NGC 7538

regione h ii
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NGC 7538 è una nebulosa a emissione piccola ma appariscente, visibile nella costellazione di Cefeo; si trova sul Braccio di Perseo ed è direttamente connessa con la grande associazione OB Cassiopeia OB2.

NGC 7538
Regione H II
NGC 7538
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel[1]
Data1787
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCefeo
Ascensione retta23h 13m 39s[1]
Declinazione+61° 30′ 45″[1]
Coordinate galattichel = 111,5; b = +00,8[2]
Distanza9100[3] a.l.
(2800[3] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)8' x 7'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Galassia di appartenenzaVia Lattea
Altre designazioni
Sh2-158, LBN 542, H II-706, GC 4907[1]
Mappa di localizzazione
NGC 7538
Categoria di regioni H II

Coordinate: Carta celeste 23h 13m 39s, +61° 30′ 45″

Al suo interno sono presenti fenomeni di formazione stellare a diversi stadi, da quelli più avanzati, disposti principalmente nel settore nordoccidentale della nube, fino a quelli più recenti, situati a sudest; ciò suggerisce che la formazione stellare è proceduta a ondate a partire dalle regioni nordoccidentali.[4]

Osservazione modifica

 
Mappa della regione di Cas OB2, con in evidenza NGC 7538.

La nebulosa si trova nella parte più occidentale della costellazione, vicino al confine con Cassiopea; la regione in cui si trova può essere individuata poco a nord del centro della linea congiungente le stelle Caph (β Cassiopeiae) e ζ Persei, rispettivamente di magnitudine 2,27 e 3,39, circa 1° ad ovest dell'ammasso aperto M52. Può essere osservata anche otticamente con un telescopio amatoriale di potenza medio-alta e diventa ben visibile nelle fotografie a lunga posa, in cui si mostra come una nebulosità dalla forma ovoidale leggermente allungata in senso est-ovest. Lo sfondo è molto ricco di campi stellari e di nebulose, mentre in direzione SSW si trova l'ammasso aperto NGC 7510, ben osservabile anche con un binocolo.

Cefeo e Cassiopea sono due costellazioni tipiche dei cieli autunnali boreali; la regione celeste in cui si trova il sistema nebuloso raggiunge la massima altezza sull'orizzonte nel cielo serale nei mesi compresi fra ottobre e dicembre. La declinazione fortemente settentrionale fa sì che sia facilmente osservabile solo dalle regioni dell'emisfero boreale, dove per altro si presenta circumpolare da gran parte delle sue latitudini; dall'emisfero australe la sua visibilità è limitata alle sole latitudini tropicali e subtropicali ed è visibile sempre piuttosto bassa sull'orizzonte nord.[5]

Caratteristiche modifica

 
Sh2-161, la nube in cui appaiono sovrapposte le nebulose NGC 7538 e Sh2-159. L'ammasso aperto visibile a sinistra è M52.

NGC 7538 è una delle regioni di intensa formazione stellare più facili da osservare, grazie al fatto che non appare oscurato da polveri e nubi oscure; data la sua distanza di 2800 parsec (circa 9100 anni luce) viene a trovarsi sul Braccio di Perseo, in corrispondenza della brillante associazione OB Cas OB2, assieme ad altre nebulose come Sh2-157 e Sh2-161, e si mostra come una regione H II estesa per alcuni primi d'arco.[6][7] La principale fonte della ionizzazione dei gas della nube è la stella NGC 7538 IRS6, una stella blu di sequenza principale di classe spettrale O7V.[8]

La prova che i fenomeni di formazione stellare sono in atto è data dalla individuazione di 11 sorgenti di radiazione infrarossa corrispondenti ad altrettante stelle giovani di grande massa, catalogate per questa nube da IRS1 a IRS11, tre delle quali, IRS1, IRS2 e IRS3, sono situate all'interno di un piccolo ammasso di stelle di classe spettrale O e B, posizionato sul bordo sudorientale della nebulosa.[9] IRS1 è la più luminosa e si trova al centro di una piccola regione H II ultracompatta delle dimensioni di 0,1", pari a 180 UA; la fonte della radiazione è una stella blu di classe O7, con una luminosità pari a 104L. Dall'oggetto emerge una struttura a getto orientata in senso nord-sud, osservata anche in IRS1, dove è presente una struttura bipolare, connessa ad una seconda struttura a forma di anello.[10] Nelle vicinanze di IRS1 sono stati scoperti un gran numero di maser a OH, ad acqua, a formaldeide, ad ammoniaca e a metanolo.[3]

Nel settore dell'ammasso in cui sono contenute le prime tre sorgenti è presente una struttura a bow shock orientata in senso nordovest-sudest, individuata tramite osservazione condotte nella banda del vicino infrarosso; questa struttura è stata generata dal vento stellare e dal moto di IRS2 attraverso la nube molecolare circostante. La teoria si basa sul fatto che il gas ionizzato che circonda la sorgente ha una morfologia cometaria, che si adatta ai modelli di bow shock generati dal vento stellare.[11]

NGC 7538 si trova immersa, assieme alla vicina Sh2-159, nella tenue nebulosità diffusa della nube gigante catalogata come Sh2-261B, che fa parte della nube Sh2-261, il cui centro si trova in direzione nordest; la nebulosa è associata alla grande associazione OB Cas OB2, che conta cinque stelle massicce di classe O e alcune di classe B.[12]

Note modifica

  1. ^ a b c d Public Access NGC/IC Database, su result for NGC 3372. URL consultato il 24 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  2. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  3. ^ a b c Kraus, S.; Balega, Y.; Elitzur, M.; Hofmann, K.-H.; Preibisch, Th.; Rosen, A.; Schertl, D.; Weigelt, G.; Young, E. T., Outflows from the high-mass protostars NGC 7538 IRS1/2 observed with bispectrum speckle interferometry. Signatures of flow precession, in Astronomy and Astrophysics, vol. 455, n. 2, agosto 2006, pp. 521-537, DOI:10.1051/0004-6361:20065068. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  4. ^ McCaughrean, Mark; Rayner, John; Zinnecker, Hans, Near-infrared imaging of embedded young clusters, in Società Astronomica Italiana, Memorie, vol. 62, n. 4, 1991, pp. 715-723. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  5. ^ Una declinazione di 61°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 29°; il che equivale a dire che a nord del 29°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 29°S l'oggetto non sorge mai.
  6. ^ Crampton, D.; Georgelin, Y. M.; Georgelin, Y. P., First optical detection of W51 and observations of new H II regions and exciting stars, in Astronomy and Astrophysics, vol. 66, n. 1-2, maggio 1978, pp. 1-11. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  7. ^ Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  8. ^ Ojha, D. K.; Tamura, M.; Nakajima, Y.; Fukagawa, M.; Sugitani, K.; Nagashima, C.; Nagayama, T.; Nagata, T.; Sato, S.; Vig, S.; Ghosh, S. K.; Pickles, A. J.; Momose, M.; Ogura, K., A Near-Infrared Study of the NGC 7538 Star-forming Region, in The Astrophysical Journal, vol. 616, n. 2, dicembre 2004, pp. 1042-1057, DOI:10.1086/425068. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  9. ^ Wynn-Williams, C. G.; Becklin, E. E.; Neugebauer, G., Infrared studies of H II regions and OH sources, in Astrophysical Journal, vol. 187, febbraio 1974, pp. 473-485, DOI:10.1086/152656. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  10. ^ Akabane, K.; Kuno, N., Dust content in compact HII regions (NGC 7538-IRS1, IRS2, and IRS3), in Astronomy and Astrophysics, vol. 431, febbraio 2005, pp. 183-195, DOI:10.1051/0004-6361:200400116. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  11. ^ Bloomer, John D.; Watson, Dan M.; Pipher, Judith L.; Forrest, William J.; Ali, B.; Greenhouse, Matthew A.; Satyapal, Shobita; Smith, Howard A.; Fischer, Jacqueline; Woodward, Charles E., A Near-Infrared Study of NGC 7538 IRS 1, 2, and 3, in The Astrophysical Journal, vol. 506, n. 2, ottobre 1998, pp. 727-742, DOI:10.1086/306268. URL consultato il 24 ottobre 2009.
  12. ^ Usenko, I. A.; Kovtyukh, V. V.; Klochkova, V. G.; Panchuk, V. E.; Yermakov, S. V., Spectroscopic investigations of classical Cepheids and main-sequence stars in galactic open clusters and associations. I. Association Cas OB2 and the small-amplitude Cepheid SU Cassiopeae, in Astronomy and Astrophysics, vol. 367, marzo 2001, pp. 831-839, DOI:10.1051/0004-6361:20000531. URL consultato l'8 maggio 2009.

Bibliografia modifica

Pubblicazioni specifiche modifica

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