Streghe della Notte

Reparto militare sovietico composto da sole donne e specializzato nel bombardamento notturno

Streghe della Notte fu il soprannome col quale vennero definite le donne pilota del 588º Reggimento bombardamento notturno (in russo: Nočnye Ved'my, in cirillico: Ночные Ведьмы) dal tedesco Nachthexen datogli dagli avversari. Fu un reggimento d'aviazione sovietico della seconda guerra mondiale, successivamente ribattezzato col titolo di 46º Reggimento bombardamento leggero notturno delle guardie "Taman'". Caratteristica di questa unità militare fu di essere composta da donne. L'unità venne formata su iniziativa di Marina Raskova (in russo: Марина Михайловна Раскова) e condotta dal maggiore Evdokija Davidovna Beršanskaja per contribuire allo sforzo bellico dell'Unione Sovietica nel corso della seconda guerra mondiale.[1]

588º Reggimento bombardamento notturno
"Streghe della Notte"
Il Polikarpov Po-2 utilizzato dalle "Streghe della Notte"
Descrizione generale
Attivodal 1942 al 1945
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Servizio VVS SSSR
TipoReggimento aeronautico
Ruolobombardamento
BiplanoPolikarpov Po-2
SoprannomeStreghe della Notte
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Parte di
4ª Armata aerea
Comandanti
Degni di notaEvdokija Davidovna Beršanskaja
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Storia modifica

Il reggimento fu costituito solamente tre mesi dopo l'invasione nazista del territorio sovietico, l'operazione Barbarossa. Marina Raskova, membro del Soviet Supremo,[2] in precedenza già distintasi come aviatrice in precedenti imprese, grazie alla sua popolarità iniziò a ricevere molte lettere da parte di giovani donne russe che chiedevano di partecipare allo sforzo bellico.[1] Il giorno 8 ottobre 1941, Iosif Stalin autorizzò la costituzione di tre reggimenti di donne pilota, che presero la denominazione di:

  • 586º Reggimento caccia, equipaggiato con velivoli Yak-1;
  • 587º Reggimento bombardieri, equipaggiato con velivoli Petlyakov Pe-2;
  • 588º Reggimento bombardamento notturno, equipaggiato con velivoli Polikarpov Po-2.

Il reggimento di bombardamento notturno modifica

Il 588º reggimento era equipaggiato con biplani Polikarpov Po-2 in legno e tela, un monomotore biposto dotato di doppio comando e progettato da Nikolaj N. Polikarpov nel 1928. Originariamente destinato ad addestramento, ricognizione e collegamento e successivamente modificato per lavoro agricolo. Il velivolo non disponeva di nessuna strumentazione per il volo notturno e per il puntamento bombe. La navigazione avveniva grazie a bussola, mappa e cronometro, e per lo svolgimento delle missioni, quando possibile, si usavano riferimenti a terra. L'armamento era costituito da due bombe a caduta per un peso massimo di 100 kg.[1] Questo richiedeva quindi più missioni per ogni notte, per raggiungere gli obiettivi richiesti.

L'aereo era obsoleto già prima dell'inizio delle ostilità. Era molto manovrabile, come tutti i biplani, ma molto lento. Questa sua lentezza fu anche il suo punto di forza perché lo rendeva difficile da abbattere per i caccia notturni tedeschi, molto più potenti ma con velocità di stallo superiore. Era praticamente impossibile la collimazione delle armi di bordo dei velivoli della Luftwaffe.

Il 588° volò in missioni di bombardamento e di disturbo dal 1942 sino alla fine della guerra. Il reggimento arrivò ad essere composto da 40 equipaggi, ognuno con due componenti. Le aviatrici del reggimento eseguirono oltre 23.000 missioni e sganciarono circa 3.000 t di bombe. Fu l'unità femminile dell'Aviazione Sovietica più decorata.[3] Alcune delle donne pilota ancora in vita al termine della guerra avevano effettuato più di 1.000 missioni e ventitré di loro avevano ricevuto la Stella d'oro di eroe dell'Unione Sovietica. Trentuno di loro morirono in combattimento.

 
Tenente navigatore Evgenija Rudneva.

Le componenti del reggimento modifica

Comandanti modifica

  • Evdokija Davidovna Beršanskaja - comandante di reggimento[4]
  • Evgenija Andreevna Žigulenko - Жигуленко Евгения Андреевна, eroe dell'Unione Sovietica - comandante di volo

Le componenti dell'equipaggio che hanno ricevuto la stella di eroe dell'unione Sovietica modifica

Altre celebri componenti modifica

Rappresentazioni nei media modifica

  • Nel 1981, un lungometraggio sovietico intitolato Night Witches In The Sky (В небе ночные ведьмы) è stato diretto da Evgenia Zhigulenko (Евгения Жигуленко), Eroe dell'Unione Sovietica, e uno dei membri del 588º Reggimento.[5]
  • Nel 2001, una coproduzione britannico-russa con Malcolm McDowell, Sophie Marceau e Anna Friel avrebbe dovuto essere effettuata, ma non è riuscito a ottenere il sostegno economico da parte di uno studio americano.[6]
  • Nel 2013, venne commissionato un breve cartone animato The Night Witch per la regia di Alison Klaymanper per commemorare Nadežda Popova, morta lo stesso anno.[7]
  • Nel corso del 2013 vi era un progetto cinematografico scritto da Gregory Allen Howard e finanziato dal nipote di Boris Eltsin.[8]
  • Nel 2013 è stata prodotta e distribuita una serie televisiva russa dal titolo Night Swallows.[9]
  • Nel 2014 il gruppo power metal Sabaton apre l'album Heroes con la canzone Night Witches, dedicata al 588º reggimento.
  • Nel 2015 viene pubblicato il gioco di ruolo Night Witches di Jason Morningstar, pubblicato in Italia da SpaceOrange42, nel quale i giocatori possono interpretare le aviatrici del reggimento.
  • Nel 2017 viene prodotto Nachthexen, un breve filmato a tecnica mista diretto da Julie Herdichek Baltzer. Una veterana di guerra ricorda quando è stata pilota nella squadra di bombardamento tutta al femminile soprannominata Nachtexen (Night Witches) durante la seconda guerra mondiale.[10]
  • Nel 2019 esce il romanzo della scrittrice statunitense Kate Quinn, La cacciatrice (The Huntress) che parla ampiamente delle Streghe della notte.

Note modifica

  1. ^ a b c Gian Piero Milanetti, Le streghe della notte, IBN Editore, 2011, pp.276
  2. ^ Redazione Contropiano, Le “Streghe della notte”, un incubo per i nazisti, 13 maggio 2015
  3. ^ (EN) Anne Noggle, A Dance with Deat: Soviet Airwomen in World War II, Texas A&M University Press, 2001, pp. 20-21.
  4. ^ (DE) E. Meos, K. H. Hardt: Komsomolkas am Feind in Flieger Revue 10/1970, p. 432
  5. ^ (EN) V nebe 'Nochnye vedmy' (1981), su IMDb, 2016. URL consultato il 29 giugno 2016.
  6. ^ (EN) Tom Birchenough, 'Witches' hitches U.K.-Russian team, in Variety, 28 giugno 2001. URL consultato il 29 giugno 2016.
  7. ^ (EN) The Night Witch, in The New York Times, 12 dicembre 2001.
  8. ^ (EN) Justin Kroll, 'Remember the Titans' Scribe to Pen World War II Drama 'Night Witches', in Variety, 4 novembre 2013. URL consultato il 29 giugno 2016.
  9. ^ (EN) Night Swallows, su YouTube. URL consultato il 29 giugno 2016.
  10. ^ (EN) Julie Herdichek Baltzer, Nachthexen (2017), su imdb.com. URL consultato il 19 ottobre 2018.

Bibliografia modifica

  • (EN) A. Noggle, A Dance With Death: Soviet Airwomen in World War II, Texas A&M University Press, 1994, ISBN 978-0-89096-601-3.
  • (EN) Robyn Dixon, Day of Glory for USSR's Night Witches, Los Angeles Times, 10 maggio 2001, Part A: Foreign Desk, page A1.
  • Marina Rossi, Le Streghe della notte. Storia e testimonianza dell'aviazione al femminile in URSS. 1941-1945, Unicopli, Milano, 2003.
  • Gian Piero Milanetti, Le streghe della notte: la storia non detta delle eroiche ragazze-pilota dell'Unione Sovietica nella grande guerra patriottica, Galina Brock-Beltsova (prefazione), Roma, IBN, 2011, SBN IT\ICCU\BVE\0580655.
  • Ritanna Armeni, Una donna può tutto: 1941: volano le Streghe della notte, Eleonora Mancini (collaborazione), Milano, Ponte alle Grazie, 2018, SBN IT\ICCU\RAV\2070771.

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