Kōnstantinos Karamanlīs

politico greco

Kōnstantinos Karamanlīs (in greco Κωνσταντίνος Καραμανλής?; Serres, 8 marzo 1907Atene, 23 aprile 1998) è stato un politico greco, che ha svolto l'incarico di Primo ministro dal 1955 al 1963 e dal 1974 al 1980, e di Presidente della Repubblica Ellenica dal 1980 al 1985 e dal 1990 al 1995.

Kōnstantinos Karamanlīs
Κωνσταντίνος Καραμανλής

Presidente della Repubblica Ellenica
Durata mandato15 maggio 1980 –
10 marzo 1985
Capo del governoGeōrgios Rallīs
Andreas Papandreou
PredecessoreKōnstantinos Tsatsos
SuccessoreIoannis Alevras (ad interim)

Durata mandato5 maggio 1990 –
10 marzo 1995
Capo del governoCostantino Mitsotakis
Andreas Papandreou
PredecessoreChrīstos Sartzetakīs
SuccessoreKostis Stephanopoulos

Primo ministro del Regno di Grecia
Durata mandato6 ottobre 1955 –
5 marzo 1958
PredecessoreAlexander Papagos
SuccessoreKonstantinos Georgakopoulos

Durata mandato17 maggio 1958 –
20 settembre 1961
PredecessoreKonstantinos Georgakopoulos
SuccessoreKonstantinos Dovas

Durata mandato4 novembre 1961 –
17 giugno 1963
PredecessoreKonstantinos Dovas
SuccessorePanagiōtīs Pipinelīs

Primo ministro della Grecia
Durata mandato24 luglio 1974 –
10 maggio 1980
PredecessoreAdamantios Androutsopoulos
SuccessoreGeōrgios Rallīs

Dati generali
Partito politicoPartito Populista (sino al 1950)
Raggruppamento Ellenico (1951-1955)
Unione Radicale Nazionale (1956-1963)
Nuova Democrazia (1974-1980)
UniversitàUniversità nazionale capodistriana di Atene
FirmaFirma di Kōnstantinos Karamanlīs Κωνσταντίνος Καραμανλής

Carriera politica modifica

Dopo aver ricoperto il ruolo di ministro del lavori pubblici dal 1952 sotto il governo del generale Alexandros Papagos, alla morte di Papagos, nel 1955, il Re Paolo I lo chiama a sorpresa a ricoprire il ruolo di primo ministro del Regno di Grecia.

Karamanlīs assume anche la guida dell'ERE (unione radicale nazionale) il partito di centro destra, fondato da Papagos. Sotto i suoi governi la Grecia conoscerà un notevole sviluppo economico. Vince le elezioni nel 1958 e nel 1961.

Si dimette, per contrasti con la famiglia reale, nel 1963, partecipa alle elezioni di quello stesso anno, ma, sconfitto, si ritira a Parigi in esilio volontario. Resterà in Francia fino al 1974, dato che nel 1967 in Grecia viene instaurata la dittatura dei colonnelli.

Il 24 luglio 1974, torna ad Atene, richiamato in patria dal generale Dīmītrios Iōannidīs, per formare un governo civile di salvezza nazionale per risolvere la crisi di Cipro, seguita al tentato golpe filo-greco sull'isola fomentato dalla giunta di Atene.

Fonda il partito Nuova Democrazia e vince le elezioni nel 1974 e nel 1977. Sotto il suo governo si tiene il referendum che sancirà la nascita dell'attuale Repubblica Greca, con il 69% dei voti, contro 31% per la monarchia. Sempre sotto il suo governo verrà redatta l'attuale costituzione greca. Tratterà l'ingresso della Grecia nella Comunità Economica Europea.

Il 15 maggio 1980, eletto presidente della Repubblica Ellenica, lascia la guida del governo a Giorgio Rallis. Il 10 marzo 1985, certo della mancata rielezione, si dimette. Viene rieletto il 4 marzo 1990 e resta in carica fino al 10 marzo 1995. Dopo la morte i seguaci lo chiameranno "l'etnarca".

Onorificenze modifica

Onorificenze greche modifica

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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