Affondamento

evento in cui un'imbarcazione si inabissa sotto la superficie dell'acqua ed è incapace di riemergere.
Disambiguazione – Se stai cercando l'evento sinistroso causato per fatto accidentale fortuito, doloso o colposo, vedi naufragio.

Affondamento è il termine con il quale, nell'uso comune della terminologia nautica della lingua italiana, si indica l'azione bellica volontaria posta in essere per ottenere la sommersione completa di un'imbarcazione[1] o di una nave, sia essa passeggeri (considerato crimine di guerra) o mercantile civile (obiettivo legittimo solo se appartenente a potenza non neutrale), o nave da guerra e/o sottomarino militare.

Autoaffondamento dell'incrociatore francese Marseillaise a Tolone, 27 novembre 1942

Gergalmente, nel caso tale azione non riesca a raggiungere lo scopo con la dichiarazione di "perdita totale" e la cancellazione dai registri del naviglio (militare o civile), si parla di «semiaffondamento», mentre per l'azione di sabotaggio intenzionale per evitare la cattura della nave da parte del nemico si parla di «autoaffondamento».

Sono quindi escluse da tale definizione tutte le fattispecie di sinistri marittimi che portino alla perdita della nave (ovvero di innavigabilità assoluta della stessa) causata per fatto accidentale fortuito, doloso o colposo, per le quali si utilizza invece il termine generico di "naufragio"[2] come definito dal codice della navigazione e leggi collegate.

Affondamenti celebri modifica

 
Manifesto propagandistico della seconda guerra mondiale.

Autoaffondamenti celebri modifica

Note modifica

Bibliografia modifica

Fonti normative internazionali modifica

Fonti normative italiane modifica

Manuali modifica

Saggi storici modifica

Voci correlate modifica

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