Olimpiadi degli scacchi del 1962

Le Olimpiadi degli scacchi del 1962 furono la quindicesima edizione ufficiale, organizzata dalla FIDE, della competizione. Si tennero a Varna, in Bulgaria, dal 15 settembre al 10 ottobre; l'unico torneo previsto era quello open.[1]

Olimpiadi degli scacchi del 1962
Competizione Olimpiadi degli scacchi
Sport scacchi
Edizione 15ª
Organizzatore FIDE
Date dal 15 settembre 1962
al 10 ottobre 1962
Luogo Bandiera della Bulgaria Bulgaria
Varna
Partecipanti 37 squadre per un totale di 220 giocatori
Nazioni 36
Formula torneo a due fasi open con gironi all'italiana
Risultati
Oro Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
(6º titolo)
Argento Bandiera della Jugoslavia Jugoslavia
Bronzo Bandiera dell'Argentina Argentina
Quarto Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Statistiche
Incontri disputati 1452
Cronologia della competizione

I giocatori partecipanti a questa edizione delle Olimpiadi furono 220 di 37 nazioni; Indonesia ed Ecuador, sebbene iscritte, non parteciparono. Le squadre vennero divise in quattro gironi all'italiana, e successivamente disputarono tre finali diverse, rispettivamente di 12 squadre (finali A e B) e 14 squadre (finale C): infatti in quest'ultima, disputatasi con il sistema svizzero per far giocare un numero uguale di partite a tutte le squadre, per garantire un numero pari di concorrenti fu aggiunta una seconda squadra della Bulgaria, che gareggiò fuori competizione.

Il regolamento presentava una novità: fu impedito infatti ai giocatori di accordarsi per una patta prima della trentesima mossa. Questa regola era stata approvata per diminuire il numero di partite finite in pareggio senza vera competizione, che erano aumentate nelle edizioni precedenti. La regola non funzionò bene, anche perché era sempre possibile causare una patta per ripetizione di mosse.

L'arbitro principale del torneo era il Grande maestro cecoslovacco Salo Flohr.

Prima fase

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Nella tabella seguente sono elencati i gruppi in cui vennero divise le squadre. In grassetto sono evidenziate le squadre qualificate alla finale A, in corsivo quelle qualificate alla finale B.

Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 4
  Belgio   Bulgaria   Cecoslovacchia   Albania
  Germania Est   Israele   Cipro   Argentina
  Germania Ovest   Mongolia   Finlandia   Austria
  Grecia   Porto Rico   Francia   Cuba
  Norvegia   Romania   Islanda   Danimarca
  Spagna   Stati Uniti   Jugoslavia   India
  Svezia   Svizzera   Lussemburgo   Inghilterra
  Turchia   Tunisia   Paesi Bassi   Iran
  Unione Sovietica   Polonia   Irlanda
  Uruguay   Ungheria

Nei primi due gironi non ci fu molta competizione per la qualificazione alla finale A: nel primo le due nazionali tedesche, dopo aver pareggiato tra loro, arrivarono immediatamente dietro all'Unione Sovietica, mentre nel secondo (con sole otto quadre a causa del forfait di Indonesia ed Ecuador) la Svizzera e Israele persero la possibilità di arrivare ai primi tre posti a causa di pesanti sconfitte nei primi turni.

Nel terzo gruppo la battaglia per la qualificazione si concentrò tra Polonia, Paesi Bassi e Cecoslovacchia. I Paesi Bassi, nonostante un avvio stentato, vinsero 4-0 con i polacchi, qualificandosi all'ultimo turno pareggiando con i cechi. Questi ultimi, per qualificarsi, dovevano sperare che la Francia strappasse mezzo punto alla Polonia; l'ultima partita di questo scontro venne aggiornata, e i cechi riuscirono a salvare il finale del giocatore francese studiando la posizione. Nell'ultimo girone, infine, l'Austria si qualificò battendo all'ultimo turno la Danimarca, superando quest'ultima, i cubani, che pareggiarono all'ultimo turno con l'Iran, e gli inglesi, che avevano raccolto due turni prima solo mezzo punto con gli argentini.

Seconda fase

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La fase finale cominciò il 27 settembre. Dopo una serie di vittorie di misura, l'Unione Sovietica guadagnò il primo posto dopo il sesto turno, senza lasciarlo più fino al termine del torneo. Gli Stati Uniti e la Jugoslavia la seguivano, ma negli ultimi turni l'Argentina, battendo in sequenza Austria, Romania e Paesi Bassi con ampio margine riuscì a recuperare lo svantaggio. All'ultimo turno la sfida tra gli statunitensi e la Jugoslavia, decisiva per l'assegnazione delle medaglie, fu decisa dalla partita sulla prima scacchiera, nella quale Gligorić batté Fischer. Gli iugoslavi ottennero quindi l'argento, mentre gli argentini il bronzo.

L'Unione Sovietica, al quinto oro di squadra consecutivo, ottenne anche quattro ori individuali e un bronzo individuale. In particolare, Keres vinse la sua quinta medaglia individuale, non perdendo una partita per la quinta Olimpiade consecutiva.

Risultati assoluti

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Pos. Squadra Scacchiere Punti
Prima Seconda Terza Quarta Quinta (1ª riserva) Sesta (2ª riserva)
Finale A
    Unione Sovietica GM[2] Michail Botvinnik GM Tigran Petrosyan GM Boris Spasskij GM Paul Keres GM Juchym Heller GM Michail Tal' 31,5
    Jugoslavia GM Svetozar Gligorić GM Petar Trifunović GM Aleksandar Matanović GM Borislav Ivkov MI[3] Bruno Parma Dragoljub Minić 28
    Argentina GM Miguel Najdorf MI Julio Bolbochán GM Oscar Panno MI Raúl Sanguineti GM Héctor Rossetto Alberto Foguelman 26
4   Stati Uniti GM Robert Fischer GM Pál Benkő GM Larry Evans MI Robert Byrne MI Donald Byrne Edmar Mednis 25
5   Ungheria GM Lajos Portisch GM László Szabó GM István Bilek GM Gedeon Barcza MI Levente Lengyel MI Károly Honfi 23
6   Bulgaria Nikola Pădevski MI Georgi Tringov MI Nikolaj Minev MI Atanas Kolarov MI Zdravko Milev Ljuben Popov 21,5
7   Germania Ovest GM Wolfgang Unzicker MI Klaus Darga GM Lothar Schmidt Paul Tröger Hans-Joachim Hecht Dieter Mohrlock 21
8   Germania Est GM Wolfgang Uhlmann MI Wolfgang Pietzsch MI Burkhard Malick Lothar Zinn MI Reinhart Fuchs Heinz Liebert 20,5
Finale B
13   Spagna GM[2] Arturo Pomar Salamanca Jesús Díez del Corral Pedro Puig Pullido Edurado Franco Raymundo José Ridameya Tatche Tomas Serra Olives 26,5
14   Inghilterra MI[3] Jonathan Penrose Peter Clarke MI Harry Golombek John Eric Littlewood Leonard Barden MI Robert G. Wade 26,5
15   Israele MI Yosef Porath Izak Aloni MI Moshe Czerniak Yair Kraidman Zadok Domnitz Gedali Shapiro 25
Finale C[4]
25   Norvegia Svein Johannessen Per Lindblom Ragnar Hoen Arne Vinje Gulbrandsen Arne Zwaig Eivind Stensholt 32,5
[5]   Bulgaria 2 Filip Filipov Emil Karastojčev Georgi Daskalov Valentin Bogdanov Teodor Čipev Evstati Burhanlarski 29,5
26   Albania Ylvi Pustina Esat Duraku Eqrem Konçi Mendim Veizaj Teodor Siliqi Fatos Omari 28,5
27   Tunisia Ridha Belkadi Khelil Lagha Behir Kchouk Kahia Khaled Mohsen Khalid Ennigrou 28,5

Risultati individuali

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Furono assegnate medaglie ai giocatori di ogni scacchiera con le tre migliori percentuali di punti per partita.

Giocatore Punti Partite %
Prima scacchiera
    Friðrik Ólafsson 14 18 77,8
    Jonathan Penrose 12,5 17 73,5
    Miguel Najdorf
Seconda scacchiera
    Tigran Petrosyan 10 12 83,3
    Pál Benkő 8 12 66,7
    Jesús Díez del Corral 10,5 16 65,6
Terza scacchiera
    Boris Spasskij 11 14 78,6
    István Bilek 10 14 71,4
    Vlasimil Hort 12 17 70,6
Quarta scacchiera
    Borislav Ivkov 13,5 16 84,4
    Raúl Sanguineti
    Paul Keres 9,5 13 73,1
Quinta scacchiera (1ª riserva)
    Juchym Heller 10,5 12 87,5
    Donald Byrne 9,5 12 79,2
    Levente Lengyel 8,5 12 70,8
Sesta scacchiera (2ª riserva)
    Michail Tal' 10 13 76,9
    Bjørn Brinck-Claussen 9 12 75,0
    Robert G. Wade 6 12 50,0

Medaglie individuali per nazione

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Nazione       Totali
  Unione Sovietica 4 0 1 5
  Argentina 1 1 0 2
  Islanda 1 0 0 1
  Jugoslavia 1 0 0 1
  Stati Uniti 0 2 0 2
  Inghilterra 0 1 1 2
  Ungheria 0 1 0 1
  Danimarca 0 1 0 1
  Spagna 0 0 1 1
  Cecoslovacchia 0 0 1 1
  Ungheria 0 0 1 1
  1. ^ Chiamato generalmente maschile, era in realtà aperto a giocatori di entrambi i sessi.
  2. ^ a b Grande maestro
  3. ^ a b Maestro Internazionale
  4. ^ La finale C fu giocata con il sistema svizzero per far giocare lo stesso numero di partite delle altre finali
  5. ^ Fuori dalla classifica in quanto partecipante solo per rendere pari il numero di squadre partecipanti alla finale C

Collegamenti esterni

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