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{{Album <!-- per la compilazione vedi Template:Album --> |titolo = The Piper at the Gates of Dawn |titoloalfa = Piper at the Gates of Dawn, The |artista = Pink Floyd |tipo album = Studio |giornomese = 5 agosto |anno = 1967 |etichetta = [[Capitol Records|Capitol]]/[[EMI|EMI Records]] |produttore = [[Norman Smith]] |durata = 41 min : 57 s |genere = Rock psichedelico |registrato = febbraio–luglio 1967, [[Abbey Road Studios]], [[Londra]] |numero di dischi = 1 |numero di tracce = 11 |numero dischi di platino = |numero dischi d'oro = |note = |copertina = |dimensione copertina = |info copertina = |precedente = |successivo = [[A Saucerful of Secrets]]<br />([[:Categoria:Album del 1968|1968]]) }}

The Piper at the Gates of Dawn è l'album di debutto dei Pink Floyd e l'unico creato sotto la direzione di Syd Barrett. È considerato uno degli album più influenti di sempre, essendo stato un enorme influsso per la psichedelia dell'epoca e di quella che si svilupperà nei periodi seguenti. L'album presenta testi bizzarri riguardanti lo spazio, gli spaventapasseri, gli gnomi, le biciclette e le fiabe, accompagnati da passaggi strumentali psichedelici. È stato pubblicato nel 1967 dalla Columbia/EMI nel Regno Unito e dalla Tower/Capitol negli Stati Uniti; edizioni speciali limitate sono state rilasciate per celebrare il trentesimo e il quarantesimo anniversario dell'album, rispettivamente nel 1997 e nel 2007.

Antefatto modifica

Nel gennaio del 1967, prima della registrazione di The Piper At The Gates Of Dawn, la band aveva prodotto nei Sound Techniques Studios di Londra un singolo intitolato "Arnold Layne", che fu pubblicato due mesi dopo e raggiunse la posizione #20 nella classifica britannica. Nello stesso mese, la band aveva registrato per il documentario di Peter Whitehead Tonite Let's All Make Love in London una versione di 16 minuti di "Interstellar Overdrive" (inclusa nell'album Tonite Let's All Make Love in London) e una jam improvvisata chiamata "Nick's Boogie" (quest'ultimo brano non è stato rilasciato fino al 1991, con la riedizione CD della colonna sonora del film). I concerti della band consistevano principalmente in jam strumentali e cover di genere blues, tuttavia i componenti cominciarono ad introdurre brani composti principalmente dal frontman Syd Barrett. Buona parte degli stessi vennero ripresentati in occasione del concerto "Games For May", svoltosi alcuni mesi prima dell'ufficiale pubblicazione dell'album.

Registrazione modifica

La registrazione dell'album cominciò il 21 febbraio 1967, nello studio 3 degli Abbey Road Studios, mentre i Beatles stavano registrando Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e i Pretty Things S.F. Sorrow. L'album è stato prodotto da Norman Smith, un membro dello staff EMI che aveva progettato tutte le registrazioni dei Beatles fino all'album Rubber Soul. Smith, inoltre, produrrà anche il secondo album dei Pink Floyd, A Saucerful of Secrets. "Interstellar Overdrive" e "Matilda Mother" sono stati due dei primi brani registrati, in quanto il secondo era considerato un potenziale singolo. Uno dei primi mix di Interstellar Overdrive, invece, è stato utilizzato per un EP francese rilasciato nel seguente luglio. Nel mese di aprile, la band ha registrato sia "Percy the Rat Catcher" (che sarà poi chiamata "Lucifer Sam ") sia "She Was a Millionaire", brano che non verrà mai rilasciato. Nick Mason ricorda che a un certo punto della creazione dell'album, il gruppo fu introdotto nello studio 2, dove i Beatles stavano registrando "Lovely Rita". Vi sono punti di vista contrastanti su come sia andata realmente la registrazione dell'album. Nick Mason, nel suo libro "Inside Out: A Personal History of Pink Floyd", sostiene che le sessioni non ebbero complicazioni di alcun tipo e che tutto il processo di produzione era stato molto efficiente. Norman Smith, tuttavia, criticò sia le sessioni di registrazione sia le abilità musicali dei membri della band. Egli dichiarò successivamente che le sessioni furono "assolutamente un inferno". "The Gnome" e "The Scarecrow" sono state registrate in una sola incisione. Gran parte dell'album è accreditato solamente a Barrett, con tracce come "Bike" scritte nel tardo '66, prima ancora che la creazione dell'album fosse avviata. "Bike" era originariamente chiamata "The Bike Song" e fu incisa il 21 maggio 1967. L'ultima sessione ha avuto luogo il 5 luglio 1967, con la registrazione del brano "Pow R. Toc H.", una delle ultime canzoni ad essere aggiunte all'album.

Copertina e titolo modifica

Vic Singh ha fotografato e designato la copertina dell'album. La copertina anteriore è caratterizzata da una silhouette della band, disegnata da Barrett.

L'album ha lo stesso titolo del settimo capitolo del libro The Wind in the Willows, di Kenneth Grahame, dove Rat e Mole, mentre sono alla ricerca di Portly, il figlio perduto di Otter, sono attratte da un luogo in cui il pifferaio sta suonando la siringa.[1]

Syd Barrett è denominato "you Piper" nel testo della canzone dei Pink Floyd "Shine On You Crazy Diamond".

Pubblicazione modifica

L'album è stato pubblicato nel Regno Unito il 5 agosto 1967, sia in missaggio monofonico che stereofonico, e ha raggiunto la posizione #6 nella classifica britannica.[2]

Negli Stati Uniti, invece, venne pubblicato l'ottobre seguente, da una divisione della Capitol Records, la Tower Records. Raggiunse la posizione #131 nella classifica Billboard. Questa versione è stata intitolata semplicemente Pink Floyd, nonostante il titolo dell'album era presente nella copertina anteriore, come nella edizione inglese. La pubblicazione americana è caratterizzata da un minor numero di brani: "Astronomy Domine", "Flaming" e "Bike" vennero sostituite dal singolo "See Emily Play". Nell'edizione della Tower Records, inoltre, le tracce vennero riordinate e per tale motivo al termine dell'ultimo brano "Interstellar Overdrive" venne applicata una dissolvenza, invece della continuazione per "The Gnome". Le successive pubblicazioni americane, tuttavia, avranno lo stesso titolo e scaletta dei brani della edizione inglese. L'edizione francese e canadese dell'album non presentano alcuna differenza rispetto a quella inglese.[3][4] La versione giapponese è, invece, quella più completa, dato che è identica a quella britannica, ma vi è incluso il singolo "See Emily Play", situato al termine del disco.[5]

Nel 1973, The Piper at the Gates of Dawn, insieme a A Saucerful of Secrets, venne pubblicato dalla Harvest Records in un'unica raccolta intitolata A Nice Pair. Nell'edizione americana della compilation, la versione studio di "Astronomy Domine" venne sostituita con la versione live che si trova in Ummagumma[6] e la continuazione tra "Interstellar Overdrive" e "The Gnome" non venne ripristinata correttamente.

La versione stereo dell'album fu rilasciata per la prima volta su Compact Disc nel 1987 per poi essere ripubblicata nel 1994 digitalmente rimasterizzata. Nel 1997, la EMI, per celebrare il trentesimo anniversario dell'album, pubblicò un'edizione speciale limitata, rimasterizzata in missaggio monofonico e confezionata in un digipak caratterizzato da una copertina tridimensionale. Con l'acquisto dell'album fu incluso un CD bonus di 6 brani, 1967: The First Three Singles, raccolta di tiratura limitata, contenente i primi singoli dei Pink Floyd.

Nel 2007, in occasione del quarantesimo anniversario, sono state pubblicate, rispettivamente il 4 e l'11 settembre, due edizioni limitate dell'album, quella standard, contenente due dischi, e quella deluxe, di tre dischi. La confezione di quest'ultima, designata da Storm Thogerson, assomiglia a un libro con copertina in tela, contenente una riproduzione di un quaderno di Syd Barrett. I primi due dischi contengono l'intero album, rispettivamente in missaggio monofonico e stereofonico e sono stati entrambi rimasterizzati da James Guthrie. Il terzo disco include diversi inediti e brani scartati, insieme ai primi singoli monofonici dei Pink Floyd. Tra il materiale inedito vi sono due versioni differenti di Interstellar Overdrive, una incisione di corta durata che si riteneva persa e il missaggio non sovraregistrato pubblicato in un EP francese. Vi è poi un missaggio di "Matilda Mother" proveniente dai nastri delle prime sessioni e un missaggio stereofonico del singolo "Apples and Oranges".

Principali edizioni dell'album
Formato Nazione Etichetta # Catalogo Missaggio Anno
LP Regno Unito EMI-Columbia Records SX 6157 Mono 1967
SCX 6157 Stereo
Stati Uniti Tower Records T 5093 Mono
ST 5093 Stereo
Giappone Odeon Records OP-8229 Stereo
CD Regno Unito EMI Records CDP 7 46384 2 Stereo 1987
7243 8 59857 2 0 Mono 1997
Europa 50999 503919 2 9 Mono/Stereo 2007

Critica modifica

Al momento del suo rilascio, l'album è stato criticato positivamente e negli anni successivi è stato riconosciuto come una delle pietre miliari del rock psichedelico degli anni 60. Nel 1967, sia Record Mirror che NME diedero all'album un voto di quattro stelle su cinque. Record Mirror commentò: "l'immagine psichedelica del gruppo prende realmente vita con questo LP, che è un'ottima occasione con cui [i Pink Floyd] mettono in mostra sia il loro talento che la loro tecnica di registrazione. L'album è pieno di suoni strabilianti." Cash Box lo ha definito "un'impressionante raccolta di attuali imprese del rock". Sia Paul McCarney che Joe Boyd, vecchio produttore dei Pink Floyd, hanno valutato l'album positivamente. Alcuni, tra cui risalta Pete Townshend, hanno espresso il parere dei fan dell'underground, affermando che l'album non rispecchia le esibizioni dal vivo della band.
Negli ultimi anni l'album ha ottenuto ancora più riconoscimenti. Nel 1999 Rolling Stone Magazine diede all'album 4 stelle e mezzo su 5, denominandolo "il capolavoro di Syd Barrett". Q Magazine descrisse l'album "indispensabile" e lo incluse nella sua lista dei migliori album psichedelici di tutti i tempi. Mojo magazines lo ha piazzato al quarantesimo posto nella lista "The 50 Most Out There Album of all Time". Nel 2000 Q Magazine ha piazzato The Piper at the Gates of Dawn alla posizione #55 nella classifica "100 Greatest British Album Ever". Nel 2003 l'album venne collocato al 347esimo posto da Rolling Stone nella lista dei 500 migliori album di sempre.[7] Digital Dream Door lo ha piazzato al secondo posto nella lista dei 100 migliori album psichedelici.[8]

Esibizioni dal vivo modifica

Nonostante non vi fosse un tour ufficiale dell'album, la band si è esibita sia in Irlanda che in Scandinavia e nel mese di novembre ha intrapreso il primo tour negli Stati Uniti. Quest'ultimo non ha riscosso alcun successo, soprattutto a causa del collasso mentale del frontman Syd Barrett.
Nel tour americano molte canzoni come "Flaming" e "The Gnome" non vennero eseguite, mentre "Astronomy Domine" e "Interstellar Overdrive" divennero i brani principali delle esibizioni, situati spesso al centro della scaletta della band e frequentemente suonati come bis fino al 1970. "Astronomy Domine" è stata successivamente inclusa nel disco live di Ummagumma e suonata dai Pink Floyd di Gilmour durante il tour dell'album Division Bell del 1994, con una versione inclusa nell'album live del 1995 Pulse. Nel 2006, durante il tour di On an Island, Gilmour ha riproposto "Astronomy Domine" eseguendola assieme al cantante David Bowie.
"The Gnome", "Chapter 24", "Scarecrow" e "Bike" sono state eseguite poche volte nei concerti. Il successo dei singoli "See Emily Play" e "Arnold Layne" ha costretto la band a suonare spesso i due brani per un periodo limitato del 1967; le canzoni vennero poi rimosse dalla scaletta in seguito all'abbandono del gruppo da parte di Syd. Durante le esibizioni del 1968, brani come "Flaming" e "Pow R. Toc H." vennero eseguiti regolarmente dai Pink Floyd, senza il vecchio leader, nonostante queste canzoni fossero in completo contrasto con gli altri brani composti dalla band in quel periodo. Alcune delle canzoni di Piper sono state rielaborate e riarrangiate in occasione dello spettacolo dal vivo The Man and the Journey del 1969 ("The Pink Jungle" è ispirata "Pow R. Toc H." mentre una parte di "Interstellar Overdrive" è stata inclusa nel brano "The Labyrinths of Auximines").
A partire dal settembre 1967, la band si focalizzò principalmente sulle diverse nuove composizioni. Fra queste vi sono "Reaction in G", una canzone creata dal gruppo in risposta alla gran folla pretendente dei loro vecchi singoli, "See Emily Play" e "Set the Controls for the Heart of the Sun". Quest'ultima, scritta da Roger Waters, e in seguito aggiunta all'album A Saucerful of Secrets, divenne un pilastro della scaletta del gruppo fino al 1973. Essa fu reintrodotta dallo stesso Waters nelle sue performance dal vivo degli anni 2000.

Tracce modifica

Tutti i brani sono stati scritti da Barrett eccetto dove indicato.

Edizione inglese modifica

Lato uno modifica

  1. Astronomy Domine - 4:12 - voce di Barrett e Wright
  2. Lucifer Sam - 3:07 - voce di Barrett
  3. Matilda Mother - 3:08 - voce di Barrett e Wright
  4. Flaming - 2:46 - voce di Barrett
  5. Pow R. Toc H. (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 4:26 - voce di Barrett e Waters
  6. Take Up Thy Stethoscope and Walk (Waters) - 3:05 - voce di Waters

Lato due modifica

  1. Interstellar Overdrive (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 9:41 - strumentale
  2. The Gnome - 2:13 - voce di Barrett
  3. Chapter 24 - 3:42 - voce di Barrett
  4. The Scarecrow - 2:11 - voce di Barrett
  5. Bike - 3:21 - voce di Barrett
  6. See Emily Play - 2:54 - voce di Barrett
    • Presente solo nella edizione giapponese del vinile

Edizione americana modifica

Lato uno modifica

  1. See Emily Play - 2:54 - voce di Barrett
  2. Pow R. Toc H. (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 4:26 - voce di Barrett e Waters
  3. Take Up Thy Stethoscope and Walk (Waters) - 3:05 - voce di Waters
  4. Lucifer Sam - 3:07 - voce di Barrett
  5. Matilda Mother - 3:08 - voce di Barrett e Wright

Lato due modifica

  1. The Scarecrow - 2:11 - voce di Barrett
  2. The Gnome - 2:13 - voce di Barrett
  3. Chapter 24 - 3:42 - voce di Barrett
  4. Interstellar Overdrive (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 9:41 - strumentale

Edizione 40° anniversario modifica

Disco uno modifica

  1. Astronomy Domine (mono) - 4:17 - voce di Barrett e Wright
  2. Lucifer Sam (mono) - 3:09 - voce di Barrett
  3. Matilda Mother (mono) - 3:05 - voce di Barrett e Wright
  4. Flaming (mono) - 2:46 - voce di Barrett
  5. Pow R. Toc H. (mono) (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 4:24 - voce di Barrett e Waters
  6. Take Up Thy Stethoscope and Walk (mono) (Waters) - 3:07 - voce di Waters
  7. Interstellar Overdrive (mono) (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 9:41 - strumentale
  8. The Gnome (mono) - 2:14 - voce di Barrett
  9. Chapter 24 (mono) - 3:53 - voce di Barrett
  10. The Scarecrow (mono) - 2:10 - voce di Barrett
  11. Bike (mono) - 3:27 - voce di Barrett

Disco due modifica

  1. Astronomy Domine (stereo) - 4:14 - voce di Barrett e Wright
  2. Lucifer Sam (stereo) - 3:07 - voce di Barrett
  3. Matilda Mother (stereo) - 3:08 - voce di Barrett e Wright
  4. Flaming (stereo) - 2:46 - voce di Barrett
  5. Pow R. Toc H. (stereo) (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 4:26 - voce di Barrett e Waters
  6. Take Up Thy Stethoscope and Walk (stereo) (Waters) - 3:06 - voce di Waters
  7. Interstellar Overdrive (stereo) (Barrett, Waters, Wright, Mason) - 9:40 - strumentale
  8. The Gnome (stereo) - 2:13 - voce di Barrett
  9. Chapter 24 (stereo) - 3:42 - voce di Barrett
  10. The Scarecrow (stereo) - 2:11 - voce di Barrett
  11. Bike (stereo) - 3:24 - voce di Barrett

Disco tre modifica

  1. Arnold Layne - 2:57 - voce di Barrett
  2. Candy and a Currant Bun - 2:45 - voce di Barrett
  3. See Emily Play - 2:54 - voce di Barrett
  4. Apples and Oranges - 3:05 - voce di Barrett
  5. Paint Box (Richard Wright) - 3:45 - voce di Wright
  6. Interstellar Overdrive (Take 2) (French edit) - 5:15 - strumentale
  7. Apples and Oranges (Stereo) - 3:11 - voce di Barrett
  8. Matilda Mother (Alternative Version) - 3:09 - voce di Barrett
  9. Interstellar Overdrive (Take 6) - 5:03 - strumentale

Formazione modifica

Pink Floyd
Produzione

Note modifica

Collegamenti esterni modifica