Utente:Lupo rosso/Sandbox/Brigate Anarchiche operanti nella Resistenza

Brigate Anarchiche operanti nella Resistenza modifica

Informazioni su consistenza e localizzazione delle Brigate Anarchiche modifica

Viene riportata di seguito in modo semplificato e aprossimativo consistenza e dislocazione delle Brigate Anarchiche sul territotio italiano , in alcune zone le informazioni permettono un approffondimento migliore. [1]

Toscana modifica

Pistoia e zone limitrofe modifica

  • A Pistoia combatte la Brigata Anarchica "Silvano Fedi" , Squadre Franche Libertarie [2]di Silvano Fedi ,formata da 53 miliziani.Sorge come nucleo ad opera di Egisto e Minos Gori[3], Tito e Mario Eschini, Tiziano Palandri , Silvano Fedi.Si occupa, la Brigata Anarchica , anche di rifornimento dii armi per altre formazioni partigiane e della liberazione dei compagni catturati.Silvano Fedi , figura di combattente divenuta leggendaria , cade in un'imboscata il cui svolgersi e' poco chiaro in quanto tesa da italiani [4]come testimonia l'anarchico Enzo Capecchi che sara' successore di Silvano Fedi al comando per breve periodo . La Brigata Silvano Fedi e' la prima ad entrare a Pistoia liberata dai nazifascisti al comando di Artese Benesperi[5].Appena la Brigata Anarchica entra in citta' ,alle 5 del mattino , posiziona la bandiera rossa e nera sul campanile del duomo , alle 10 viene tolta e messa una bandiera tricolore .
  • A Lucca e Garfagnana agisce la brigata autonoma Manrico Ducceschi , formata in buona parte da anarchici , che ha al suo attivo la cattura di circa 8000 nazifascisti e perde circa 300 uomini [6]

Carrarese e Lunigiana modifica

Una citazione dal sito ANPI sintetizza in modo chiaro la situazione in questa zona

«Lo spirito ribelle e antifascista della popolazione non poteva essere diverso perché già nella guerra antifranchista di Spagna ben 40 apuani, di cui due donne, avevano partecipato con le armi in pugno contro i fascisti spagnoli. E che dire dell’eroico comandante della formazione “Elio” (Elio Wochiecevich), che il generale Francesco Sacchetto,nella sua qualità di ex militare del Comitato di Liberazione di Carrara giudicò: «combattente per la libertà, dal coraggio spinto fino alla temerarietà, il Comandante che seppe infondere con l’esempio nei propri gregari entusiasmo, fiducia e devozione»

[7]

di seguito alcuni versi della canzone del Battaglione Lucetti

«Dai monti di Sarzana,
un dì discenderemo,
allerta partigiani del Battaglion Lucetti.
Il Battaglion Lucetti,
son libertari e nulla più...
fedeli a Pietro Gori noi scendere giù.[8]»

La "Lucetti" è messa in luce nel libro Il corraggio del pettirosso di Maurizio Maggiani ed è una della tante formazioni anarchiche di cui la bibliografia di massa ha dato scarse informazioni. Secondo Maggiani non ci riuscirono i nazi-fascisti a portarli giù dalle montagne i partigiani della "Lucetti", bensì i carabinieri dopo la Liberazione.I versi succitati son riportati proprio nel libro di Maggiani.

Altri gruppi operavano in zona ,Elio , Sap R.Macchiarini, Sap-Fai .La Resistenza anarchica era particolarmente sviluppata in una zona dalle solide tradizioni libertarie e nella quale venivano perpetrati massacri immondi da parte dei nazifascisti come quello di Sant'Anna di Stazzena (560 morti), di Vinca (173 morti) di San Terenzo Monti (163 morti)tutti nell'agosto del 1944 ecc.. [11]

Livorno modifica

A Livorno la squadre anarchiche sono le prime ad impossessarsi delle armi custodite nelle diverse caserma dalla citta' e nei locali dell'accademia navale di Antignano , vengono di seguito inquadrati nei Gap e nelle Brigate d'assalto Garibaldi. Zone di intervento delle formazione con forte componente anarchica sono Pisa , Livorno e zone limitrofe e la Maremma al fine di rifornire le bande partigiane .Nomi noti sono Virgilio Antonelli, confinato ed incarcerato dai fascisti senza soluzione di continuita' dal 1926 al 1941 e Giovanni Biagini , questi ultimi due si son ricordati in modo particolare per le iniziative per la liberazione di partigiani catturati e/o rastrellati.

Firenze modifica

A Firenze il Partito d'Azione forma una Banda armata sul Monte Morello,comandante e' un anarchico Lanciotto Ballerini , morira' in combattimento ,Lanciotto affrontò da solo il nemico, dando modo di fuggire al grosso dei compagni, infliggendo grosse perdite agli attaccanti e cadendo alfine eroicamente alla mitragliatrice ,gli viene assegnata

alla Memoria e la sua vicenda ricorda quella del sovietico Fjodor il gigante russo (soldato dell'Armata Rossa fuggitivo ed ancora adesso molto amato dai genovesi ) , e di Mario Betto ,Spartaco ,nella zona operava un altro noto comandante partigiano Aligi_Barducci , nome di battaglia POTENTE insignito di

anche lui , nella cui formazione confluiranno i miliziani di Ballerini dopo la morte di quest'ultimo.

Grosseto modifica

si ricordano Pietro Bianconi [12]

Lombardia modifica

Milano modifica

A Milano ,oltre a gruppi indipendenti la Brigata Anarchica di notevole peso operativo fu la Brigate_Bruzzi_Malatesta

Pavia , Como , Brescia modifica

A Como e' attiva la Banda "Amilcare Cipriani" comanndata da Tarcisio Robbiati, nella zona di Pavia le Brigate_Bruzzi_Malatesta nello specifco la 2a Brigata "Errico Malatesta" al comando di Antonio Pietropaolo, mentre a Brescia l'ala anarchica converge in una formazione mista Giustizia e Liberta' e Garibaldina,fra questi Bortolo Ballarini e Ettore Bonometti.

Lomellina modifica

Pure qui a parte squsdre anarchiche indipendenti con pochi miliziani la piu' importante Brigata Anarchica era la Brigate_Bruzzi_Malatesta

Piemonte modifica

Torino modifica

A Torino industriale, con base formativa all'interno della Fiat, combatte contro i nazifascisti la Brigata Anarchica chiamata 33° battaglione Sap "Pietro Ferrero A".Fra i caduti da ricordare Dario Cagno,gia' miliziano dgli Arditi del Popolo a Piombino , fucilato in quanto corresponsabile del'uccisione del gerarca Domenico Giardina, e Ilio Baroni che Torino ha ricordato con una lapide, gia combattente negli Arditi del Popolo che muore durante l'insurrezione nella zona delle "Ferriere Piemontesi" [13]

gruppi di difficile inquadramento modifica

Nelle zone predette agivano anche squadre anarchiche autonome di picola consistenza e di difficoltoso reperimento documenti relativi

Emilia Romagna modifica

Ravenna modifica

A Ravenna nella 28 brigata Garibaldi si ha una massiccia presenza anarchica.Si ricordano Pirro Bartolazzi che con Merli e' fra i dirigenti del CLN provinciale ; Guglielmo Bartolini,che ha gia' subito 25 anni di carcere fascista , e Pasquale Orselli comandante della prima squadra partigiana che giunge a Ravenna per la Liberazione,Fabio Melandri, responsabile settore sostentamento e munizioni che verra' ucciso con la figlia dai nazifascisti.

Bologna, Modena , Reggio Emilia modifica

Nelle zone di Bologna e Modena sono da ricordare per numero ed importanza di azioni militari Primo Bassi di Imola,Vindice Rabitti, Ulisse Merli,Aladino Benetti, Attilio Diolaiti che fu fucilato nel 1944 alla Certosa;questo e' di particolare rilievo in quanto aveva partecipato ed organizzato le prime brigate partigiane di Imola,militando nela formazione "Bianconcini", fu presente anche a Bologna con la formazione "fratelli Bandiera" e la 7a Gap. A Reggio Emilia la 26a brigata d'assalto "Garibaldi" prende il nome di Enrico Zambonini [14]fucilato su ordine del Tribunale speciale ed era stato catturato con gli uomini della squadra di Don Pasquino Borghi [15] , partigiano combattente in contatto con i fratelli Cervi e fucilato con Don Pasquino Borghi a Villa Minozzo, nella piazza comunale e' stata posta una lapide a ricordo del partigiano anarchico che davanti al plotone di esecuzione in segno di disprezzo e sfida per i suoi carnefici grido' Viva l'Anarchia.

Piacenza modifica

A Piacenza son di gran rilievo i partigiani anachici Savino Fornasari e Emilio Canzi comandante unico della XIII zona operativa del piacentino,entrambi moriranno per strani incidenti dovuti ad automezzi alleati dopo la Liberazione.Al comando di Emilo Canzi ci sono 10000 partigiani.Entrambi moriranno dopo la Liberazione in modo sospetto investiti "casualmente" da automezzi alleati.

Liguria modifica

Buona parte degli studi , riscoperta e divulgazione della Resistenza Anarchico sono dovuti a Guido Barroero mentre altri sull'opposizione anarchica al fascismo inseriti nella storia dell'anarchia genovese e del suo interagire col movimento operaio di Genova son dovuti a Gaetano Perillo , che fu fra i comandanti degli Arditi del Popolo a Genova , comunista "di sinistra" a cui Genova ha dedicato un fondo per lo studio del movimeto operaio Genovese situato a Palazzo_Ducale_(Genova).

[16]

Genova modifica

Il caso di Sestri Ponente modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Anarchici_e_Resistenza_a_Sestri_Ponente .

per notizie storiche sull'ambiente antifascista sestrese e Genovese vedere

  Lo stesso argomento in dettaglio: Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia_del_movimento_operaio_a_Genova.

La vicenda di Sestri Ponente e' particolare sia in Liguria che a livello nazionale sia per il legame con periodi storici del primo antifascismo che per la precisa documentazione raccolta da Guido Barroero.

Inizio della rivolta a Genova modifica

Per lo specifico della formazioni Anarchiche Sap e GAP vedere

  Lo stesso argomento in dettaglio: Anarchici_e_Resistenza_a_Sestri_Ponente .

Uno dei primi momenti di rivolta contro i nazifascisti a Genova vede fra i suoi protagonisti un anarchico di Sestri Ponente , Eugenio Maggi ,dopo l’8 settembre 1943 a Sestri Ponente dove i sentimenti antifascisti son comunquer ben arroccati dove e' ben vivo ancora il ricordo dellaDifesa della Camera del lavoro di Sestri Ponente ad opera degli Arditi del Popolo e delle Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova, i giovani e meno giovani , pure, cominciano a raccogliere armi abandonate dai tedeschi e l'11 settembre si puo' considerare come atto di inizio della Resistenza di citta' a Genova, qundo un reparto di tedeschi allertato per un deposito di armi abbandonate situato in Via Andrea Costa accorre per imposessarsene ma una squadra di Sestresi fra cui Maggi e i compagni Vittorio Zecca e Giacomo Pittaluga circondano il gruppo dei nazisti ed inizia un furioso comabattimento , viene fatto saltare il camion delle armi ma i neo-partigiani pur se in maggior numero sono ben poco armati rispetto ai tedeschi e debbono ritirarsi , Maggi si rifugia all'interno del chiosco con funzione di edicola di Viale Canepa ( ed il 5 dicembre 2003 Maggi morira'improvvisamente a pochi passi da quell'edicola che oltre mezzo secolo prima lo aveva salvato ).Maggi diventera' miliziano della Brigata SAP Errico Malatesta, al comando di Antonio Dettori ed emanazione della Federazione Comunisti Libertari, Vittorio Zecca si asssociera' Brigata Autonoma Langhe mentre Giacomo Pittaluga operera' Divisione garibaldina Coduri, che combatte nel Tigullio.[17] Oltre le gia' citate formazioni anarchicie nonche' gli anarchici che militarono nella Resistenza occorre ricordare la Brigata SAP Crosa di Genova Nervi in cui ha militato Lorenzo Parodi , che poi passando prima nell'esperienza dei GAAP (Gruppi Anarchici Azione Proletaria ) diverra' uno dei leader storici di Lotta Comunista . Sulla direttrice Genova-Arenzano operano squadre di azione della Federazione Comunista Libertaria .Individualmente si ricordano ancora ,Bianconi,,membro del CNL di Pontedecimo , Grassini (della formazione SAP Errico Malatesta che operava a Sestri , Cornigliano , Sampierdarena), Caviglia, Sardini, Pittaluga per il loro valore.[18]

La Spezia , Sarzana modifica

Nella zona di La Spezia e Sarzana agiscono formazioni ovviamente in stretto contatto con la Bande Partigiane di Carrara e Lunigiana , vi sono due gruppi consistenti comandati dai due anarchici Fernando Contri e del Carpio,nella zona cadono in scontri a fuoco coi nazifscisti altri due partigiani anarchici assai conosciuti Renato Olivieri , che aveva gia' subito 23 anni di carcere fascista, e Renato Perini.

Lazio modifica

A Roma gli anarchici non son presenti come formazione autonoma ma militano in diverse formazioni partigiane ,a parte il gruppo autonomo di operai a comando di Riziero Fantini un anarchico passato nel periodo al partito comunista , nel 1910 emigrò negliUSA,divenne anarchico e conobbe Sacco e Vanzetti, e nel 1921 fu in Italia per costituire comitati in favore di Sacco e Vanzetti[19] . Le formazioni partigiane in cui militano gli anarchici grosso modo sono Bandiera Rossa Roma , esempi ne Raffaele De Luca[20] ed Umberto Scattoni[21]

) ma principalmente nelle foramazioni di Giustizia_e_Libertà comandate da Vincenzo Baldazzi , amico di Aldo Eluisi[22] , azionista ma molto vicino ideologicamente al movimento anarchico . I due legati da antica e profonda amicizia furono fra i fondatori degli Arditi del Popolo , proveniendo entrambi dalle fila degli Arditi,Baldazzi eveva avuto come maestro Errico Malatesta.Altro partigiano anarchico molto conosciuto fu Ettore Dore miliziano antifascista in spagna nella Colonna Ascaso che fu al comando di Carlo Rosselli nella guerra di Spagna e poi prese il nome di Colonna Rosselli.

Veneto modifica

A Verona si ricorda l'anarchico Giovanni Domaschi, il quale fondo' ed organizzo' il CLN operante in zona , dal 1922 al 1943 aveva subito 11 anni di carcerea fascista e 9 di confino con all'attivo 2 evasioni [23]catturato viene portato a Dachau ed ivi morira'.

Friuli Venezia Giulia modifica

Una parte di anarchici opera all'interno di formazioni comuniste , ad esempio nella divisione "Garibaldi-Friuli",mentre a Trieste Giovanni Bidoli coordina il lavoro delle squadre autonome anarchiche con i partigiani di altra estrazione politica , verra' deportato nei campi di concentramento tedeschi e non tornera' come Carlo Benussi ,mentre Nicola Turcinovich ,gia miliziano della Colonna Francisco Ascaso , (comandata per un certo periodo da Carlo Rosselli di cui nel seguito portera' il nome ) , da Trieste va a Genova a combattere con le squadre anarchiche locali.Bande anarchiche costituiscono in Carnia una zona libera autogestita ,sul tipo repubblica partigiana, fra questi i partigiani anarchici della zona si ricorda Italo Cristofoli caduto durante un attacco alla caserma dell'esercito tedesco a Sappada.

Marche modifica

Gli anarchici , per trdizione numerosi intale regione , non hanno formazioni autonome di rilievo ma confluiscono in diverse Brigate Partigiane ad Ancona, Fermo, Sassoferrato .A Macerata muore Alfonso Pettinari , che aveva gia' subito numerosi anni di confino e che al momento era commissario politico di una brigata Garibaldi.

Nomi di Spicco modifica

Bibliografia modifica

  • L'antifascismo rivoluzionario, BFS, Pisa, 1993
  • La resistenza sconosciuta, Zero in Condotta, Milano, 1995
  • Pietro Bianconi, La resistenza libertaria, TraccEdizioni, Piombino, 1984
  • Paola Feri, Il movimento anarchico in Italia (1944-1950), dalla resistenza alla ricostruzione, FIAP, Roma, 1978
  • La Resistenza sconosciuta: gli anarchici e la lotta contro il fascismo

di Gaetano Manfredonia - 1995 - 312 pagine

  • L'ultima Resistenza: le ribellioni partigiane in Piemonte

di Roberto Gremmo

  • Gli anarchici nella resistenza apuana

di Gino Cerrito, Adriana Dadà

  • Atti della giornata di studi su L'Antifascismo rivoluzionario. Tra passato e presente, Pisa 25 aprile 1992, BFS 1993;
  • Giornali anarchici della Resistenza 1943-'45 / Gli anarchici e la lotta contro il fascismo in Italia, Ediz. Zero in Condotta, Milano 1995;
  • A. DADA', L'anarchismo in Italia: fra movimento e partito. Storia e documenti dell'anarchismo italiano, Teti editore Milano 1984;
  • I.ROSSI, La ripresa del movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950, RL Pistoia 1981;
  • P.BIANCONI, Gli anarchici nella lotta contro il fascismo, Ediz. Archivio Famiglia Berneri, Pistoia 1988;
  • G.CERRITO, Gli anarchici nella resistenza apuana, a c. di A.Dadà, Maria Pacini Fazzi Editore, Lucca 1984;
  • M.ROSSI, "Avanti siam ribelli..." Appunti per una storia del movimento anarchico nella Resistenza, BFS Pisa 1985;
  • M.LAMPRONTI, L'Altra Resistenza. L'Altra Opposizione (comunisti dissidenti dal 1943 al 1951), Antonio Lalli Editore, Firenze 1984;
  • C.VENZA,Umberto Tommasini. L'anarchico triestino, ediz. Antistato Milano 1984;
  • L.CAVALLI, C.STRADA, Nel nome di Matteotti. Materiali per una storia delle Brigate Matteotti in Lombardia, 1943-1945, Franco Angeli, Milano 1982;
  • G.MANFREDONIA, Les Anarchistes italiens en France dans la lutte antifasciste, in "Collection de l'Ecole francaise de Rome", Roma n.94/1986;
  • M.R. BIANCO, Les anarchistes dans la Resistance, vol. 2, Témoignages 1930-1945, in "Bulletin" C.I.R.A. Marseille, n.23/25 del 1985;
  • I.TOGNARINI (a cura di), Guerra di sterminio e Resistenza. La provincia di Arezzo 1943-1944, E.S.I. Napoli 1990;
  • L.BETTINI, Bibliografia dell'anarchismo, vol.1, tomi I e II, C.P. editrice Firenze 1972-1976;
  • G.SACCHETTI, Resistenza e guerra sociale. Il movimento anarchico e la lotta di liberazione 1943-1945, in "Rivista Storica dell'Anarchismo" Pisa, a.II, n.1/1995;
  • G.SACCHETTI, Gli anarchici contro il fascismo, Edizioni 'Sempre Avanti', Livorno 1995;

"Almanacco Socialista", Milano, ed. Avanti! 1962;"A-Rivista anarchica" Milano, n.4/1973

  • Gaetano Perillo , Gibelli Camillo Storia della Camera del lavoro di Genova : Dalle origini alla seconda guerra mondiale , 1980
  • Bibliografia inerente la Brigate Franche Libertarie di Silvano Fedi
  • Vd. C.O. Gori, Arrivano i partigiani, Pistoia è libera, in “Microstoria”, n. 35 (mag./giu. 2004).
  • A. Ciampi, Virgilio Gozzoli, vita irrequieta di un anarchico pistoiese, in “Microstoria”, n. 37 (set./ott. 2004).
  • S. Bardelli-E. Capecchi-E. Panconesi, Silvano Fedi. Ideali e coraggio, Pistoia, Nuove esperienze, 1984, pp. 45-68.
  • G. Petracchi, Al tempo che Berta filava. Alleati e patrioti sulla linea gotica (1943-1945), Milano, Mursia, 1996, pp. 89-91.
  • R. Risaliti, Antifascismo e Resistenza nel Pistoiese, Pistoia, Tellini, 1976, pp. 213-214.
  • Marco Francini (a cura di) La guerra che ho vissuto. I sentieri della memoria, Pistoia, Unicoop Firenze-Sezione soci Pistoia, 1997, p. 364.
  • R. Corsini, Le tappe della vita di Silvano Fedi, in “Bollettino Archivio G. Pinelli”, n. 5 (lug. 1995).
  • Su Silvano Fedi, vedere anche : R. Bardelli-M. Francini, Pistoia e la Resistenza, Pistoia, Tellini, 1980, pp.59-61; I. Rossi, La ripresa del Movimento Anarchico e la propaganda orale dal 1943 al 1950, Pistoia, RL, 1981, pp. 26-30, 133-143; P. Bianconi, Gli anarchici italiani nella lotta contro il fascismo, Pistoia, Archivio Famiglia Camillo Berneri, 1988, pp. 83-97; Gli anarchici contro il fascismo: Pistoia, in “A Rivista Anarchica”, n. 20 (1973); La scuola nel regime fascista: il caso del Liceo classico di Pistoia, Pistoia, Amministrazione comunale, 1977, pp. 51, 55.

Approfondimenti modifica

Note modifica

  1. ^ informazioni generiche Formazioni e LocazioneGLI ANARCHICI E LA RESISTENZA
  2. ^ [http://www.anpi.it/patria_2006/09/27-30_GORI.pdf da ANPI Resistenza e rivoluzione il sogno di Silvano Fedi di Onofrio Gori
  3. ^ Egisto e Minos Gori
  4. ^ il testo si riferisce a Licio Gelli

    «A tutt'oggi nessuno sa dove sia stato tra il luglio e l'agosto 1944. Di questo periodo si possono solo segnalare due feroci episodi a danno di partigiani in cui alcuni, ma senza prove, lo sospettano di essere coinvolto. Il primo è l'uccisione, in un'imboscata, dello stesso Silvano Fedi; il secondo è l'assassinio del commissario di PS Scripilliti, collaboratore della Resistenza. Ritroviamo il nostro l'8 settembre 1944 mentre fa da guida a un reparto sudafricano che sta per entrare in Pistoia liberata.»

  5. ^ [1]
  6. ^ da sito dedicato a Manrico Ducceschi
  7. ^ ANPI patria
  8. ^ [2]
  9. ^ breve
  10. ^ base
  11. ^ nel 1944

    «Gino Menconi, ex confinato politico e figura di riferimento dell’antifascismo e della Resistenza carrarese, muore nel parmense a Bosco di Corniglio, classico luogo di ritrovo delle figure più influenti della lotta partigiana e sede del Comando Unico parmense, circondato e attaccato da alcuni reparti tedeschi. Intanto, a Forno, il CLN di Apuania riconosce alla Divisione Lunense il ruolo di Comando Unico e coordinamento della Resistenza apuolunigianese.»

  12. ^

    «Pietro Bianconi (Piombino 1924 - 1992) ha partecipato alla Resistenza prima come gappista nelle file del Partito d'Azione, poi nella III Brigata Garibaldi sui monti del grossetano. Un tribunale repubblichino lo condannò a morte nel '44; membro del Direttivo nazionale della CGIL fino al '59, collaboratore a giornali e riviste della sinistra extraparlamentare ed anarchiche, condannato più volte dal '68 al '72, imprigionato per la sua attività di scrittore antimilitarista anarchico.»

    GLI ANARCHICI ITALIANI NELLA LOTTA CONTRO IL FASCISMO edizoni Archivio Famiglia Camillo Berneri
  13. ^ riferimento .bibliografia specifica T. Imperato, Anarchici a Torino: Dario Cagno e Ilio Baroni
  14. ^ biografia ANPI
  15. ^ Biografia ANPI
  16. ^ studio di Barroero su anarchici e Resistenza in Liguria
  17. ^ da Biografia Eugenio Maggi
  18. ^ dislocazione formazioni Anarchiche
  19. ^ biografia ANPI
  20. ^ biografia ANPI
  21. ^ biografia ANPI
  22. ^ La storia del Circolo Giustizia e Liberta' di Roma da ANPI
  23. ^ circolorossellimilano le evasioni di Domaschi
  24. ^ biografia
  25. ^ il suo nome fu associato alla Lunense che divenne Elio Lunense
  26. ^ autore del libro Memorie partigiane L’Arciere, Cuneo , La_Nuova_Italia , prefazione di Nicola Tranfaglia

    «tenente degli alpini quando l’otto settembre coglie l’esercito italiano in sfacelo e la IV armata in ritirata dalla Francia senza direttive». Dunchi non ha esitazioni: «Far fuori il colonnello e tutti gli altri che sono d’accordo con lui a calar le braghe. Dopo prendiamo in mano la truppa, armi e bagagli, ripuliamo la città dai fascisti e ci prepariamo a combattere i te- deschi».»

    dalla prefazione di Nicola Tranfaglia , formera' con Ignazio Vian e Franco Ravinale la «Banda Boves»
  27. ^ al funerale di Pietro Valpreda
  28. ^ biografia
  29. ^ Biografia