Strada statale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina

strada statale italiana
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La ex strada statale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina (SS 251), ora strada provinciale 251 Zoldo e Cellina (SP 251)[4] in provincia di Venezia, strada regionale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina (SR 251)[5] in Friuli-Venezia Giulia e strada provinciale 251 della Val di Zoldo e Val Cellina (SP 251)[6] in provincia di Belluno, è una strada regionale e provinciale italiana che collega il Veneto Orientale al Cadore.

Strada statale 251
della Val di Zoldo e Val Cellina
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Friuli-Venezia Giulia
  Veneto
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioPortogruaro
Fineex SS 203 presso Rucavà
Lunghezza154,860[1][2] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 16/11/1959 - G.U. 41 del 18/02/1960[3]
GestoreTratte ANAS: nessuna (dal 2001 la gestione del tratto veneto è passata alla Provincia di Venezia e alla Provincia di Belluno che nel 2002 ha a sua volta passato la gestione alla società Veneto Strade; dal 2008 la gestione del tratto friulano è passata alla Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A.)

Percorso modifica

Inizia a Portogruaro, dalla strada statale 14 della Venezia Giulia e, dopo aver attraversato Cinto Caomaggiore, entra in Friuli-Venezia Giulia. Qui tocca le località di Villotta, Azzano Decimo ed entra a Pordenone, dove interseca la strada statale 13 Pontebbana; superato quindi il capoluogo, prosegue verso nord toccando San Martino di Campagna e Montereale Valcellina. Superata quest'ultima, la strada valica un tratto in galleria ed entra nella Valcellina dove attraversa, su un tracciato montano e curvilineo, Barcis, Arcola, Cimolais (dopo il quale valica il passo di sant'Osvaldo), Erto e Casso, e rientra quindi in Veneto, in provincia di Belluno.

La strada si snoda qui nella Val di Zoldo e attraversa le località di Longarone, Forno di Zoldo, Fusine e Mareson. Negli ultimi chilometri tocca Selva di Cadore (dove interseca la ex strada statale 638 del Passo di Giau) per giungere infine a Colle Santa Lucia, dove si immette sulla ex strada statale 203 Agordina.

 
Particolare della ex SS 251 innevata

Ai fini della sicurezza, FVG Strade ha scelto questa strada per sperimentare, nei pressi di Ravedis (Barcis), in un tratto tra due gallerie e sempre esposto all'ombra, uno speciale asfalto antigelo: è presente una stazione meteorologica ed una telecamera che serve per riprendere l'asfalto dopo il passaggio di un veicolo ed osservare gli effetti.

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 1º ottobre 2001, la gestione del tratto veneto è passata dall'ANAS alla Regione Veneto che ha provveduto al trasferimento al demanio della Provincia di Belluno e della Provincia di Venezia; dal 20 dicembre 2002 la gestione del tratto bellunese è passata alla società Veneto Strade[7].

Dal 1º gennaio 2008 la gestione del tratto friulano è passata alla Regione Friuli-Venezia Giulia, che ha provveduto al trasferimento delle competenze alla società Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A.[8].

Note modifica

  1. ^ D. lgs 111 del 1/04/2004 (PDF), su fvgstrade.it, G.U. 103 del 4/05/2004. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ Individuazione delle rete stradale di interesse regionale - Regione Veneto (PDF), su gazzette.comune.jesi.an.it.
  3. ^ Decreto ministeriale del 16/11/1959
  4. ^ Progetto SIRSE 2008-2009 (PDF), su trasporti.provincia.venezia.it, Provincia di Venezia. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2022).
  5. ^ Strada n° 251 - della Val di Zoldo e Val Cellina, su fvgstrade.it, Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A.. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2020).
  6. ^ DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE n. 6 del 4 marzo 2009, su bur.regione.veneto.it, Regione Veneto, p. 15.
  7. ^ Piano Triennale 2002-2004, su bur.regione.veneto.it, Regione Veneto.
  8. ^ L.R. 23 del 20/08/2007 (PDF), su arpebur.regione.fvg.it, Regione Friuli-Venezia Giulia - S.O. 23 del 22/08/2007 al B.U. 34 del 22/08/2007.

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