Pasquale Pardi
Pasquale Elio Pardi (Migliarino Pisano, 1930 – Zompicchia, 10 ottobre 1958) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
Pasquale Elio Pardi | |
---|---|
Nascita | Migliarino Pisano, 1930 |
Morte | Zompicchia, 10 ottobre 1958 |
Cause della morte | Incidente aereo |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Aeronautica Militare Italiana |
Specialità | Ricognizione |
Anni di servizio | 1954-1958 |
Grado | Capitano pilota |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Accademia Aeronautica di Nisida |
dati tratti da Capitano Pilota Pasquale Elio Pardi Medaglia d’Oro al Valor civile[1] | |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaNacque a Migliarino Pisano, provincia di Pisa, nel 1930.[2] Fin da bambino, e durante il periodo bellico, si appassionò al mondo dell'aviazione, ed una volta terminate le scuole dell'obbligo, si iscrisse al corso di Costruttore Aeronautico presso l’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci di Pisa.[1] Conseguito il diploma, nel settembre 1951 viene ammesso a frequentare l'Accademia Aeronautica di Nisida, Corso Leone 2, in qualità di Allievo Ufficiale Pilota.[1] Al termine del triennio di studi diviene dapprima aspirante e poi sottotenente pilota, ed entra in servizio permanente effettivo nell'Aeronautica Militare Italiana.[1]
Assegnato ad un reparto di volo equipaggiato con caccia intercettori a reazione, è promosso tenente nel giugno 1951 e capitano nel 1955.[2] Prestò servizio in diverse basi aeree, e nel 1957 sposò la signorina Maria Grazia Lucioni di Viareggio.[3] La coppia andò ad abitare a Verona, in quanto egli era stato trasferito in servizio alla 3ª Aerobrigata di stanza sull'aeroporto di Villafranca ed equipaggiata con i ricognitori Republic RF-84F Thunderflash.[3]
Il 10 ottobre 1958 decollò dall'aeroporto di Rivolto a bordo di un RF-84F per eseguire un volo di addestramento che portò a termine brillantemente.[1] In fase di rientro sull'aeroporto, mentre sorvolava l'abitato di Zompicchia, una frazione del comune di Codroipo in provincia di Udine, l'aereo ebbe un guasto tecnico che comportò lo svilupparsi di un principio di incendio.[3] Calcolato che si si fosse eiettato l'aereo sarebbe precipitato sul paese,[N 1] decise di rimanere a bordo finché il velivolo non avesse modificato la propria rotta quel tanto da schiantarsi al suolo fuori dall'abitato.[2] Il ritardo nell'abbandonare l'aereo gli fu fatale, in quanto il paracadute non riusci ad aprirsi completamente, ed egli decedette nell'impatto al suolo.[2] L'aereo cadde al di fuori dell'abitato.[2]
Per onorarne la memoria fu insignito della Medaglia d'oro al valor civile, e in seguito gli furono intitolate una via a Pisa, una scuola elementare a Migliarino Pisano, e la sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Viareggio. Anche a Codroipo gli è stata dedicata una via.
Onorificenze
modifica— Decreto del Presidente della Repubblica del 26 luglio 1961[4]
Note
modificaAnnotazioni
modifica- ^ Durante le comunicazioni con la torre di controllo del traffico aereo disse: non posso lanciarmi andrei contro una scuola, vedo nel cortile dei bambini.
Fonti
modifica- ^ a b c d e Marchetti 2028, p. 39.
- ^ a b c d e La Voce del Serchio.
- ^ a b c Asso Doghfit.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
modifica- Periodici
- Ernesto Marchetti, Capitano Pilota Pasquale Elio Pardi (Med. Oro Valor Civile), in Il Corriere dell'Aviatore, n. 11/12, Roma, Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica, novembre-dicembre 2018, p. 39.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pasquale Pardi
Collegamenti esterni
modifica- Pasqualino Pardi, su Chi era costui, http://www.chieracostui.com. URL consultato il 13 febbraio 2020.
- Ernesto Marchetti, Capitano Pasquale Elio Pardi. Un militare eroe MOVC, su Asso Doghfit, http://www.assdogfight.it. URL consultato il 13 febbraio 2020.
- Mimma Lucioni, Un Eroe paesano: Capitano Pasquale Elio Pardi, su La voce del Serchio, http://www.lavocedelserchio.it. URL consultato il 13 febbraio 2020.