per la navigazione interna".
- Decreto del presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328, in materia di "Regolamento per l'esecuzione del Codice della navigazione (Navigazione marittima)" aggiornato.
TestiModifica
- Costa Giancarlo, Dal Titanic all'Andrea Doria. storie di naufragi del xx secolo, Ed. Gribaudo.
- K.C. Barnaby I più importanti disastri navali Editore Mursia ISBN 9788842536512.
- Isabella Vincentini, Varianti da un naufragio. Il viaggio marino dai simbolisti ai post-ermetici, Mursia, Milano, 1994.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikiquote contiene citazioni sul naufragio
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «naufragio»
- Wikinotizie contiene notizie di attualità sul naufragio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul naufragio
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85121666 · GND (DE) 4179573-8 · BNF (FR) cb11938617s (data) · BNE (ES) XX525698 (data) |
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