Lubrichi
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Città metropolitana Reggio Calabria
ComuneSanta Cristina d'Aspromonte
Territorio
Coordinate38°16′14.8″N 15°56′57.9″E
Altitudine376 m s.l.m.
Altre informazioni
Cod. postale89056
Prefisso0966
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiLubrichesi
PatronoSan Fantino
Giorno festivo31 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lubrichi
Lubrichi

Lubrichi è una frazione di Santa Cristina d'Aspromonte in Calabria.

Geografia fisica

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Lubrichi è situato in una zona collinare, a 376 m s.l.m., del versante tirrenico calabrese, nella parte settentrionale dell'Aspromonte. Il territorio fa parte della Piana di Gioia Tauro.

Territorio

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La zona nella quale sorge il centro abitato di Lubrichi è attorniata per la maggior parte da uliveti.

Origini del nome

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Il termine Lubrichi compare probabilmente per la prima volta in un documento del 1056 con il nome "Roubiklon", derivante dalla parola latina "rubricum", che significa "rosso acceso"; tale ipotesi potrebbe essere confermata dal fatto che la zona dove sorge il centro abitato ancora oggi viene chiama "terreno rosso". Una seconda ipotesi afferma che derivi dal latino "lubricum", il quale significato è "sdrucciolevole". Nel corso dei secoli la denominazione ha subito diverse modifiche, difatti nei documenti veniva riportata come "Librichi", "Lobrichi", "Lovrichi", "Lovriche", "Lobrico", "Lombrico" e addirittura come "Brichi" o "Bricchi", dove "lo" veniva inteso come un articolo.[1]

Lubrichi ha fatto sempre parte di Santa Cristina d'Aspromonte, prima come casale e poi come frazione.[2][3] In un documento del 1571 Lubrichi venne descritto come un villaggio situato nel territori di Santa Cristina, nel 1585 fu definito un podere, mentre nei documenti del 1603, 1607 e 1646 venne menzionato di nuovo come un villaggio.[4]

Nel 1711 Lubrichi, assieme agli altri casali, tentò di staccarsi da Santa Cristina per diventare autonoma, ma fu costretta a riunirsi.[3] A causa del terremoto avvenuto il 5 febbraio 1783, che distrusse il centro abitato, persero la vita 159 persone, cifra non certa poiché molti corpi non furono mai ritrovati o rinvenuti dopo diversi mesi.[5] Dopo la catastrofe Lubrichi fu ricostruito nel medesimo sito.[6]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Chiesa di San Fantino
Si ipotizza che la chiesa fosse già esistita nel 1585, infatti in un documento vaticano risultavano già assegnati i parroci. In un documento del 1771 viene riportato che stata ristrutturata da poco, e in uno del 1772 addirittura costruita dalle fondamenta.[7] Dopo il terremoto del 1783 la chiesa principale divenne quella della Santissima Trinità. La ricostruzione della chiesa di San Fantino fu progettata nel 1788, ma la ricostruzione fu molto lenta, infatti fu riaperta il 25 luglio 1897. I terremoti del 1905 e del 1908 la ridussero in una "chiesa baracca".[8] La chiesa della Santissima Trinità assunse il nome di chiesa di San Fantino.[9] Con un decreto vescovile datato 15 giugno 1986 la parrocchia di Lubrichi venne accorpata a quella di Santa Cristina.[10]

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio di Lubrichi è attraversato dalla strada provinciale 2 Bis.

Bibliografia

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  • Rocco Liberti, Da Roubiklon a Lubrichi - Quaderni Mamertini 8, Bovalino, Litografia Diaco snc, 1998.
  • Rocco Liberti, Santa Cristina (d'Aspromonte) - Quaderni Mamertini 7, Luzzi, Luzzi Press, 1998.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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