Tell al-Kebir[1] (in arabo التل الكبير?, ossia grande collina in arabo) è una municipalità (markaz) situata a 110 km a nord-nord-est del Cairo e 75 km a sud di Porto Said ai margini del deserto egiziano, a una quota di 29 m s.l.m..

Tell al-Kebir
regione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
GovernatoratoIsmailia
Territorio
Coordinate30°32′44″N 31°46′41″E / 30.545556°N 31.778056°E30.545556; 31.778056 (Tell al-Kebir)
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale41626
Fuso orarioUTC+2
Cartografia
Mappa di localizzazione: Egitto
Tell al-Kebir
Tell al-Kebir
Sito istituzionale

Amministrativamente fa parte del governatorato di Ismailia.

In tempi antichi la città di On (moderna Matariya) menzionata nella Genesi 41,45[2][3] venne identificata come situata a sud ovest del monticello di Tell al-Kebir che, secondo una leggenda egiziana, fu il primo posto in cui avvenne la coltivazione del cotone.

La località è conosciuta per aver fatto da sfondo alla battaglia di Tell al-Kebir, combattuta fra le truppe egiziane comandate da Ahmad Urabi e l'esercito britannico il 14 settembre 1882 durante la guerra anglo-egiziana del 1882.

Storia modifica

Relazione con Abu Kabir in Palestina modifica

Le truppe egiziane di Ibrāhīm Pascià conquistarono la città di Giaffa e i suoi dintorni in una battaglia contro le forze dell'Impero ottomano nel 1832. Sebbene il dominio egiziano su quest'area continuò solo fino al 1840, i musulmani egiziani si stabilirono dentro e intorno a Giaffa, fondando tra l'altro il villaggio di "Abu Kabir". Molti egiziani che lo popolavano provenivano da Tell al-Kebir e lo chiamarono con il nome della loro città natale.[4][5]

Battaglia di Tell al-Kebir modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Battaglia di Tell al-Kebir.
 
Battaglia di Tell al-Kebir

La battaglia di Tell al-Kebir fu combattuta fra i soldati dell'esercito egiziano, comandati da Ahmad ʿOrābī ed il corpo di spedizione britannico guidato dal generale Garnet Wolseley il 14 settembre 1882, durante la guerra anglo-egiziana del 1882. Il generale Wolseley, dopo aver effettuato un'audace marcia forzata notturna con le sue truppe per portarsi di sorpresa a ridosso delle posizioni difensive egiziane, sferrò la mattina successiva un attacco generale che in breve tempo provocò la completa sconfitta del nemico. La vittoria britannica in questa battaglia decise rapidamente l'esito della guerra e garantì il controllo de facto dell'Egitto da parte dell'Impero britannico fino alla metà del XX secolo

Prima guerra mondiale modifica

 
Ufficiali britannici e indiani del 18th King George's Own Lancers a Tel el Kebir nell'aprile 1918.

Durante la Campagna di Gallipoli e quella del Sinai e di Palestina della prima guerra mondiale, Tell El Kebir fu sede del centro di addestramento della First Australian Imperial Force, dell'Australian Stationary Hospital n. 2, e di un grande campo di prigionia. Circa 40.000 australiani si accamparono a Tell El Kebir.[6] Vi fu costruita una ferrovia militare per portare truppe dal campo alle loro navi ad Alessandria e altrove per l'imbarco su navi che li sbarcarono a Gallipoli.

Seconda guerra mondiale modifica

 
Visita di Winston Churchill alla base di Tell al-Kebir nell'agosto 1942

Durante la Campagna del Nordafrica della seconda guerra mondiale, Tell El Kebir fu la base dei veicoli militari della Eighth Army, di un ospedale militare e di un grande deposito di ricambi e di un'officina di riparazioni[7]. La Base Vehicle Depot Tell El Kebir BVD(E) rimase in servizio per molti anni dopo la guerra ospitando la guarnigione di Tell El Kebir, circondata da un filo spinato e da un campo minato e pesantemente sorvegliata a causa dell'atmosfera tesa in quel momento in Egitto,[8] che riforniva ogni tipo di veicolo usato dall'esercito britannico nel teatro del Medio oriente[9] fino alla crisi di Suez.[10]

Note modifica

  1. ^ anche: At Tall al Kabīr, Tell el Kebīr, Tell el- Kebîr, El-Tell el-Kebîr, Tell el- Kebir, At Tell al Kebir, El-Tell el-Kebir, At Tell al Kebīr, Tel el Kebir, Et Tell el Kebir
  2. ^ Gn 41,45, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Anche nota come Beth Shemesh, Aven, Heliopolis
  4. ^ Michael Dumper e Bruce E. Stanley, Cities of the Middle East and North Africa: a historical encyclopedia, 2006, p. 200, ISBN 1-57607-919-8.
  5. ^ Avneri, Aryeh L., The claim of dispossession: Jewish land-settlement and the Arabs, 1878–1948, p. 14. URL consultato il 13 ottobre 2009.
  6. ^ p.64, Ramsay & Ramsay
  7. ^ REME Base Workshops & REME Station Workshops Tel El Kebir M.E.L.F. 11, su britains-smallwars.com. URL consultato l'8 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2014).
  8. ^ The Argus, Phil Everest, Not forgotten, 17 October 2002
  9. ^ Aerial views and plans of some camps in the Suez Canal Zone 1950 – 1955 [1]
  10. ^ Hansard HC Deb 21 January 1947 vol 432 cc19-20

Bibliografia modifica

  • (EN) Ramsay, Roy, & Ramsay, Ronald James, Hell, Hope And Heroes: Life in the Field Ambulance in World War I, Rosenberg Publishing, Kenthurst NSW, 2005

Altri progetti modifica

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