Luke Kirby (martire): differenze tra le versioni

Presbitero e martire inglese
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Luke Kirby (... – Tyburn, 30 maggio 1582) è stato un religioso inglese martirizzato sotto Elisabetta I, venerato come santo della Chiesa cattolica e ricordato come uno dei Santi quaranta martiri di Inghilterra e Galles.

San Luke Kirby

Martire inglese

 
Nascita1549
MorteTyburn, 1582
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione9 dicembre 1886 da papa Leone XIII
Canonizzazione25 ottobre 1970 da papa Paolo VI
Ricorrenza30 maggio

Biografia

Dopo aver terminato gli studi universitari presumibilmente a Cambridge, Kirby si convertì al cattolicesimo mentre si trovava nelle Fiandre ed entrò in seminario al collegio inglese di Douai nel 1576. Fu ordinato prete a Cambrai nel settembre 1577 e, dopo un breve ritorno in Inghilterra, si recò a Roma per proseguire con gli studi al Venerabile Collegio Inglese, dove rimase fino al 23 aprile 1579. A Roma Kirby divenne noto per la sua carità nei confronti dei suoi compatrioti più bisognosi, sia cattolici che anglicani.[1] Il 14 aprile 1580 partì da Roma con Ralph Sherwin ed Edmund Campion in missione per l'Inghilterra, ma i tre furono scoperti ed arrestati nel momento in cui approdarono a Dover. Nel dicembre dello stesso anno Kirby fu trasferito alla Torre di Londra, dove fu torturato, processato e condannato a morte per tradimento. La sentenza fu eseguita il 30 maggio dell'anno seguente per impiccagione, sventramento e squartamento.[2]

Note

Luke Kirby fu beatificato da Leone XIII il 9 dicembre 1886 e canonizzato da Paolo VI il 25 ottobre 1970 insieme ad altri 39 martiri inglesi e gallesi.[3]== Note ==

  1. ^ Bede Camm, Edwin Hubert Burton e John Hungerford Pollen, Lives of the English Martyrs;, London : Longmans, Green and Co., 1914-. URL consultato il 10 febbraio 2020.
  2. ^ CATHOLIC ENCYCLOPEDIA: Blessed William Filby, su www.newadvent.org. URL consultato il 10 febbraio 2020.
  3. ^ www.vatican.va, http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/cult-martyrum/martiri/009.html. URL consultato il 9 febbraio 2020.

Collegamenti esterni

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