Torre dei Gualtieri

torre di San Benedetto del Tronto

La torre dei Gualtieri (lu Turriò o lu Campanò in dialetto sambenedettese) si eleva nel quartiere Paese Alto nel vecchio incasato di San Benedetto del Tronto, nella Piazza Giuseppe Sacconi a pochi metri dalla Chiesa abbaziale di San Benedetto Martire e dal Vescovado della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto; è il simbolo e punto di riferimento della città.[1]

Torre dei Gualtieri
Torre dei Gualtieri
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàSan Benedetto del Tronto
IndirizzoPiazza Giuseppe Sacconi, Paese Alto
Coordinate42°57′03.71″N 13°52′33.51″E / 42.95103°N 13.875975°E42.95103; 13.875975
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXII-XIII secolo
StileMedievale-Rinascimentale
Usotorre
Altezza20 metri
Voce principale: San Benedetto del Tronto.

Storia modifica

 
l'arch. Giuseppe Sacconi

Fu costruita tra il XII e il XIII secolo, è una antica postazione di comando del Castello di San Benedetto che ha chiare ascendenze trecentesche. Nell'anno 1146 il Vescovo Liberto di Fermo, la cui potestà giudiziale comprendeva il territorio di San Benedetto in Albula, concesse ai fratelli Gualtieri di erigere una torre a protezione di Castrum Sancti Benedicti in Albula, che assume la denominazione di castrum a seguito dell’intervento di fortificazione del nucleo urbanistico primario. Attribuì la cura e la proprietà ai nobili Berardo ed Azzo (figli di Gualtiero), già signori di terre d'oltre Tronto e della Rocca di Acquaviva Picena. Si tratta dunque di un castello con relativi ruderi che è posto a sud, immediatamente ad ovest di Monte Renzo, sovrastante la Valle del Tronto e del Ragnola. La torre era il mastio dell'intero complesso fortificato ed in essa si trovava il castellano, che inviava ordini e segnali alle altre fortificazioni dello scacchiere fermano, in primo luogo alla vicina Rocca di Acquaviva Picena. In caso di forzata evacuazione disponeva anche di cunicoli sotterranei di sortita.[2]La sua forma esagonale permetteva un appostamento di un maggior numero di uomini e si poteva sorvegliare un ampio spazio costiero che andava da oltre il Tronto sino ai confini di Cupra Marittima, tenuto conto che il mare era arretrato di oltre 500 metri e nel suo cono di osservazione non vi erano altre costruzioni che ne precludevano la visuale.[3] Nel 1901 fu restaurata dall’Arch. Giuseppe Sacconi, in quella occasione furono consolidati i barbacani, ricostruiti i piombatoi e la merlatura. Con la restaurazione del 2001, ad opera dell’Arch. Lola Lunerti, la torre è tornata ad essere agibile e visitabile.[1] L’orologio fu installato nel tardo Settecento quando, a seguito dei lavori di ampliamento della chiesa di San Benedetto Martire, fu recuperato e posizionato nella torre.[4]Nel 1902 il meccanismo venne sostituito con quello attuale realizzato dalla Ditta Cesare Fontana. Si tratta di un orologio a pendolo alimentato per gravità mediante di blocchi di travertino. Nel 2001, in occasione del restauro della torre anche l'orologio fu sottoposto ad un'attenta opera di revisione da parte dell'orologiaio Stefano Paolini attualmente incaricato della sua manutenzione.

Architettura modifica

Si eleva per un'altezza di circa 20 metri, ha forma a doppio puntone, a pianta esagonale tutta in laterizio. I lati di 5 metri cadauno hanno un spessore non inferiore a 1,5 metri. Il suo apparato sommatale, su sporto di beccatelli e caditoie, attrezzato per l'uso di armi da fuoco, si caratterizza con una merlatura che ha un'altezza dall'attuale piazza, di circa 20 mt e la terrazza della cella campanaria è ad un'altezza di 16,60 mt. L'interno della torre è ripartito in quattro piani ognuno dei quali è coperto da una volta a botte. Al primo piano vi è l'ingresso, al secondo piano è presente una postierla al di sotto dell’orologio, era l'accesso originario alla Torre, è posto ad un'altezza di 6,10 mt dalla quota piazza Sacconi, al terzo piano è alloggiato il meccanismo dell'orologio fabbricato nel 1906 dalla ditta Cesare Fontana di Milano, al quarto piano vi è una terrazza nella quale vi sono alloggiate due campane del 1853.[1]

Scheda modifica

  • Elevazione di piazza Giuseppe Sacconi: circa 25 metri s.l.m.
  • Altezza sul terreno: circa 20 metri
  • Diametro esterno alla base: 30 metri
  • Campane totali: 2
  • Campana più grande: "Baldini di Rimini" è del 1853 e pesa 6400 libbre (2903 chilogrammi)
  • Campana più piccola: "Pasqualini di Montedinove" è del 1866

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ a b c Consultazione Beni Culturali, torre dei Gualtieri, in regione.marche.it. URL consultato l'8 maggio 2020.
  2. ^ TORRE DEI GUALTIERI, su regione.marche.it. URL consultato il 4 maggio 2021.
  3. ^ TORRIONE DEI GUALTIERI | I Luoghi del Cuore - FAI, su fondoambiente.it. URL consultato il 4 maggio 2021.
  4. ^ La Torre dei Gualtieri, su comunesbt.it. URL consultato il 4 maggio 2021.

Voci correlate modifica

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