Rione Terra

Centro storico di Pozzuoli

Il Rione Terra è un agglomerato urbano che costituisce il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, nella città metropolitana di Napoli, abitato fin dal II secolo a.C.

Rione Terra
Una vista del Rione Terra (al centro si nota il Tempio - duomo).
CiviltàRomana
UtilizzoCittà fortificata
Localizzazione
StatoItalia Italia
ComunePozzuoli
Amministrazione
EnteSoprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli
Mappa di localizzazione
Map

Geografia fisicaModifica

La rocca, costruita su uno sperone tufaceo a circa 33 m.s.l.m, domina su tre lati il Golfo di Pozzuoli. La posizione strategica permetteva ai suoi abitanti di controllare efficacemente i traffici marittimi e terrestri e di costituire un valido baluardo difensivo. L'area sismica è classificata con grado 2: in questa zona possono verificarsi terremoti abbastanza forti.

StoriaModifica

In tutto il territorio puteolano, la rocca del Rione Terra è l'unico luogo che è stato protagonista di tutte le evoluzioni storiche, dai primi anni della colonizzazione greca e romana fino all'epoca moderna. Secondo lo storico greco Strabone, la rocca era da considerarsi un approdo dipendente da Cuma[1] e fu qui che nel 529 a.C. con ogni probabilità sbarcarono gli esuli dell'isola di Samo che fondarono la Dicearchia[2].

In epoca romana Pozzuoli e la rocca conobbero il loro periodo di maggior splendore. La città, infatti, è stata per secoli, fino alla nascita di Ostia, il maggior porto commerciale di Roma. L'allora Puteoli venne dedotta a colonia romana nel 194 a.C. ed aveva proprio nella rocca il suo cuore pulsante. Con la nascita del porto di Ostia prima ed il decadimento dell'Impero Romano poi, Pozzuoli (che si estendeva allora fino ai territori della moderna Bacoli) cadde velocemente in declino e si ridusse alla piccola rocca del rione Terra.

Chiusa sulla sommità dell'altura su cui insiste e senza possibilità di espansione al di fuori di essa, la città iniziò quindi a stratificarsi. Le culture che si sono succedute hanno costruito le loro botteghe e le loro abitazioni su quelle che un tempo erano le mura romane.

L'esempio più lampante di questo fenomeno è senza dubbio il duomo della città di Pozzuoli, che fu edificato proprio sulle mura del tempio di Augusto. Il duomo, costruito all'epoca della dominazione spagnola, ingloba il tempio di epoca romana, che a sua volta inglobava un tempio di età repubblicana risalente al 194 a.C.[3], che venne già ristrutturato da Silla nel 78 a.C.

XX secoloModifica

Fino agli anni '60 il Rione Terra era ancora centro pulsante, per quanto popolare, della città ed il passare dei secoli avevano ormai nascosto le costruzioni dei tempi romani. Nel mese di maggio del 1964 un incendio distrusse la Cattedrale.

Il 2 marzo del 1970 la rocca venne evacuata a seguito della notizia di una presunta crisi bradisismica, annunciata dai geologi e diffusa attraverso un massiccio uso dei mezzi di comunicazione dell'epoca. Tra le motivazioni che indussero le autorità allo sgombero dell'intero quartiere vi erano anche le precarie condizioni igienico-sanitarie e il cattivo stato di conservazione degli edifici. Ulteriormente danneggiato dal terremoto dell'Irpinia del 1980 e da una nuova recrudescenza del bradisismo negli anni ottanta, l'intero rione venne abbandonato definitivamente nel 1983. Da quel momento, è stato oggetto di una spoliazione sistematica e vandalica.

Nel 1993 è stata avviata una campagna di scavi archeologici che ha permesso il recupero di buona parte del tessuto urbano antico, mettendo in luce una città sotterranea di epoca romana a circa 15 metri dalle fondamenta degli edifici seicenteschi[4].

XXI secoloModifica

 
Il Rione Terra visto dalla darsena.

Il rione, per molti anni in fase di ristrutturazione, è stato riaperto parzialmente al pubblico a partire da maggio 2014[5]. Oggigiorno sono fruibili solo alcune aree esterne, la Cattedrale di San Procolo Martire, la Cappella di San Giacomo Apostolo, il Museo Diocesano ed il parco archeologico.

Il percorso archeologicoModifica

 
Il percorso archeologico: l'antico decumano.

Scavato nella roccia tufacea è presente un intero percorso archeologico perfettamente conservato dell'antica città romana di Puteoli, fondata nel 194 a.C. Varcando il portale di Palazzo De Fraja-Frangipane si accede al sito archeologico; camminando lungo il decumanus maximus fino all’incrocio con il cardo cosiddetto di San Procolo, è possibile rivivere vicende e ambienti, grazie ai pannelli disseminati lungo il percorso archeologico. Sono visibili numerosi edifici, i depositi di grano, il forno per la lavorazione e la cottura del pane (pistrinum) con le macine quasi intatte, i criptoportici, le botteghe e i magazzini.

Il 27 luglio 2021 è stato inaugurato l’ampliamento del percorso archeologico, con i nuovi tratti corrispondenti a due dei principali assi viari della città romana: la parte finale del cardo di via San Procolo e il decumano di via Duomo, a Nord della Cattedrale, il cui allineamento è ricalcato esattamente dalla strada moderna che corre di qualche metro più in alto. Completano il percorso il podio in tufo del Capitolium, il principale edificio di culto della colonia romana del 194 a.C., inglobato nel tempio marmoreo di Augusto sotto la Cattedrale, e un piccolo Museo dell’opera che ne ripercorre la storia[6].

NoteModifica

  1. ^ archeoFlegrei, Il Rione Terra, su archeoFlegrei, 6 giugno 2016. URL consultato il 20 ottobre 2020.
  2. ^ Stefano Carlino, Neapolitan Volcanoes: A Trip Around Vesuvius, Campi Flegrei and Ischia, Springer, p. 308|anno=2018.
  3. ^ Il Tempio-Duomo di Pozzuoli, su ArchiDiAP. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  4. ^ Touring club italiano, Napoli e dintorni., 6. ed, Touring club italiano, 2001, pp. 395-396, ISBN 88-365-1954-7, OCLC 48838157. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  5. ^ Paolo De Luca, Rione Terra, riapre il Duomo dopo cinquanta anni, su napoli.repubblica.it.
  6. ^ Percorso archeologico del Rione Terra, su Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo. URL consultato il 13 ottobre 2022.

BibliografiaModifica

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