Riccardo Bocchini (Roma, 11 marzo 1958[1]) è uno scenografo e architetto italiano.

Carriera modifica

Attivo in particolar modo come scenografo televisivo, i suoi primi lavori risalgono alla fine degli anni ottanta, quando realizza per le reti Fininvest le scenografie di trasmissioni come Cara TV,[2] Dibattito!, Capolinea e Il ficcanaso. Negli anni novanta ha realizzato la scenografia del varietà pomeridiano di Gianni Boncompagni Non è la RAI[3], del preserale Primadonna. Nel 1998 realizza per Italia 1 la scenografia del programma Meteore - Alla ricerca delle stelle perdute.[4]

Tra gli anni novanta e i primi duemila collabora anche con Telemontecarlo, dal 2001 LA7, per programmi come Sesso... parlano le donne,[5] Omnibus,[6] Sotto questo sole,[7] Call Game,[8] 100%.,[9] Inizia in seguito a collaborare con la RAI, in particolar modo per i programmi di Carlo Conti, realizzando le scenografie per Affari tuoi, Soliti ignoti, I migliori anni, Tale e quale show, Sogno e son desto, Si può fare!, Stasera casa Mika e La Corrida del 2018[10].

Realizza le scenografie del Festival di Sanremo nel 2015,[11] 2016[12] e 2017.[13]

Note modifica

  1. ^ CNAPPC - Albo unico nazionale, su www.cnappc.it. URL consultato il 13 novembre 2022.
  2. ^ Baroni, p. 77.
  3. ^ Baroni, p. 314.
  4. ^ Baroni, p. 360.
  5. ^ Baroni, p. 414.
  6. ^ Baroni, p. 327.
  7. ^ Baroni, p. 431.
  8. ^ Baroni, p. 68.
  9. ^ Baroni, p. 84.
  10. ^ cfr. Rai1: La Corrida. Dilettanti allo sbaraglio sotto lo sguardo divertito di Carlo Conti, su ufficiostampa.rai.it, 13 aprile 2018. URL consultato il 14 aprile 2018.
  11. ^ Angelo De Marinis, Sanremo 2015, svelata la scenografia, in TV Sorrisi e Canzoni, 29 gennaio 2015. URL consultato il 10 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2017).
  12. ^ Francesco Canino, Sanremo 2016: ecco la scenografia del Festival, in Panorama, 28 gennaio 2016. URL consultato il 10 giugno 2017.
  13. ^ Sanremo 2017, la Rai presenta la scenografia del 67º Festival, in TV Sorrisi e Canzoni, 26 gennaio 2017. URL consultato il 10 giugno 2017.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica