Ranieri di Campello

militare italiano

Il Conte Ranieri di Campello della Spina (Spoleto, 21 settembre 1908Campello sul Clitunno, 29 maggio 1959) è stato un militare e dirigente sportivo italiano.

Ranieri di Campello
NascitaSpoleto, 21 settembre 1908
MorteCampello sul Clitunno, 29 maggio 1959
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
RepartoSavoia Cavalleria
Gruppo squadroni cosacchi "Campello"
GradoTenente colonnello
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneFronte orientale (1941-1945)
Campagna d'Italia (1943-1945)
BattaglieBattaglia di Montelungo
Comandante diGruppo squadroni cosacchi "Campello"
DecorazioniMedaglia d'argento al valor militare
S. Fabei, La legione straniera di Mussolini, Mursia, Milano 2008.
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Biografia modifica

Nato dal conte Pompeo di Campello, senatore del Regno d'Italia, e della principessa Guglielmina Boncompagni Ludovisi, dama di corte della regina Elena di Savoia, iniziò una promettente carriera nell'equitazione, gareggiando anche alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove una caduta lo escluse dalla competizione. Ha sposato in prime nozze Margherita Varè, figlia di Daniele Varè, diplomatico (1880~1956). Dal matrimonio con Margherita sono nati Rovero (1932) e Nicoletta (1933). In seconde nozze ha sposato Maria Sole Agnelli da cui avrà i figli Virginia (1954), Argenta (1955), Cintia (1956), Bernardino (1958).

Attività militare modifica

Assegnato per il Servizio Informazioni Militari all'ambasciata di Bucarest come addetto militare nel 1940, venne richiamato ad ottobre dello stesso anno ed inviato in Spagna ad Algeciras dove, iniziando dal luglio 1942 le operazioni contro Gibilterra in partenza dal piroscafo Olterra e come osservatorio, da Villa Carmela, basi segrete della Xª Flottiglia MAS in territorio spagnolo, neutrale. All'organizzazione delle due basi partecipava anche il SIM, con personale delle tre forze armate; tra questi l'allora maggiore Ranieri di Campello. Queste basi, dalle quali nuotatori e subacquei della Xª Flottiglia MAS uscivano per attaccare le navi in rada, permisero al gruppo denominato Squadriglia dell'Orsa Maggiore e successivamente ad altri gruppi una serie di operazioni coronate da successo.

 
Ranieri di Campello alla testa del Gruppo squadroni cosacchi "Campello"

Successivamente venne impiegato sul fronte russo con l'ARMIR (poi 8a Armata) dove come ufficiale del Savoia Cavalleria organizzò una unità di cavalieri cosacchi, il Gruppo squadroni cosacchi "Campello", che combatté contro i sovietici. Alla testa di questa unità straniera venne ferito il 19 gennaio 1943 in azione a Nikitovka, venendo insignito della Medaglia d'argento al valor militare.

Dopo l'8 settembre 1943 partecipò alla campagna d'Italia nel Primo Raggruppamento Motorizzato[1] dell'esercito cobelligerante italiano, come interprete del generale Dapino, partecipando anche alla battaglia di Montelungo e in questo ruolo venne ferito insieme ad altri militari italiani il 14 dicembre 1943.

Dirigente sportivo modifica

Dopo il referendum istituzionale del 1946 per la scelta tra monarchia e repubblica lasciò l'esercito. Andò a ricoprire nel 1944 l'incarico di commissario della Federazione Italiana Sport Equestri, della quale fu poi dal 1946 presidente fino al 1959. Dal 1952 rivestì la carica di vice presidente della Federazione Equestre Internazionale e divenne membro della giunta esecutiva del CONI.

Fu eletto sindaco di Campello sul Clitunno, mantenendone la carica dal 1952 fino alla sua morte nel 1959. Nel settembre 1953 sposò in seconde nozze Maria Sole Agnelli.

Gli è stato intitolato il "Centro Equestre Ranieri di Campello" della FISE a Rocca di Papa.

Onorificenze modifica

Medaglia di argento al valor militare
«In ogni incarico era primo nell'offerta e nell'esempio. Guidava il gruppo in situazione difficile per insidie nemiche, clima e disagi, in modo esemplare. In ogni occasione ha dato di più di quanto richiesto. Ferito, continuava a guidare il gruppo dando sagge disposizioni per sfuggire all'accerchiamento.»
— Russia, Gennaio 1943

Note modifica

  1. ^ DAL DON A MONTELUNGO, IL MAGGIORE RANIERI CAMPELLO, su dalvolturnoacassino.it. URL consultato il 5 novembre 2009.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica