Pace Mannion

cestista statunitense

Pace Shewan Mannion (Salt Lake City, 22 settembre 1960) è un ex cestista statunitense, professionista nella NBA, in Italia e in Giappone.

Pace Mannion
Mannion con la maglia della Clear Cantù
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 201 cm
Peso 86 kg
Pallacanestro
Ruolo Guardia
Termine carriera 2002
Carriera
Giovanili
1975-1979Chaparral High School
1979-1983Utah Utes
Squadre di club
1983-1984G.S. Warriors57 (121)
1984-1986Utah Jazz91 (325)
1986-1987N.J. Nets23 (83)
1987Rockford Lightning
1987-1988Milwaukee Bucks35 (123)
1988-1989Rockford Lightning
1989Detroit Pistons5 (4)
1989Atlanta Hawks5 (4)
1989-1993Pall. Cantù139 (3.011)
1993-1994Pall. Treviso15
1994-1995S. Falls Skyforce8
1995-1996Juvecaserta31
1996-1997Pall. Reggiana32
1997-1998NKK Sea Hawks
1998-2000Fabriano Basket50
2000-2001Roseto Basket11
2001Virtus Siena
2002Basket Cefalù
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carriera modifica

Guardia tiratrice con propensione dal tiro da tre, Mannion, dopo gli inizi al college con l'University of Utah, viene scelto come numero 43 al Draft NBA 1983 dai Golden State Warriors. Per circa sei stagioni veste la maglia di varie franchigie NBA, tra cui gli Utah Jazz con cui raggiunge per due volte consecutive i playoff nel 1985 e 1986, e i Milwaukee Bucks, con cui raggiunge i playoff nel 1988; emigra poi in Italia nel 1989, dove gioca per la Pallacanestro Cantù, Benetton Pallacanestro Treviso, Juvecaserta Basket, Reggio Emilia, Fabriano, Roseto e Virtus Siena. Tra queste, una parentesi in Giappone nel 1997-98.

È sposato con Gaia Bianchi, ex pallavolista romana, conosciuta nell'anno in cui ha giocato a Caserta,[1] dalla quale ha avuto Niccolò, detto Nico, anch'egli cestista, militante, grazie alla mamma italiana, nella Nazionale italiana.

Palmarès modifica

Squadra modifica

Pall. Cantù: 1990-91

Individuale modifica

  • All-CBA First Team (1989)

Note modifica

  1. ^ Chi l'ha visto? Pace Mannion e la “serie più pazza del mondo”, su lareggiadelbasket.it, 1º febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

Collegamenti esterni modifica