Vasilij Vasil'evič Vachrušev
Vasilij Vasil'evič Vachrušev (in russo: Василий Васильевич Вахрушев?; Tula, 28 febbraio 1902, 15 febbraio del calendario giuliano – Mosca, 13 gennaio 1947) è stato un politico sovietico.
Vasilij Vasil'evič Vachrušev | |
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Ministro dell'industria carbonifera delle regioni orientali dell'URSS Fino al 15 marzo 1946 Commissario del popolo per l'industria carbonifera delle regioni orientali dell'URSS; fino al 19 gennaio 1946 Commissario del popolo dell'URSS per l'industria carbonifera | |
Durata mandato | 12 ottobre 1939 – 13 gennaio 1947 |
Capo del governo | Vjačeslav Molotov, Iosif Stalin |
Successore | Dmitrij Onika |
Presidente del Consiglio dei commissari del popolo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa | |
Durata mandato | 29 luglio 1939 – 2 giugno 1940 |
Predecessore | Nikolaj Bulganin |
Successore | Ivan Chochlov |
Commissario del popolo della RSFS Russa per l'industria locale | |
Durata mandato | agosto 1937 – 17 settembre 1938 |
Predecessore | Ivan Žukov |
Successore | Gleb Filaretov |
Deputato del Soviet dell'Unione del Soviet Supremo dell'URSS | |
In carica | |
Legislatura | II |
Circoscrizione | Oblast' di Stalino |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista di tutta l'Unione |
BiografiaModifica
Nacque a Tula nella famiglia di un operaio e in gioventù lavorò come meccanico in alcune fabbriche cittadine. Nel 1917 entrò nell'Unione della gioventù operaia, nel 1918 si arruolò volontario nell'Armata Rossa e nel 1919 fu ammesso nel Partito comunista russo (bolscevico). Dopo la guerra civile lavorò nel partito e nell'amministrazione pubblica a Tula, poi divenne un importante dirigente industriale: negli anni venti e trenta diresse la fabbrica metallurgica di Kosaja Gora, quella di vagoni di Kalinin, la centrale elettrica di Kašira, la Mosėnergo. Dal 1937 fu Commissario del popolo della RSFS Russa per l'industria locale, mentre nel 1938 divenne vicepresidente e nel luglio 1939 presidente del Consiglio dei commissari del popolo,[1] dopo che a marzo 1939 era entrato a far parte del Comitato Centrale del Partito Comunista di tutta l'Unione.[2] Pochi mesi dopo fu nominato Commissario del popolo dell'URSS per l'industria carbonifera, ruolo che ricoprì durante la Seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra.[3]
In suo onore sono state intitolate città, villaggi, fabbriche e sono state istituite borse di studio. Le ceneri di Vasilij Vachrušev sono conservate presso la necropoli delle mura del Cremlino.[3]
OnorificenzeModifica
Ordine di Lenin | |
«per il superamento di oltre l'1% del programma del 1934 per la produzione di energia elettrica, per la riduzione dei costi unitari di carburante e del costo di produzione dell'energia elettrica e per i significativi successi nella tecnica delle centrali elettriche e delle linee di trasmissione elettrica.» — 7 luglio 1935[2] |
Ordine di Lenin | |
— 30 settembre 1943[2] |
Eroe del lavoro socialista | |
«per i particolari meriti nel campo dell'estrazione del carbone e della fornitura di carburante all'industria della difesa nelle difficili condizione del tempo di guerra.» — 30 settembre 1943[2] |
Ordine della Bandiera rossa del lavoro | |
NoteModifica
BibliografiaModifica
- (RU) Aleksej Abramov, U Kremlëvskoj steny [Presso le mura del Cremlino], 2ª ed., Mosca, Izdatel'stvo političeskoj literatury, 1978.
- (RU) Vachrušev Vasilij Vasil'evič, su Spravočnik po istorii Kommunističeskoj partii i Sovetskogo Sojuza 1898-1991. URL consultato il 7 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
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