Onela
Onela, proto-norreno *Anula (diminutivo con suffisso -l di un nome che iniziava con *Anu- o direttamente dell'appellativo *anuz, "antenato")[1] (Gamla Uppsala, VI secolo – Uppland, VI secolo), è stato, secondo il Beowulf, un semi-leggendario re sueone della casata dei Yngling/Scylfing, di Uppsala.
Onela | |
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Re semi-mitologico della Svezia | |
In carica | VI secolo |
Predecessore | Ohthere/Óttarr |
Successore | Eadgils |
Re a Uppsala | |
Nome completo | Onela Egilsson |
Nascita | Gamla Uppsala, VI secolo |
Morte | Uppland, VI secolo |
Dinastia | Yngling |
Padre | Ongenþeow/Egill |
Madre | "Onelan" Modor |
Religione | norrena |
La sua figura probabilmente coincide con Áli (la forma norrena di Onela, nome reso anche con Ole, Åle o Ale) che aveva l'appellativo hinn Upplenzki ("da Uppland"), citato nella Saga degli Ynglingar e nello Ynglingatal.
Era il figlio di Ongenþeow e il fratello di Ohthere; usurpò il trono dello Svealand, ma fu ucciso da suo nipote Eadgils, che vinse grazie all'aiuto estero.
Il BeowulfModifica
Nel poema epico anglosassone Beowulf, Onela gioca un ruolo importante nelle guerre tra Sueoni e Geati. Onela e suo fratello Ohthere erano figli del re svedese Ongenþeow. Quando il re dei Geati Hreðel morì, Onela e Ohthere videro l'opportunità di saccheggiare Götaland dando inizio alle guerre tra Sueoni e Geati:
«C'eran contrasto e lotta tra Svedesi e Geati |
(Beowulf, versi 2472-2478[2]) |
La guerra finì con la morte di Ongenþeow[3].
È implicito nel poema che Onela divenne re alla fine, poiché i due figli di Ohthere, Eanmund e Eadgils, dovettero cercare rifugio presso Heardred, il successore di Hygelac come re dei Geati[4]. Questo causò l'attacco da parte di Onela contro i Geati. Durante la battaglia, Eanmund fu ucciso dal campione di Onela, Weohstan[5], e anche Heardred fu ucciso[6], dopodiché Onela tornò a casa[7].
Eadgils tuttavia sopravvisse e più tardi Beowulf lo aiutò a vendicare Eanmund uccidendo Onela[8].
Da un'ipotesi riguardo a un'omissione nel verso 62 del poema, alcuni editori hanno supposto che Onela fosse cognato del re dei Danesi Healfdene/Halfdán.
Saghe norreneModifica
Il contrasto tra Eadgils e Onela compare anche nella tradizione scandinava. Nelle saghe norrene, che sono basate soprattutto sulla versione norvegese delle leggende scandinave, Onela compare come Áli di Uppland, ma è detto essere norvegese. Questo è generalmente considerato frutto di una più tarda confusione tra l'Uppland svedese, la provincia centrale degli Svedesi, e l'Oppland norvegese[9]. Al tempo in cui l'Ynglingatal fu usata da Snorri Sturluson come fonte, sembra che non vi fosse alcuna leggenda in cui Áli e Eadgils erano imparentati[10].
La fonte scandinava più antica in cui compare Onela è il poema scaldico del IX secolo Ynglingatal; qui Eadgils (Aðils) è chiamato "nemico di Onela" (Ála dólgr). Ála è il caso genitivo di Áli, il nome norreno di Onela[1].
«Demoni di strega, ho udito dire, |
(Ynglingatal, strofa 19[11][12].) |
Nello Skáldskaparmál scritto da Snorri Sturluson e nel riassunto latino di Arngrímur Jónsson della Saga degli Skjöldungar, la battaglia a cui si accenna nel Beowulf è trattata più ampiamente.
Snorri prima cita il Kálfsvísa, ma solo brevi frammenti[13]:
«Áli cavalcò Hrafn, |
(Skáldskaparmál, Kálfsvísa[14][15].) |
Snorri poi narra che Aðils era in guerra con un re norvegese chiamato Áli, e che combatterono nella Battaglia sul Ghiaccio del Lago Vänern. Aðils era sposato con Yrsa, la madre di Hrólfr (Hroðulf), perciò spedì un'ambasceria a Hrólfr chiedendogli aiuto contro Áli. In premio avrebbe ricevuto tre magnifici doni. Hrólfr era impegnato in una guerra con i Sassoni e non poteva venire di persona, ma mandò i suoi dodici berserkr, incluso Böðvarr Bjarki. Áli morì in guerra, e Aðils prese l'elmo di Áli, il Cinghiale-da-battaglia, e il suo cavallo, Raven. I berserkr chiesero tre libbre di oro a testa come pagamento, e domandarono di poter scegliere loro i doni che Aðils aveva promesso a Hrólfr: i due pezzi d'armatura che niente poteva trapassare, cioè l'elmo cinghiale-da-battaglia e la cotta di maglia Eredità di Finn, e il famoso anello Svíagris. Aðils ritenne la paga oltraggiosa e rifiutò.
Nella Saga degli Ynglingar, Snorri riporta che il re Eadgils combatté aspre battaglie con il re norvegese chiamato Áli hinn upplenzki. Combatterono sul ghiaccio del lago Vänern, dove Áli cadde e Adils vinse. Snorri segnala che si parla molto di quest'evento nella Saga degli Skjöldungar, e che Adils prese Hrafn (Raven), il cavallo di Áli.
La Saga degli Skjöldungar è perduta, ma nel XVI secolo Arngrímur Jónsson salvò una piccola informazione della saga nel suo riassunto in latino. Scrisse: "C'era contrasto tra re Adils di Svezia e re Áli di Uppland in Norvegia. Essi decisero di combattere sul ghiaccio del Lago Vänern. Adils vinse e prese il suo elmo, la sua cotta di maglia e il suo cavallo."
NoteModifica
- ^ a b Peterson, Lena: Lexikon över urnordiska personnamn, PDF Archiviato il 18 maggio 2011 in Internet Archive., pagina 37.
- ^ Traduzione in inglese del Beowulf di Francis Barton Gummere.
- ^ Versi 2485-2490 e 2977-2982.
- ^ Versi 2380-2391.
- ^ Versi 2610-2617.
- ^ Verso 2389.
- ^ Verso 2388-2391.
- ^ Versi 2392-2397.
- ^ Nerman 1925:103-104.
- ^ Formazione e Risoluzione di Contrasti Ideologici nella Storia dell'Antica Scandinavia Archiviato il 23 gennaio 2017 in Internet Archive., Carl Edlund Anderson; capitolo: "Le Leggende Storiche degli Scylding-Skjöldung: Storia e Considerazioni", pagina 102.
- ^ La Saga degli Ynglingar in antico norreno Archiviato il 31 dicembre 2005 nella Bibliotheca Alexandrina..
- ^ La Saga degli Ynglingar (traduzione di Samuel Laing).
- ^ Nerman 1925:102.
- ^ Eddubrot Archiviato il 9 maggio 2007 nella National and University Library of Iceland..
- ^ Skáldskaparmál Archiviato il 13 marzo 2007 in Internet Archive. (traduzione inglese di Brodeur).
BibliografiaModifica
- fonti primarie
- (EN) Beowulf, poema epico in inglese antico, anonimo, VIII secolo circa
- (NON) Ynglinge-saga, opera in prosa di Snorri Sturluson, 1225 circa (traduzione in inglese)
- (NON) L'Ynglingatal, poema scaldico di Þjóðólfr da Hvinir, IX secolo
- fonti moderne
- Birger Nerman, Det svenska rikets uppkomst, Generalstabens Litografiska Anstalt, 1925.