Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne

La chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne (meglio nota come Rosariello) è un luogo di culto a Napoli; si erge in piazza Cavour, ai piedi della salita della Stella.

Chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne
Facciata di Arcangelo Guglielmelli
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Coordinate40°51′17.86″N 14°15′12.08″E / 40.85496°N 14.253355°E40.85496; 14.253355
Religionecattolica di rito romano
TitolareMaria SS. del Rosario
Arcidiocesi Napoli
Stile architettonicobarocco

Storia e descrizione modifica

 
Interno

Il tempio acquisì questo titolo poiché fino al primo quarto del '600, nella zona, si ergevano due alberi di pigne poi abbattuti per l'erezione di un convento domenicano nel 1630. Parte del complesso fu costruito anche sulle proprietà dei Moscabruno.

La chiesa fu realizzata su progetto di Arcangelo Guglielmelli (1648-1723). Di stile pienamente barocco, sia per l'esterno che per l'interno, la pianta è rettangolare con cappelle laterali, con un vestibolo a doppia rampa di scale per permettere l'accesso alla sovrastante area sacra. Capolavoro del Guglielmelli è la facciata, per la quale vi è probabilmente una maggiore influenza tecnica del figlio Marcello, arricchita da un'immagine della Vergine del Rosario che la rende unica nel suo genere[senza fonte]. La cupola, priva di lanternino, è stata costruita interamente in tufo. Il tempio era inoltre custode di numerose tele di importanti pittori locali, quali: Luca Giordano, Giuseppe Simonelli, Giacomo del Pò, Onofrio Avellino e Santolo Cirillo (tutte trasferite in altra sede).

L'edificio di culto, parzialmente danneggiato dai bombardamenti nella Seconda Guerra Mondiale, è annesso all'omonimo complesso convenutale e ad un chiostro tardo-rinascimentale, oggi appartenente al Comune di Napoli ed utilizzato come edificio scolastico.

Dal 1980 ad oggi modifica

La chiesa fu chiusa dopo il terremoto del 1980, barricata da un'alta muraglia che la mantenne sigillata all'ingresso fino al 1997, anno in cui furono effettuati lavori di consolidamento della struttura, oltre che di rifacimento della facciata e di un restauro interno della chiesa ma non fu mai riaperta al culto. Tutte le suppellettili (tra cui le acquasantiere) e la statuaria, salvo le tele (trasferite in altre sedi), sono scomparse a causa di diversi furti subiti nel tempo.

Solo il 9 aprile del 2017 (Domenica delle Palme) la Chiesa è stata riaperta ai sacri uffici con l'insediamento dei Canonici dell'ICRSS (Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote[1]). Le funzioni sono officiate secondo la forma 1962 del rito romano, come stabilito dal cardinale Sepe.

Il 20 gennaio 2021 è crollato il fianco sinistro della facciata senza causare alcun ferito.[2][3]

La Madonna del Rosariello modifica

La venerata immagine della Madonna del Rosariello è una scultura lignea di scuola napoletana della prima metà del Settecento. La Vergine, che veste di rosso con un manto stellato in blu, reca in braccio il Divino Infante, entrambi presentano una Corona del Rosario allo spettatore (il simulacro riprende la Madonna che decora la facciata). L'immagine torna ufficialmente nella chiesa il 7 ottobre del 2017, dopo un accurato restauro che ne ha riportato alla luce tutta la bellezza scultorea.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra, Newton e Compton editore, Napoli 2004.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica