Portale:Antica Roma/M
«In moltissime città restano grandi opere pubbliche dovute a Settimio Severo. Particolarmente importante, a dimostrazione del suo senso civico, è il fatto che restaurò tutti gli edifici che erano a Roma pericolanti... senza aggiungere il nome in nessuno di essi, e conservando ovunque le iscrizioni relative ai primi costruttori. Alla sua morte lasciò scorte di grano corrispondenti alle imposte complessive di sette anni... e quanto all'olio riserve tali da soddisfare per cinque anni non solo le esigenze di Roma, ma anche quelle di tutta l'Italia... Si racconta che le sue ultime parole furono: «Ho ricevuto uno Stato in preda ovunque al disordine, lo lascio pacificato... lascio ai miei figli un impero stabile se sapranno essere virtuosi, vacillante se saranno malvagi».» |
Gli Imperatori romani del 193-235:
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Vedi anche: Storia delle campagne dell'esercito romano
La guerra civile romana (193-197) scoppiata in seguito alla morte di Pertinace (193), tra Didio Giuliano, Pescennio Nigro, Clodio Albino e Settimio Severo In Occidente e Battaglie romane:
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In Oriente e Battaglie romane:
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Arte severiana ed architettura del periodo:
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Imperatore romano tra Principato e Dominato: |
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