Patto bahai

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Il Patto, riesaminato e avanzante, alla luce degli Scritti sacri bahá'í, si riferisce a due accordi separati e vincolanti tra Dio e il genere umano[1].

In generale il Patto, in senso religioso, è l'accordo stipulato tra Dio e l'uomo, dove alla collettività è richiesto un determinato comportamento e in cambio riceve da Dio benevolenza e benedizione attraverso dei Suoi Inviati.

Il Patto vigente tra Dio e uomo si ritrova in diversi testi sacri compresa la Bibbia con il Patto biblico[2]. Tale Antica Alleanza è un Patto che coinvolge antichi Profeti come Abramo[3] Geremia[4] Mosè[5] Krisna[6] Buddha[7] ... e i loro insegnamenti, è stato celebrato come Nuova Alleanza negli insegnamenti di Gesù Cristo[8][9], e poi da Muhammad[10][11]e, quando verrà concluso il Patto unificante di Bahá'u'lláh, proseguirà con nuove tappe nell'Eterna Alleanza che ha guidato e guida l'umanità[12][13]

Nella Fede bahá'í si distingue chiaramente il Patto maggiore, stipulato tra le Manifestazioni di Dio e i fedeli in ordine alle Rivelazioni che si susseguono e si sono succedute secondo il principio della rivelazione progressiva. Il Patto minore riguarda invece la successione nella leadership della religione dopo il trapasso del Messaggero di Dio, che al presente è l'Insegnamento di Bahá'u'lláh, in attesa di un altro futuro Grande Ritorno.

Il Patto minore durerà, come specificato da Bahá'u'lláh nei suoi scritti, non meno di mille anni, fino all'arrivo della futura o nuova Manifestazione di Dio[1].

Simbolo del Più Grande Nome[14]

Patto maggiore

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Il Patto maggiore è quello che intercorre tra ogni Manifestazione di Dio e i suoi fedeli in ordine al riconoscimento delle successive e future Manifestazioni di Dio e della loro Rivelazione[1].

Secondo Bahá'u'lláh, il fondatore della Fede bahá'í, Dio ha promesso che avrebbe inviato una successione di suoi Messaggeri o Manifestazioni per istruire l'umanità[15]

Per la Fede bahá'í questo Patto è espresso come profezia nei testi sacri d'ogni religione e tutti i Profeti, come Adamo[16], Abramo[17], Mosè[18], Gesù[19][20], Maometto[21], il Báb[22] e Bahá'u'lláh sono le Manifestazioni di Dio che come una catena si sono succedute, l'una all'altra, in rapporto con lo sviluppo fisico, intellettuale e morale del genere umano[23][24].

Manifestazioni di Dio

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Manifestazioni di Dio.

Nel credo bahá'í Dio è sempre lo stesso, nel passato, nel presente e nel futuro, cioè è unico ed eterno, creatore di tutte le cose, di tutte le creature e di tutte le forze dell'universo[25]

Sebbene inaccessibile direttamente, Dio dialoga con l'umanità, Sua creazione, attraverso una serie successiva di Messaggeri che sono le Sue Manifestazioni[26].

Questi Messaggeri o Manifestazioni, intermediari diretti tra Dio e l'uomo, fissano i principi religiosi nel mondo.[27]

"Un mediatore è necessario fra l'uomo e il Creatore; uno che riceva appieno la luce dello Splendore Divino e l'irradi sull'umanità, così come l'atmosfera terrestre riceve e diffonde il calore dei raggi solari ... L'uomo che desidera conoscere Dio deve prima cercarLo nello specchio perfetto: Cristo o Bahá'u'lláh. In ciascuno di questi specchi egli troverà riflesso il Sole della Divinità." [28]

Secondo la concezione bahá'í le Manifestazioni non sono delle incarnazioni di Dio né delle persone comuni, ma delle persone perfette che rispecchiano la grandezza di Dio, i suoi attributi, la sua volontà e la sua conoscenza: essi hanno corpo umano e ruolo divino. Le Manifestazioni di Dio sono, in sostanza, gli educatori divini che trasmettono all'uomo la volontà di Dio, i suoi insegnamenti, la sua religione e le sue leggi.

"La Persona della Manifestazione è sempre stata il rappresentante e il portavoce di Dio. Essa, in verità, è l'Alba dei più eccellenti titoli di Dio e la Sorgente dei Suoi eccelsi attributi." [29]

Rivelazione unitaria e progressiva

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Rivelazione progressiva bahai.

La Rivelazione progressiva e unitaria è uno dei punti centrali della religione bahá'ì, ossia i dettami religiosi sono rivelati da Dio progressivamente e ciclicamente, tramite Suoi Messaggeri o Manifestazioni, in rapporto ai bisogni umani delle epoche in cui appaiono[30][31].

Viene riconosciuta, così, l'origine divina delle rivelazioni che si sono succedute in passato fino a quella più recente di Bahá'u'lláh e di quelle che verranno dopo di Lui[30].

"O genti! Le parole sono rivelate in rapporto alla capacità d'intendere, di modo che i principianti possano progredire. Il latte deve essere somministrato in relazione allo sviluppo, cosicché il mondo tuttora fanciullo possa entrare nel Regno della Grandezza e insediarsi nella Corte dell'Unità." [32]

"La religione viene definita da Bahá'u'lláh come un fenomeno unitario, non frazionato dai numerosi e diversi accostamenti al sacro che si sono di volta in volta mostrati nella storia dell'uomo e consistente in un unico processo relativo-educativo-evolutivo che mette in relazione l'Eterno coi diversi popoli che da Esso si sono fatti guidare da una delle Sante Manifestazioni Divine che si sono susseguite nel trascorrere dei secoli. Di fondamentale importanza è dunque la nozione bahá'í di «Religione eterna», quella «immutabile Fede di Dio, eterna nel passato, eterna nell'avvenire»[33] intesa come quel legame d'amore che ... unisce l'umanità eternamente ed universalmente al suo Creatore".[34]

Dio è uno e senza tempo ma le sue varie Manifestazioni, che si succedono, ne esprimono la Verità all'umanità secondo lo stadio da questa raggiunto, senza che con ciò vengano negate o sminuite le rivelazioni precedenti, espressioni anch'esse di un'unica verità manifestata in forme diverse[35].

"La forma esteriore cambia d'epoca in epoca, ma ciascuna rivelazione è il compimento della precedente; esse non sono separate o incongruenti, ma rappresentano differenti stadi storici della vita della Religione unica." [36]

Corrispettivo

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Nella religione bahá'í il corrispettivo per gli uomini della promessa di Dio di inviare ciclicamente propri Messaggeri o Manifestazioni è costituito da un duplice obbligo[15].

Le due obbligazioni sono: riconoscere e accettare la nuova Manifestazione quando arriva, e poi obbedirle e attuare gli insegnamenti che Ella porta. I due obblighi o per meglio dire patti, sono strettamente collegati e non possono prescindere l'uno dall'altro[15].

Patto minore

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Il patto minore riguarda la dinamica di successione nella leadership della Fede fino all'Avvento del Messaggero successivo[1], e pertanto si pone come un potente strumento per la difesa dell'unità nella Fede bahá'í e dei suoi fedeli[1]; in attiva collaborazione all'unità del genere umano.

Kitáb-i-`Ahd

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Bahá'u'lláh ha stabilito la sua successione in un documento chiamato Kitáb-i-`Ahd, scritto da Lui stesso e consegnato al figlio 'Abdu'l-Bahá prima del suo trapasso[37].

In quel documento Bahá'u'lláh, dopo avere ribadito la sua missione di Messaggero di Dio, ha riservato in maniera esplicita la sua successione interpretativa ad 'Abdu'l-Bahá che chiama il Più Possente Ramo, il Centro del mio Patto[37][38].

Nel suo testamento Bahá'u'lláh, per dopo il suo trapasso afferma:

"...volgete il viso verso Colui ('Abdu'l-Bahá) Che Dio ha designato, Colui Che è germogliato da questo Antico Ceppo [...] il Più Possente Ramo". [39]

Abdu’l-Bahá: Ultime Volontà e Testamento

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Dopo una quasi trentennale e fondamentale Guida, con l'avvenuto trapasso di 'Abdu'l-Bahá, la guida della Comunità bahá’í, secondo le ultime sue Volontà e Testamento, è andata a Shoghi Effendi, da lui indicato come: il Segno di Dio, il Ramo prescelto, il Custode della Causa di Dio, la perla meravigliosa, unica e inestimabile. “O miei amici amorosi! Dopo la dipartita di questo vilipeso, incombe … … e agli amati della Bellezza di Abhá l’obbligo di rivolgersi a Shoghi Effendi … … poiché egli … è l’interprete delle parole di Dio … … Il sacro e giovane ramo, il custode della Causa di Dio, e la Casa Universale di Giustizia, che sarà stabilita ed eletta universalmente, sono entrambi sotto la tutela e la protezione della Bellezza di Abhá, al riparo e sotto la guida infallibile dell’Eccelso …” [40]

Altri passi da: Ultime Volontà e Testamento di Abdu’l-Bahá, che riecheggiano il vissuto e suo significativo servizio di un'intera vita, e il suo amore e aspirazioni etiche ed evolutive per tutte le genti:

“O prediletti del Signore! La più grande fra tutte le cose è la protezione della Vera Fede di Dio, la conservazione della Sua Legge, la salvaguardia della Sua Causa e il servizio alla Sua Parola”[41] “Oggi la più importante di tutte le cose è la guida delle nazioni e dei popoli del mondo. L’insegnamento della Causa è della massima importanza, perché costituisce la pietra angolare delle sue stesse fondamenta” [42]“E ora, riguardo alla Casa Universale di Giustizia … i suoi membri devono essere manifestazioni del timor di Dio e orienti di conoscenza e saggezza, devono essere saldi nella Fede di Dio e desiderare il bene di tutta l’umanità … in ogni Paese deve essere istituita una Casa secondaria di Giustizia e queste Case secondarie di Giustizia devono eleggere i membri di quella Universale” [43]

Dopo 'Abdu'l-Bahá e Shoghi Effendi, come previsto tanto dagli Scritti di Bahá’u’lláh che di Abdu’l-Bahá, la guida è passata (a partire dal 1963) alla Casa Universale di Giustizia.

La presenza del Patto non significa che nessuno tenterà mai di dividere la Fede, di recarle danno o ritardarne il progresso. Ma garantisce che tutti i tentativi di questo genere sono destinati a fallire. [44]

Fondamenta elettive e scopo delle Istituzioni bahá’í

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Una forza, usualmente silenziosa ma costruttiva, parte già dall’elezione delle Istituzioni bahá’í, sia locali che nazionali o internazionale. Essa emerge dal fatto che le scelte elettive interne alla Comunità bahá’í avvengono totalmente senza propaganda, senza candidatura e senza culto della personalità. Le ‘Assemblee Spirituali’ (o future: Case di Giustizia) nascono infatti dalla libera e meditata ricerca di talenti spirituali, cercati dal vaglio individuale e indicati nella votazione dai credenti; scelta che si corrobora poi nelle istituzioni: locali, regionali, nazionali o internazionale, mediante consultazioni svolte dai nuclei delle nove persone più votate e quindi elette, gente di solito animata da filantropia e buona volontà. Ovvio che maggior onere e onore graverà sul loro impegno, più servirà preparazione e lavoro, senza pregiudizio, e tramite virtù, scientifiche morali e intellettuali, aggregate durante l’intento decisionale, che mira a raggiungere un equilibrio tra le singole maturità di intimi ideali e quello della società a cui l'assemblea offre un ruolo di governo. Tale somma d'intenti costruttivi, ispirata agli insegnamenti della Rivelazione, facilita e feconda l’essenza della fede nella dedizione, guida le mete[45] e permea lo spirito di chi è eletto per servire la società in tali istituzioni.

(Quest'elezione si rinnova ogni cinque anni per la Casa Universale di Giustizia e annualmente negli altri casi)

La Comunità bahá’í sperimenta quindi un modello di amministrazione dinamica integrante e innovativa, sorta dagli etici insegnamenti di Bahá’u’lláh, distinta dal vigente sistema democratico basato su contrapposti partiti, inadatto al miglior processo d’armonia e unità sia nazionale che internazionale. Una unità nella diversità, tra tutti i popoli e le genti del mondo, ch'è la stella polare dei principi bahá’í, orientati tutti verso l’armonia mondiale nel nascente Regno Divino in Terra.

“Il Grande Essere dice: O figli degli uomini! Lo scopo fondamentale che anima la Fede di Dio e la Sua Religione è quello di salvaguardare gli interessi della razza umana, svilupparne l’unità e accrescere lo spirito d’amore e di fraternità fra gli uomini" … … "il cielo della divina saggezza è rischiarato dai due astri della consultazione e della compassione. Consultatevi su tutte le questioni, poiché la consultazione è il faro che rischiara il cammino e conferisce comprensione" … … "È doveroso che ogni governante soppesi quotidianamente il proprio essere sulla bilancia dell’equità e della giustizia e poi giudichi fra gli uomini e li consigli di fare ciò che volga i loro passi verso la via della saggezza e della comprensione: questi sono il cardine e l’essenza della scienza politica”. [46]

Il futuro del pianeta è nelle mani e nell'intelligenza sociale dei popoli tutti

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"Malgrado prevalga oggi l'opinione opposta, la razza umana non è una tavola bianca su cui privilegiati arbitri delle cose umane possano liberamente scrivere i propri desideri. Le sorgenti dello spirito sorgono dove vogliono. Non potranno essere indefinitamente soppresse dai detriti della società contemporanea. Non occorre essere profeti per capire che gli anni iniziali del nuovo secolo vedranno scatenarsi energie e aspirazioni infinitamente più potenti delle routine, delle falsità e delle assuefazioni accumulate che ne hanno così a lungo impedito l'espressione.

Per quanto grande il tumulto, il periodo verso il quale l'umanità si avvia aprirà a ogni individuo, ogni istituzione e ogni comunità sulla terra opportunità senza precedenti di partecipare a scrivere il futuro del pianeta. <<Presto>> è la fiduciosa promessa di Bahá’u’lláh <<il presente ordine sarà chiuso e uno nuovo sarà aperto in sua vece>>."[47]

  1. ^ a b c d e Peter Smith, Covenant, in A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith, Oxford, Oneworld Publications, 2000, pp. p. 114, ISBN 1-85168-184-1.
  2. ^ “I monti crolleranno, le colline si sconvolgeranno, ma la mia bontà non si ritirerà da te e il mio patto di pace non sarà rotto, dice il Signore che ha compassione di te” (Isaia 54, 10)
  3. ^ Abramo aveva 99 anni quando gli apparve il Signore e gli disse: "Io sono Iddio onnipotente, ... stabilirò con te il mio patto fra me e te, e ti moltiplicherò in modo stragrande ... tu diventerai padre di una moltitudine di popoli; (Genesi 17, 1-4)
  4. ^ <<La parola del Signore mi fu indirizzata per dirmi: “Prima di formarti nel seno materno ti conobbi, e prima che uscissi dal seno di tua madre ti santificai e ti stabilii profeta presso le genti” E io dissi: “Ah! Signore Jahvè, ecco, io non so parlare: sono un fanciullo”. Ma il Signore mi disse: “Non dire: sono un fanciullo! perché, verso tutti quelli che ti manderò, andrai e tutto quello che ti ordinerò, lo dirai. Non avere paura di essi, perché io sono con te per proteggerti, oracolo del Signore”.>> (Geremia 1, 4-8)
  5. ^ E Mosè disse: "Da questo voi conoscerete che il Signore mi ha mandato per eseguire tutto quello che ho compiuto e che io non l'ho fatto di mia volontà." (Numeri 16, 28)
  6. ^ “Così ogni volta che l’ordine (Dharma) viene a mancare e il disordine avanza, io stesso produco me stesso, per proteggere i buoni e distruggere i malvagi, per ristabilire l’ordine, di era in era io nasco.” (Bhagavadgītā IV, 7-8)
  7. ^ Ananda uno dei Suoi discepoli gli chiese: "Chi ci sarà maestro quando Te ne sarai andato?" Buddha replicò queste chiare parole: "Io non sono il primo Buddha venuto sulla terra, né sarò l'ultimo. Quando sarà giunta l'ora Ne sorgerà un altro ... Egli vi rivelerà le stesse verità eterne che io vi ho insegnato, vi predicherà la Sua religione, gloriosa sul nascere, gloriosa nel culmine, gloriosa nella méta, secondo lo spirito e secondo la lettera". (Sermon of the Great Passing.)
  8. ^ <<Non pensate che sia io ad accusarvi davanti al Padre: vi accuserà quel Mosè stesso in cui sperate. Se infatti credeste a Mosè, credereste pure in me, poiché di me egli ha scritto. Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?>> (Giovanni 5, 45-47)
  9. ^ poiché coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio sono figli di Dio (Romani 8, 14)
  10. ^ “Ricorda quando Dio strinse un patto con i profeti: «Vi ho dato parte del libro e della sapienza e poi vi sarà un messaggero inviato a confermare la rivelazione che possedete, dunque credete in lui e dategli sostegno. Confermate e accettate il Mio patto a questa condizione?». Ed essi risposero: «Lo confermiamo». Ed Egli disse: «Testimoniate, e Io testimonierò insieme a voi, e quelli che, dopo aver accettato questo patto, volgeranno le spalle sono gli empi». Desiderano forse una religione diversa dalla religione di Dio, quando ogni cosa, volente o nolente, nei cieli e sulla terra si sottomette a Lui? A Lui tutti saranno ricondotti.” (Corano 3, 81-83 – A cura di Alberto Ventura – Traduzione di Ida Zilio Grandi)
  11. ^ “Quelli che ti giurano fedeltà giurano fedeltà a Dio, e la mano di Dio sta sopra le loro mani. Chi viola il patto lo viola a proprio danno, e quanto a chi presta fede al patto che ha stretto con Dio, costui avrà un premio immenso” (Corano 48, 10 – ibidem)
  12. ^ Ai Farisei che lo interrogavano sul Regno che verrà, Gesù rispose: «Il Regno di Dio non viene con sfarzo. Non si potrà dire: "Ecco, è qui", oppure: É là": infatti, il regno di Dio è dentro di voi» ... «ma prima è necessario che patisca molto e sia ripudiato da questa generazione. E come avvenne al tempo di Noè, così avverrà al tempo del Figlio dell'uomo: mangiavano e bevevano, si sposavano e si maritavano» (Luca 17, 20-27)
  13. ^ Che il cuore sia il trono al cui centro è la Rivelazione di Dio, il Misericordioso, lo attestano le sante parole che abbiamo già rivelato. Fra le altre si trova questo detto: «Terra e cielo non possono contenerMi; ciò che può contenerMi è soltanto il cuore di colui che crede in Me ed è fedele alla Mia Causa». Quante volte il cuore umano, che è ricettacolo della luce di Dio e sede della rivelazione del Misericordioso, si è allontanato da Colui Che è Sorgente di quella luce e Fonte di quella rivelazione. È il traviamento che allontana il cuore da Dio e lo condanna alla lontananza da Lui. Ma i cuori che sono coscienti della Sua Presenza Gli sono vicini e sono da considerarsi vicini al Suo trono.. (Bahá'u'lláh; Spigolature, p. 178)
  14. ^ Questo simbolo si trova all'apice interno della cupola del Tempio di Wilmette, Illinois.
  15. ^ a b c Hatcher, W.S., & Martin, J.D., The Bahá'í Faith: The Emerging Global Religion, San Francisco, Harper and Row, 1998, pp. 127–130, ISBN 0-87743-264-3.
  16. ^ E ora a proposito del tuo quesito: «Come mai non si trova traccia dei Profeti che hanno preceduto Adamo, il Padre dell'Umanità, o dei re che vissero nei loro giorni?». Sappi che la mancanza di riferimenti non dimostra che essi non siano veramente esistiti. Il fatto di non avere nessuna prova tangibile a loro riguardo è da attribuirsi all'estrema lontananza nei tempi, nonché ai grandi cambiamenti ai quali la terra è stata soggetta dai loro tempi in poi. "Bahá'u'lláh" (Spigolature p. 165)
  17. ^ Ecco il mio patto con te: Tu diventerai padre di una moltitudine di popoli; ... Ti moltiplicherò in modo stragrande, ti farò diventare molte genti e dei re usciranno da te. Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione, come patto perpetuo, per essere tuo Dio e dei tuoi discendenti dopo di te. (Genesi 17, 4-7)
  18. ^ Mosè disse a Dio: «Io mi presenterò ai figli d'Israele e dirò loro: Iddio dei padri vostri mi ha mandato a voi; se essi mi domanderanno: Qual è il suo nome? Che cosa risponderò?» Iddio rispose a Mosè: «Io sono colui che sono». Poi aggiunse: «Così dirai ai figli d'Israele: Il Signore, Iddio dei padri vostri, Iddio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, mi ha mandato a voi. Questo è il mio Nome eterno con il quale mi invocheranno le generazioni future» (Esodo 3, 13-15)
  19. ^ «Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno ne sa nulla, né gli Angeli dei cieli, né il Figlio, ma solo il Padre. E quello che avvenne ai tempi di Noè, avverrà pure alla venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni avanti il diluvio gli uomini mangiavano e bevevano, si sposavano e si maritavano fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca, e non si rendevano conto di nulla finché venne il diluvio e tutti li travolse, così sarà alla venuta del Figlio dell'uomo.» (Mt. 24, 36-39)
  20. ^ «Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina i suoi pulcini sotto le ali ...e voi non avete voluto! ... Vi assicuro che non mi vedrete più fino a quando verrà il giorno in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"» (Luca 13, 34)
  21. ^ E rammenta quando stringemmo il Patto con i Profeti, con te, con Noè, con Abramo, con Mosè, con Gesù figlio di Maria, stringemmo con loro patto solenne, affinché Iddio possa chieder conto ai sinceri della loro sincerità; e ai Negatori ha preparato castigo cocente. (Il Corano XXXIII, 7-8; Sansoni Editore 1978 - Firenze - traduzione di A. Bausani)
  22. ^ Il Signore dell'universo non ha mai suscitato profeta né inviato Scrittura senza aver stabilito il Suo patto con tutti gli uomini, invitandoli ad accettare la Rivelazione e il Libro successivi, poiché le effusioni del Suo favore sono incessanti e illimitate. (Il Báb; Antologia p. 75)
  23. ^ il giorno dell'apparizione delle Sante Manifestazioni è la primavera spirituale, lo splendore divino, l'elargizione celestiale, la brezza della vita, l'Alba del Sole della Realtà. Gli spiriti ne sono vivificati, i cuori rinfrescati e rinvigoriti, le anime diventano buone, l'esistenza si mette in moto ... crescono e si sviluppano producendo qualità e perfezioni. (Abdu'l-Bahá - Le Lezioni di S. Giovanni d'Acri 14, 6).
  24. ^ Tutti gli esseri, grandi o piccoli, furono creati perfetti e completi fin dall'inizio, ma le loro perfezioni apparvero per gradi. L'organizzazione di Dio è una, il sistema divino è uno. Grandi o piccoli, tutti gli esseri sono soggetti a un'unica legge e a un unico sistema. Ogni seme racchiude in sé tutte le perfezioni vegetali sin dal principio ... Allo stesso modo, l'embrione ha fin dal principio tutte le perfezioni, come lo spirito, la mente, la vista, l'olfatto ... ma esse non sono visibili, lo diventano solo per gradi. Allo stesso modo, il globo terrestre fu creato con tutti i suoi elementi, le sue sostanze, i suoi minerali, i suoi atomi ... ma essi apparvero solo per gradi ...(Abdu'l-Bahá - Le Lezioni di S. Giovanni d'Acri 51, 4-6)
  25. ^ The Bahá'í Faith, in Britannica Book of the Year, Chicago, Encyclopaedia Britannica, 1988, ISBN 0-85229-486-7.
  26. ^ Manfred Hutter, Bahā'īs, in Ed. Lindsay Jones (a cura di), Encyclopedia of Religion, vol. 2, 2nd ed., Detroit, Macmillan Reference USA, 2005, pp. p737-740, ISBN 0-02-865733-0.
  27. ^ Juan Cole, The Concept of Manifestation in the Bahá'í Writings, in Bahá'í Studies, monograph 9, 1982, pp. 1–38. URL consultato l'8 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2015).
  28. ^ Bahá'u'lláh e la Nuova Era, p. 138, John E. Esslemont, op. cit. in bibliografia
  29. ^ Bahá'u'lláh, Spigolature, p. 78, op. cit. in bibliografia
  30. ^ a b Peter Smith, Progressive revelation, in A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith, Oxford, Oneworld Publications, 2000, pp. p. 276-277, ISBN 1-85168-184-1.
  31. ^ Shoghi Effendi, Bahá'í Administration, Wilmette, Illinois, USA, Bahá'í Publishing Trust, 1974, p. 185, ISBN 0-87743-166-3.
  32. ^ Bahá'u'lláh e la nuova era, p. 180, J. E. Esslemont, op. cit. in bibliografia
  33. ^ Il Kitáb-i-Aqdas, Bahá'u'lláh, Roma 1995, versetto 182
  34. ^ pp. 47-48 "La Fede bahá'í in India" Opera in bibliografia
  35. ^ Zaid Lundberg, Baha'i Apocalypticism: The Concept of Progressive Revelation, Department of History of Religion at the Faculty of Theology, Lund University, 1996-05. URL consultato il 25 novembre 2006.
  36. ^ J. E. Esslemont, Op. cit., p. 159
  37. ^ a b Peter Smith, Covenant, Book of the, in A concise encyclopedia of the Bahá'í Faith, Oxford, Oneworld Publications, 2000, pp. p. 114-115, ISBN 1-85168-184-1.
  38. ^ A. Taherzadeh, The Revelation of Bahá'u'lláh, Volume 2: Adrianople 1863-68, Oxford, UK, George Ronald, 1987, p. 389, ISBN 0-85398-071-3.
  39. ^ Bahá'u'lláh e la Nuova Era - J. E. Esslemont - Op. cit., p. 188
  40. ^ Abdu’l-Bahá, Ultime Volontà e Testamento. Casa Editrice Bahá’í 1987, p. 16
  41. ^ ibidem p. 8
  42. ^ ibidem p. 15
  43. ^ ibidem p. 19-20
  44. ^ Casa Universale di Giustizia, Messaggio del 28 novembre 2023, pp. 5-6.
  45. ^ “… finché le menti umane non divengano unite, non potrà realizzarsi alcunché di importante. Attualmente la pace universale è questione di grande rilievo, ma l’unità di coscienza è essenziale, sì che le fondamenta di quella possano divenire sicure, il suo insediamento solido e robusto il suo edifizio.” (‘Abdu’l-Bahá, Antologia, p. 279)
  46. ^ Tavole di Bahá’u’lláh, Casa Ed. Bahá’í Roma 1981, pp. 150-151
  47. ^ CHI SCRIVE IL FUTURO? - Casa Ed. Bahá’í Roma 1999, pag. 18 - ISBN 88-7214-073-0

Bibliografia

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  • Abdu'l-Bahá, Le Lezioni di San Giovanni d'Acri, Ariccia (Roma), Casa Editrice Baha'i - terza edizione riveduta e corretta, 2006, ISBN 88-7214-111-7.
  • Testo Sacro, Islam, Il Corano, traduzione di A. Bausani, 1978, Firenze, G. C. Sansoni Editore Nuova SpA.
  • Testo Sacro, Islam, Il Corano, A cura di Alberto Ventura - Traduzione di Ida Zilio Grandi, Milano, I edizione ottobre 2010, ISBN 978-88-04-60454-9, Mondadori.
  • Testo Sacro, Sacra Bibbia, Edizioni Paoline, Roma - Stampato in Padova, Stabilimenti dell'Antoniana SpA, 1979.
  • Testo Sacro, Spigolature Dagli Scritti di Bahá'u'lláh, Casa Editrice Baha'i - Tipografia Eredi Dr. Giovanni Bardi - Roma - 1973.
  • Dr. Youness Afroukhteh, Memories of Nine Years in 'Akká, Oxford, UK, George Ronald, 2003 [1952], ISBN 0-85398-477-8.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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