Tuber macrosporum
Tuber macrosporum Vittad., Monographia Tuberacearum: 35 (1831)
Tuber macrosporum | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Divisione | Ascomycota |
Sottodivisione | Pezizomycotina |
Classe | Pezizomycetes |
Ordine | Pezizales |
Famiglia | Tuberaceae |
Genere | Tuber |
Specie | T. macrosporum |
Nomenclatura binomiale | |
Tuber macrosporum Vittad., 1831 |
Tuber macrosporum Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | |
Imenio | |
Lamelle | |
Sporata | |
Velo | |
Carne | |
Ecologia | |
Commestibilità | |
Descrizione della specie modifica
Corpo fruttifero modifica
Globoso o subgloboso, da 1 a 6 cm di diametro.
Peridio modifica
Verrucoso, di colore bruno-rossiccio o nerastro, a volte con macchie rugginose, con verruche poligonali, appiattite e irregolari.
Gleba modifica
Biancastro-bruna, poi bruno-rugginosa, con venature bianche, numerose, piuttosto larghe, al contatto con l'aria virano al bruno-pallido.
- Odore
- aromatico, leggermente agliaceo, ricorda vagamente quello del tartufo bianco pregiato (T. magnatum).
Microscopia modifica
Habitat modifica
Specie ipogea, fruttifica da settembre a dicembre, producendo più esemplari nella stessa buca, condivide lo stesso habitat del T. magnatum rispetto al quale però tollera maggiormente la siccità. Si associa con molte piante simbionti come roverella, farnia, cerro, tiglio, pioppo, salice, carpino e nocciolo.
Commestibilità modifica
Buona.
Etimologia modifica
Dal greco makròs = grande e sporà = seme, spora, cioè dalle grandi spore, per le dimensioni delle sue spore.
Nomi comuni modifica
- Tartufo nero liscio, appellativo dovuto alla caratteristica superficie che presenta verruche molto appressate che conferiscono al peridio un aspetto liscio.
- Großsporige Trüffel (DE)
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