Super Pokémon Rumble

videogioco del 2011

Super Pokémon Rumble (スーパーポケモンスクランブル?, Super Pokémon Scramble)[1] è un videogioco della serie Pokémon per Nintendo 3DS sviluppato da Papaya Studio e pubblicato da Nintendo in Giappone l'11 agosto 2011,[2] nell'America del Nord dal 24 ottobre 2011,[3] con il titolo di Pokémon Rumble Blast, ed in Europa dal 2 dicembre 2011.[4]

Super Pokémon Rumble
videogioco
Copertina dell’edizione europea di Super Pokémon Rumble
Titolo originaleスーパーポケモンスクランブル
PiattaformaNintendo 3DS
Data di pubblicazioneGiappone 11 agosto 2011
24 ottobre 2011
Zona PAL 2 dicembre 2011
GenereAction RPG
OrigineStati Uniti
SviluppoPapaya Studio
PubblicazioneNintendo
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore
SeriePokémon
Preceduto daPokémon Rumble
Seguito daPokémon Rumble U

Seguito di Pokémon Rumble, uscito il 16 giugno 2009 per WiiWare, il gioco è stato ridistribuito sul Nintendo eShop il 29 novembre 2012 nei paesi della regione PAL[5] e il 20 dicembre 2012 in America del Nord.

Modalità di gioco modifica

Pokémon Rumble Blast presenta un gameplay simile a quello del suo predecessore, in cui il Pokémon del giocatore esplora diverse aree mentre combatte i Pokémon nemici. Un boss attende il giocatore al termine di ogni zona e la difficoltà dei boss aumenta con il proseguire del gioco. In questo gioco, ci sono città in ogni area ed ogni città ha delle macchine dove poter comprare nuove mosse, liberare i propri Pokémon e una fontana piena di rugiada di luce, la quale permette di curare i propri Pokémon. Nel gioco, la rugiada di luce scompare e il giocatore deve scoprire chi è stato a rubarla.[6][7] Il gioco include Pokémon giocattolo dalle prime cinque generazioni.[8]

Pokémon Rumble Blast presenta anche l'opzione di giocare con altri giocatori tramite lo streetpass.[6] Ciò permette al giocatore di vedere i Pokémon e i Mii dell'altro giocatore.[9]

Trama modifica

Il gioco inizia con un Mii che carica con una chiavetta un Pokémon giocattolo (Pikachu), e si ritrova in un breve percorso (che è la cima del Pilastro del mondo) dove si reclutano automaticamente i tre starter di quinta generazione e il leggendario Victini. Il boss è il pokégiocattolo di Zekrom; che però distrugge con dei fulmini la piattaforma su cui si trova esso insieme al tuo personaggio . All'inizio sembra che il nemico sia Pawniard e la sua gang (siccome tutti i cittadini di Toy Town li accusano di aver rubato la rugiada di luce sparita misteriosamente dalla fontana); infine si crede che sia colpa di Cobalion (perché continua a trasportare insieme ai suoi compagni la Rugiada Di Luce). Ma alla fine si scopre che Cobalion cercava solo di sconfiggere l'esercito arrugginito, guidato da Neruggine: il vero cattivo. Nella lotta finale contro Neruggine (che si scopre essere una chiavetta misteriosa) Cobalion si sacrifica pur di neutralizzare il suo maestoso campo di forza. Alla fine il tuo pokégiocattolo dovrà sconfiggerlo definitivamente.

Accoglienza modifica

Note modifica

  1. ^ スーパーポケモンスクランブル, su pokemon.co.jp. URL consultato il 1º novembre 2011.
  2. ^ Pedro Hernandez, Super Pokémon Scramble Delayed in Japan, su nintendoworldreport.com, Nintendo World Report, 26 luglio 2011. URL consultato il 26 luglio 2011.
  3. ^ (EN) Get Ready to Have a Blast This Autumn!
  4. ^ Preparati a incredibili lotte in 3D! Super Pokémon Rumble sta per arrivare su Nintendo 3DS!
  5. ^ Damien McFerran, Nintendo Download: 29th November 2012 (Europe), su nintendolife.com, Nintendo Life, 26 novembre 2012. URL consultato il 27 novembre 2012.
  6. ^ a b Tom Phillips, Super Pokemon Scramble outed on 3DS News - 3DS - Page 1, su eurogamer.net, Eurogamer, 9 giugno 2011. URL consultato il 12 luglio 2011.
  7. ^ Lucas M. Thomas, Pokemon Will Rumble Again on 3DS - Nintendo 3DS News at IGN, su ds.ign.com. URL consultato il 1º novembre 2011.
  8. ^ Pokémon Rumble Blast | Video Games, su pokemon.com. URL consultato il 1º novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2011).
  9. ^ Richard George, Pokemon Rumble on the 3DS - Nintendo 3DS Feature at IGN, su ds.ign.com. URL consultato il 1º novembre 2011.

Collegamenti esterni modifica