Fomes fomentarius

specie di fungo della famiglia Polyporaceae
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Fomes fomentarius (L.) J.Kickx f., Fl. Crypt. Flandres: 237 (1867) è un fungo non commestibile della famiglia delle Polyporaceae. Il suo nome comune è fungo esca del fuoco[1].

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Fomes fomentarius
Fomes fomentarius
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Polyporales
Famiglia Polyporaceae
Genere Fomes
Specie F. fomentarius
Nomenclatura binomiale
Fomes fomentarius
(L.) J.Kickx f., 1867
Nomi comuni

Fungo esca del fuoco

Fomes fomentarius
Caratteristiche morfologiche
Cappello
no
Imenio
Lamelle
ND
Sporata
gialla
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
non commestibile

Descrizione della specie modifica

Corpo fruttifero modifica

Perenne, sessile, a forma di "zoccolo", 10–40 cm di lunghezza; nel primo stadio di crescita il cappello presenta solchi concentrici e ondulati, con cresta molle e cinerognola; poi orlo arrotondato, rugginoso chiaro; a maturazione la cresta si presenta dura, massiccia, color ocra o brunastra, con margine rugoso.

Tubuli modifica

Lunghi, a più strati, rugginosi.

Pori modifica

Fini, rotondi, piccoli, da bianco crema a brunastri. Molto fragili.

Carne modifica

Suberosa o spugnosa, dura, bruno-rossastra.

  • Odore: marcatamente fungino oppure di legno, molto gradevole, specialmente in prossimità dei pori.

Spore modifica

Oblunghe, giallastre in massa.

 
Tronco parassitato da F. fomentarius

Habitat modifica

 

Cresce su latifoglie, sia vive che morte, in estate-autunno, per diversi anni. Parassita o saprofita delle latifoglie, è in grado di degradare molto rapidamente il legno.

Commestibilità modifica

Non commestibile, di consistenza praticamente pari a quella del legno.

Etimologia modifica

Dal latino fomes = esca, alimento del fuoco, per l'uso che se ne faceva una volta, e ancora adesso.

Curiosità modifica

Un tempo veniva ridotto in polvere e mescolato a salnitro per facilitare l'accensione del fuoco tramite scintille, come ad esempio con la pietra focaia[2] . Ne aveva con sé 4 pezzi anche l'Uomo di Similaun.

Sinonimi modifica

  • Agaricus fomentarius (L.) Lam., (1783)
  • Boletus fomentarius L., Species Plantarum: 1176 (1753)
  • Elfvingia fomentaria (L.) Murrill, Bull. Torrey bot. Club 30(5): 298 (1903)
  • Elfvingiella fomentaria (L.) Murrill
  • Ochroporus fomentarius (L.) J. Schröt., Krypt.-Fl. Schlesien 3(1): 486 (1888)
  • Placodes fomentarius (L.) Quél., Enchiridion Fungorum, in Europa Media Præsertim in Gallia Vigentium (Paris): 171 (1886)
  • Polyporus fomentarius (L.) Fr., Systema mycologicum (Lundae) 1: 374 (1821)
  • Pyropolyporus fomentarius (L.) Teng, Chung-kuo Ti Chen-chun: 763 (1963)
  • Scindalma fomentarium (L.) Kuntze, Revis. gen. pl. (Leipzig) 3 (1898)
  • Ungulina fomentaria (L.) Pat., Essai Tax. Hyménomyc.: 102 (1900)

Note modifica

  1. ^ Linus Zeitlamyr, I Funghi, Edizioni Mediterranee, 1977 (pagine 102-103). ISBN 9788827209851
  2. ^ Luciano Gibelli, Dnans ch'a fassa neuit. Memorie di cose. Attrezzi, oggetti e cose del passato raccolti per non dimenticare, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2004, pag. 96, ISBN 88 8068 242 3

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