Ordine del Santissimo Sacramento e di Nostra Signora

istituto religioso della Chiesa Cattolica

L'Ordine del Santissimo Sacramento e di Nostra Signora è un ordine religioso femminile di diritto pontificio.

L'ordine fu fondato dal padre domenicano Antonio del Santissimo Sacramento Le Quieu: iniziò a progettarne la realizzazione tra il 1633 e il 1634, mentre era maestro dei novizi del convento di Avignone, e nel 1635 conobbe a Marsiglia le prime donne desiderose di abbracciare questa nuova forma di vita religiosa.[1]

Inizialmente le donne si riunivano periodicamente per i pii esercizi e le pratiche di devozione; solo in seguito acquistarono una casa per la vita comune ed eressero una cappella, dove il 27 marzo 1659 fu celebrata la prima messa.[1]

Il 20 marzo 1660 Étienne de Puget, vescovo di Marsiglia, impose l'abito alle prime tre suore: Anna Maria Négrel, Caterina Maria Suffin e Luce Maria Goujon;[1] la comunità fu eretta in monastero regolare da papa Innocenzo XII con breve del 6 novembre 1693.[2]

Il secondo monastero dell'ordine fu quello di Bollène, sorto nel 1726, dal quale provenivano tredici delle trentadue martiri ghigliottinate a Orange nel 1794 e beatificate da papa Pio XI nel 1925. Anche le monache di Marsiglia, con la Rivoluzione, furono disperse e alcune trovarono ospitalità a Roma.[2]

Dopo la Rivoluzione la comunità di Bollène fu ricostituita e si ebbero altre fondazioni ad Avignone, Carpentras, Saint-Rémy-de-Provence, Aix e Bernay; il monastero di Marsiglia risorse nel 1817 grazie alle religiose inviate da altre comunità e nel 1863 si inaugurò il primo monastero all'estero, in Inghilterra.[2]

Alcuni monasteri furono costretti a chiudere dopo le leggi anticongregazioniste francesi del 1901 e del 1904: alcune religiose si trasferirono all'estero, fondando monasteri in Belgio (ad Halle, poi a Spa e a Kettenis) e in Inghilterra (in diocesi di Newport, poi a Liverpool). A opera delle religiose inglesi, nel 1915 sorsero i primi monasteri dell'ordine negli Stati Uniti d'America (Yonkers e Conway).[3]

Attività e diffusione

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Le monache dell'ordine osservano una stretta clausura. Praticano l'adorazione perpetua del Santissimo Sacramento ma, diversamente da quanto accade in altre comunità religiose, non ve ne è l'esposizione: le suore adorano a turno il Santissimo nel tabernacolo.[4]

L'abito delle religiose è nero, con scapolare, velo e cappa bianchi.[4]

Alla fine del 2008 l'ordine contava 3 monasteri e 19 religiose.[5]

  1. ^ a b c Raphaël-Aloysius Oechslin, DIP, vol. I (1974), col. 110.
  2. ^ a b c Raphaël-Aloysius Oechslin, DIP, vol. I (1974), col. 111.
  3. ^ Raphaël-Aloysius Oechslin, DIP, vol. I (1974), col. 112.
  4. ^ a b Raphaël-Aloysius Oechslin, DIP, vol. I (1974), col. 113.
  5. ^ Ann. Pont. 2010, p. 1496.

Bibliografia

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  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
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