Utente:SabatinoPeluso/Sandbox/Toth

Imre Toth (Satu Mare, 26 dicembre 1921Parigi, 11 maggio 2010) è stato un filosofo e storico della matematica rumeno.

Biografia modifica

Nato a Szatmár (oggi Satu Mare), cittadina della Transilvania al confine con l'Ungheria, pochi anni dopo il suo passaggio alla Romania, da una famiglia ungherese di profonda religione ebraica in fuga dai pogrom del 1920, Toth era figlio di un contabile, ufficiale dell'esercito asburgico che aveva combattuto in Italia durante la Prima guerra mondiale con il XII Reggimento Imperial-regio di artiglieria a cavallo. Il nome del padre era Abraham Roth, ma Imre falsificò i propri documenti in Toth per sfuggire alle persecuzioni contro gli ebrei.

Studia in un liceo cattolico, dove non trova risposta alle sue curiosità sui problemi matematici a causa di insegnanti impreparati o poco disponibili al dialogo. Per questo si interessò di filosofia ed in seguito, con l'aiuto del padre, fu mandato al seminario teologico rabbinico di Francoforte. Dopo il diploma, si iscrisse all'Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca dove, grazie ad un corpo docente preparato, si appassionò allo studio della matematica. Con la seconda guerra mondiale la famiglia di Toth fu sfollata: il padre raccolse i libri di filosofia del figlio, tra cui la Critica della ragion pura di Immanuel Kant, l'Ethica di Spinoza ed opere di Diderot e Nietzsche, e lasciò una lettera chiedendo che non fossero razziati.

Dal 1940 al 1944 è prigioniero politico e, in quanto ebreo, nel 1944 viene prelevato dalla prigione per essere deportato ad Auschwitz (dove verranno uccisi i suoi genitori), ma sfugge alla deportazione grazie ad eventi legati allo sbarco degli alleati in Normandia. Durante l'ultimo periodo di prigionia fu ferito da un sorvegliante e rimase invalido a vita, ma, durante il periodo in ospedale, riuscì a fuggire dal cantiere in cui era recluso.

Dopo il conflitto riprende gli studi presso l'Università Bolyai di Cluj, studiando matematica e filosofia dal 1944 al 1948 e ottiene un dottorato. Inizia il suo percorso accademico insegnando Filosofia e Storia della matematica presso l'Università di Bucarest, per poi proseguire, dopo alcune dispute con il Partito Comunista, in altre università d'Europa e in America. Dagli anni Cinquanta il suo lavoro tenta di mettere in relazione lo sviluppo delle teorie matematiche con la storia e la teoria del pensiero filosofico. Emigra in Germania occidentale e poi in Francia, a Parigi e, dal 1989, tiene ogni anno un corso seminariale nell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Molto legato alla cultura italiana, Toth ha uno stretto legame con il sud ottenendo anche la cittadinanza onoraria di Siracusa.

Muore a Parigi l'11 maggio 2010 per un attacco cardiaco. [1]

Formazione politico-intellettuale modifica

Si iscrive al partito comunista ungherese clandestino già all'età di quindici anni. Nel 1940 entrò nella resistenza al nazismo con un gruppo comunista: per queste attività (in particolare, per aver scritto su un muro abbasso il fascismo, abbasso la guerra, morte ai fascisti) venne arrestato e dopo torture e interrogatori condannato a morte.[2]

Radiato dal Partito Comunista Romeno nel 1958 per le sue critiche al governo (venne accusato di essere un nemico idealista, e un agente dell'imperialismo), continuò la sua carriera accademica nelle migliori università europee e d'oltreoceano, da Francoforte a Princeton (Institute for Advanced Study), dall'Istituto Italiano di Studi Filosofici all'École Normale Supérieure di Parigi, città nella quale è morto.

Attività scientifica modifica

Durante la detenzione elaborò il proprio pensiero sulla quadratura delle parabole di Archimede, gettando le basi per gli studi futuri. In seguito alla guerra, venne insignito del titolo di più giovane eroe della classe operaia nella Resistenza.

Toth ha conosciuto la geometria non euclidea studiando la teoria della relatività, cominciando con lo studio del concetto di "impossibile". Rilevò nell'opera di Aristotele alcuni concetti della geometria non-euclidea: inizialmente ritenne che le sue prime ricerche in merito si basassero su conoscenze già acquisite, e fossero principalmente divulgative. In seguito, vista la carenza di documentazione in merito a questi frammenti, intraprese la traduzione da opere greche e latine per evidenziare l'apporto del filosofo in questo campo.

L'opera di Toth è incentrata principalmente sul rapporto tra la creazione matematica e la speculazione filosofica, con una particolare attenzione per la geometria non euclidea e per i paradossi di Zenone.

Archivio e biblioteca personale modifica

I suoi libri e le sue carte sono stati donati alla Biblioteca della Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università degli Studi di Siena nel 2010 e comprendono:

  • la biblioteca personale con circa ottocento opere di ambito filosofico e matematico, inclusi alcuni esemplari delle opere di Toth con correzioni e postille di sua mano.
  • miscellanee, oltre trecento unità, di cui prevalentemente articoli in fotocopia, estratti da riviste specializzate, ritagli di stampa, recensioni, riproduzioni di opere antiche, dattiloscritti di lavori preparatori di convegni e pubblicazioni e bibliografie.
  • archivio con 6000 lettere, 13 quaderni, schedari contenenti materiali di lavoro e materiali didattici.
  • circa 70 collages, interessanti composizioni ispirate alla filosofia, alla cultura classica, alla scienza, alla storia e alla cultura contemporanea.

Opere modifica

  • Das Parallelenproblem im Corpus Aristotelicum, in Archive for the History of Exact Sciences, 3 (1967), pp. 249–422
  • Non Euclidean Geometry before Euclid, in Scientific American, November 1969, pp. 87–101 (trad. it. La geometria non euclidea prima di Euclide, Le Scienze, gennaio 1970)
  • Geometria "more ethico". Die Alternative: euklidische oder nichteuklidische Geometrie in Aristoteles und die Grundlegung der euklidischen Geometrie, in AA.VV., Prismata: Naturwissenschaftsgeschichtliche Studien, Festschrift für Willy Hartner, hrsg. von Yasukatsu Maeyama und Walter Gabriel Saltzer, Wiesbaden, Franz Steiner Verlag, 1977, pp. 395-415
  • Die nicht-euklidische Geometrie in der "Phänomenologie des Geistes": wissenschaftstheoretische Betrachtungen zur Entwicklungsgeschichte der Mathematik, Frankfurt am Main, Heiderhoff, 1972
  • Gott und Geometrie: Eine viktorianische Kontroverse, in Evolutionstheorie und ihre Evolution, hrsg. von Dieter Henrich, Schriftenreihe der Universität Regensburg, Band 7, 1982, pp. 141–204
  • La révolution non euclidienne, in La recherche en histoire des Sciences, Parigi 1983
  • Three Errors in Frege's “Grundlagen” of 1884: Frege and Non-Euclidean Geometry, in AA. VV., "Proceedings of the International Frege Conference 1984", ed. by Gerd Wechsung, Berlin, Akademie-Verlag 1984, pp. 101–108
  • Mathematische Philosophie und hegelsche Dialektik, in Hegel und die Naturwissenschaften, hrsg. von Michael John Petry, Stuttgart-Bad Cannstatt, Frommann-Holzboog, 1987, pp. 89-182
  • Freges mathematische Philosophie und die Mathematik zu Freges Zeit, in G. Jussen (ed.), "Tradition und Innovation", Bonn, 1987, pp. 90–92
  • Essere e non essere: il teorema induttivo di Saccheri e la sua rilevanza ontologica, in (a cura di) Lorenzo Magnani, Conoscenza e matematica, Milano, Marcos y Marcos, 1991
  • The Dialectical Structure of Zeno's Arguments, in AA.VV., Hegel and Newtonianism, ed. by Michael John Petry, Dordrecht, Kluwer Academic Publishers, 1993, pp. 179–200
  • I paradossi di Zenone nel Parmenide di Platone, Roma, L'Officina Tipografica, 1994. Ristampa, Napoli, Bibliopolis, 2006
  • Aristotele e i fondamenti assiomatici della geometria. Prolegomeni alla comprensione dei frammenti non-euclidei nel 'Corpus Aristotelicum', nel loro contesto matematico e filosofico, Milano, Vita e Pensiero, 1997
  • Lo schiavo di Menone. Commentario a Platone, Menone 82B-86C, Milano, Vita e pensiero, 1998
  • No! Libertà e verità, creazione e negazione. Palinsesto di parole e immagini, Milano, Rusconi, 1988; poi Milano, Bompiani, 2003
  • De interpretatione: la geometria non-euclidea nel contesto della Oratio continua del commento ad Euclide, Napoli, La città del sole, 2000
  • Essere ebreo dopo l'olocausto, Fiesole, Cadmo, 2002
  • Matematica ed emozioni, Roma, Di Renzo Editore, 2004
  • Az életben van, amit az ember nem tesz. És tesz...Beszélgetések Tóth Imrével, Budapest, Pont, 2004
  • «Deus fons veritatits»: il soggetto e la sua libertà. Il fondamento ontico della verità matematica, intervista biografico-teorica di Gaspare Polizzi, in Iride, XVII, n. 43, settembre-dicembre 2004, pp. 491–544 («Deus fons veritatits»: the Subject and its Freedom. The Ontic Foundation of Mathematical Truth, a biographical-theoretical interview with Gaspare Polizzi, in Iris, I, 1 January-June 2009, pp. 29–80)
  • La filosofia e il suo luogo nello spazio della spiritualità occidentale, Torino, Bollati Boringhieri, 2007
  • Liberté et vérité. Pensée mathématique et spéculation philosophique, Paris-Tel Aviv, Éditions de l'éclat, 2009
  • Fragmente und Spuren nichteuklidischer Geometrie bei Aristoteles (Beiträge zur Altertumskunde), Berlin, De Gruyter, 2010
  • Platon et l'irrationnel mathématique, Paris, Éditions de l'éclat, 2011
  • La filosofia della matematica di Frege. Una restaurazione filosofica, una controrivoluzione scientifica, a cura di Teodosio Orlando, Macerata, Quodlibet, 2015
  • Il lungo cammino da me a me. Interviste di Péter Várdy. Edizione italiana a cura e con un saggio di Giancarlo Gaeta. Prefazione di Péter Várdy. Traduzione di Francesca Ervas da una versione francese inedita di Judith Dupont, Macerata, Quodlibet, 2016

Note modifica

  1. ^ Romano Romani (a cura di), La matematica. Linguaggio poetico, problema filosofico. Per Imre Toth, Roma, Edizioni Biblioteca d'Orfeo, 2016.
  2. ^ Per la ricostruzione del periodo della sua formazione politico-intellettuale una fonte preziosa è l'intervista che Toth ha rilasciato a Péter Várdy, pubblicata in Ungheria, Romania e Italia Imre Toth, Il lungo cammino da me a me. Interviste di Péter Várdy, Macerata, Quodlibet, 2016.

Bibliografia modifica

  • Romano Romani (a cura di), La matematica. Linguaggio poietico, problema filosofico per Imre Toth, Roma, Edizioni Biblioteca d'Orfeo, 2016, ISBN 978-88-95310-40-4.
  • Alberto Zanazzo (a cura di), Imre Toth, Roma, 10-27 novembre 1997, Roma, Diagonale, 1997.

Collegamenti esterni modifica


{{Portale|biografie|filosofia|matematica}}